giovedì 21 maggio 2009

relazione sulla viabilità di villapiana 27-11-07

RELAZIONE SULLA VIABILITA’ DI VILLAPIANA


1)Situazione logistica attuale, cioè dopo la modifica della viabilità

Per entrare in Villapiana

Villapiana è un quartiere al quale si accede provenendo dal centro cittadino ( e da Albisola) solo attraverso Via Cavour ,Via San Lorenzo ecc. Queste strade permettono l’accesso al quartiere dei mezzi di soccorso, ed ai mezzi pesanti,servizi in genere e autobus; un qualsiasi intoppo in queste strade tagliano fuori il quartiere.
Oppure si accede arrivando dall’oltre Letimbro attraverso il ponte di Lavagnola, Via Crispi ,Via Torino, si può accedere alla Rusca passando per il sottopasso della ferrovia per Torino ,l’accesso è limitato alle sole autovetture ,l’autoambulanza non passa,oppure risalendo Via Milano,Via Vannini,Via San Lorenzo ,Via Mignone,( Via Vannini con le auto parcheggiate a destra e sinistra ha una corsia di scorrimento in condizioni ottimali di circa 3 metri,questo percorso permette il passaggio delle autoambulanze ma non dei mezzi pesanti (pompieri).
In caso di necessità i mezzi di soccorso pesanti devono forzatamente passare da p.zza Saffi , Via S. Lorenzo ecc.

Per uscire da Villapiana

Tutti i mezzi al di sopra di Via Albenga devono risalire Via S. Lorenzo, Via Verdi, scendere in Via Torino o da Via Verdi discendere in Via Alessandria ed immettersi su Via Torino . Chi vuole andare in centro o verso levante deve percorrere Via Torino verso Piazza Saffi,se si vuole andare verso ponente cioè oltre Letimbro si risale Via Crispi,il ponte di Lavagnola ,Corso Ricci.Tutte queste vie sono anche le direttrici per il servizio pubblico .
Via Torino a scendere è un senso unico che nei momenti di punta ha una coda oltre la intersezione con Via Verdi e riceve a fatica le immissioni di via Alessandria ( provocando code anche in questa via) e di tutte le altre strade a valle di Via Alessandria.

Prerogative del Quartiere

Nel quartiere ci sono piccole attività commerciali,piccoli artigiani, Il Liceo Scientifico (Piazza Brennero,Via Corridoni), le Scuole Elementari e l’Ufficio Postale (Via Verdi), L’Ufficio delle Entrate e la scuola materna (in Via Alessandria)le scuole Elementari (in Via Schiantapetto).

La maggior parte dei residenti lavora fuori dal quartiere

Stranamente non c’è l’interscambio tra le autovetture che escono con quelle che entrano, i parcheggi sulle vie del quartiere sono sempre occupati per la maggior parte da autovetture stanziali che si muovono forse 3 volte la settimana, chi cerca parcheggio genera traffico( questo vale per l’intera città)


Gli spazi che c’erano prima permettevano l’accesso ai negozi( della zona Via S. Lorenzo ,piazza Brennero)permettevano di far scendere i bambini per le elementari senza creare intasamenti ,oggi davanti ai negozi sono stati segnati stalli per parcheggi regolarmente occupati,sono stati segnati stalli a pettine su Via Verdi davanti alle scuole chi si ferma li genera code,sono stati segnati stalli anche davanti all’asilo nido ,li la carreggiata è larga 3,30 metri; dove si fermano coloro che portano i bambinetti all’asilo?

Il quartiere ha perso la sua prerogativa di vivibilità ,le sue strade sono diventate strade di scorrimento,portano ed arrivano in piazza Saffi senza possibilità di fermarsi.

SITUAZIONE TECNICA DELLA VIABILITA’

La trasformazione di piazza Saffi in una rotatoria impone una analisi approfondita.
Che cos’è una rotatoria? Una intersezione a raso regolata in modo particolare che funziona se esistono alcune prerogative

L’incrocio è l’intersezione di due strade nella sua etimologia vuol dire incontro a croce tra due rette, in piazza Saffi invece possono essere identificati quattro incroci,non trasformabili in uno solo.

Comunque gli studi fatti su questo tipo di intersezione hanno dimostrato la validità della soluzione solo in chiare e determinate caratteristiche.

Le strade che si incrociano devono avere flussi di traffico quasi simili lo scarto massimo ammesso (perché funzioni non deve essere superiore al 20%

Che nelle immediate vicinanze non esistano condizioni che rallentino il flusso in entrata o in uscita quali semafori o parcheggi.

Che il raggio della rotatoria sia studiato in modo da costringere l’automobilista a rallentare e compiere una deflessione.

La nostra rotatoria è

Troppo grande l’isola centrale
Gli accessi e le uscite dei due flussi maggiori sono tangenti alla stessa,.non c’è la defllessione,gli automobilisti accelerano per liberare la corsia
All’interno della rotatoria ci sono :un parcheggio a pagamento,due parcheggi liberi (zona edicola ,zona bar Brasil) una fermata degli autobus poco agevole.
Prima dell’immissione da Via Brignoni (sulla quale insistono due parcheggi blu ) c’è l’immissione di Via Mentana sulla stessa.
Prima dell’uscita su Via Cavour c’è la deviazione a destra per Via Monturbano,
Su Via Cavour ci sono subito parcheggi a destra e a sinistra che riducono la carreggiata ad una sola corsia ogni operazione di parcheggio genera attese e lo stop del flusso.
Sette attraversamenti pedonali

La nostra rotatoria non funziona nei momenti di maggior traffico ci sono code da Piazza Diaz a Piazza Brennero,Via Verdi ,Via Torino ,Piazza Saffi,in pratica l’intero anello
per farla funzionare i vigili urbani devono manualmente riprodurre la vecchia segnaletica dando la precedenza alle autovetture che provengono da destra cioè da Via Torino.
Ha inoltre avuto un grosso impatto su Via Torino l’aver trasformato Via Cavour-Via San Lorenzo in un senso unico a salire rovesciando sulla stessa tutto il traffico che proveniva a scendere dalle stesse con conseguente immissione di gas di scarico, non solo dovuto al maggior numero di auto ma anche del rallentato smaltimento delle stesse a causa della rotatoria , provocando il fenomeno dello stop end go inviso ai fautori delle rotatorie stesse.

La necessità di recuperare parcheggi in Via Cavour e in Via S Lorenzo ha portato a stringere troppo la corsia di transito (approfittando dell’eliminato senso a scendere ) inserendo parcheggi a destra e a sinistra,in curva ed in prossimità delle strisce pedonali sui vari incroci.

COMMENTI

Quello che stupisce è che nel periodo antecedente la rivoluzione del traffico non si sono visti sulle strade interessate sistemi(rilevatori automatici sulla carreggiata) per la rilevazione dei flussi di traffico, non sono stati determinati(in maniera idonea)i flussi in entrata ed uscita su piazza Saffi, intendo dire
Flusso in entrata da Via Brignoni,
Flusso in entrata e uscita da Via Cavour
Flusso in entrata da Via Piave
Flusso in uscita su Via Don Bosco
Flusso in entrata da Via Venezia
Flusso in uscita su Via P.Boselli
Pertanto non sono state determinate(in maniera idonea) le matrici di Origine e Destinazione
Queste matrici avrebbero permeso di impostare un modello di microsimulazione al computer per verificare se lo scenario ipotizzato per il futuro potesse funzionare.
Stupore ancora maggiore è che effettuata la rivoluzione e verificato sul campo il suo non funzionamento non sia venuto in mente ai responsabili di intraprendere rilevazione dei flussi di traffico( nelle ore di punta) che sicuramente sarebbero stati utili per eventuali modifiche o sospensione della sperimentazione.
E che non si sia provveduto da subito a prelevare campioni di aria prima e dopo la attuazione della sperimentazione,soprattutto su Via Torino e Via Don Bosco che hanno ricevuto il maggior impatto.

Al nostro primo incontro con l’Assessore Di Tullio lo stesso aveva giustificato la sperimentazione con la necesità di mettere a norma la viabilità della piazza giudicata rotatoria non a norma e per diminuire il numero degli incidenti.
La necessità di diminuire la velocità su Via Cavour sulla direttrice per e da Via Verdi lo aveva indotto a restringere la larghezza della carreggiata ed ad eliminare un senso di marcia
La richiesta in tempo di elezioni di un maggior numero di parcheggi

Nel 1997 il Dipartimento di Ingegneria della produzione,-Facoltà di Ingegneria,-Università degli studi di Genova, faceva uno studio intitolato”Analisi di una rete di traffico in Savona mediante un modello di microsimulazione “prendendo in esame nodi: quali Piazza Saffi ,Piazza Brennero,Incrocio tra Via Alessandria e Via Milano con Via Torino ed archi quali Via Cavour, Via S. Lorenzo ,Via Alessandria ,Via Milano e Via Torino con la viabilità del 1997 vuol dire doppio senso su Via S Lorenzo.
Il risultato appurato mediante la microsimulazione era questo : per diminuire il traffico della zona: (Via Cavour, Via San Lorenzo e soprattutto di Via Torino) già allora esagerato era necessario un ponte indivituato all’altezza della passerella pedonale davanti alla centrale del latte.


Il comitato per la viabilità Piazza Saffi-Villapiana
Savona 27 Novembre 2007

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