domenica 31 dicembre 2017

Savona Il Secolo XIX del 29/12/2017 " Lettere e rubriche La lettera del giorno ,Ordinanza anti pipi di Savona ."




lettera condivisibile, vista la mancanza di oasi canine suggerisco di utilizzare l'alveo del Letimbro per le necessità dei cani , basta aprire un passaggio sui muretti o recinzione con un cancelletto , fare una rampa in terra per scendere dentro e poi con una pala meccanica dare una ripulita al fondo nella zona inerbita, ai cani fa bene correre un pò .

                                                  Allego una foto.




Savona 01/01/2018

lunedì 25 dicembre 2017

Savona La Stampa 21/12/2017 "Aurelia Bis, talpa bloccata, gli operai scavano a mano " La protesta dei sindacati: assurdo siamo tornati all'ottocento .

L'articolo comincia con un virgolettato  che si conclude con " In queste situazioni, qualsiasi ditta sarebbe fallita 10 volte " Pensieri attribuibili alla RSU.
Il pensiero corre alla penali che l'impresa dovrà pagare.Il lavoro doveva essere consenato  a fine Dicembre 2015.
Non è auspicabile che l'Impresa fallisca altrimenti resterà un mostruosità incompleta  ai posteri.
Anche le Aurelie Bis in costruzione a San Remo e a La Spezia , mi dicono,  che siano in peggior condizioni della nostra a causa delle sorprese geologiche, mi auguro che, a fronte di questi problemi, venga  rivisitata la geologia di questa tratta dell'Appennino Ligure, presa a specchio per le progettazioni.


Il fronte della  talpa  "impantanata" dovrebbe essere alla progressiva 1040 a partire da Corso Ricci ad una quota di 7,85  sessanta metri sotto il corrispondente sovrastante terreno di cui allego una fotografia.
In questa zona sono state fatte perforazioni per poter in un secondo tempo iniettare " boiacca " per consolidare il fronte di scavo, una volta consolidato il fronte e rimessa in linea la TBM, dovrebbero essere ripresi gli scavi e portati a termine.
Situazioni simili sono già state affrontate con successo in precedenza. 


La piazzola dove sono state fatte le perforazioni che si trova a lato e in basso della Certosa di Loreto

sabato 2 dicembre 2017

Il Secolo XIX 27/11/2017 "Cantiere Aurelia Bis, masso colpisce un operaio "


2017/12/01 Il Comitato di Villapiana ha scritto agli Assessori di competenza una lettera a proposito del transito degli autocarri pesanti e delle autobetoniere dirette al cantiere dell'Aurelia Bis alla Rusca

Assessore ai quartieri Arecco- Assessore lavori pubblici Santi

Modifica provvisoria viabilità interna del quartiere di Villapiana a seguito dei passaggi dei camions e autobetoniere dirette al cantiere dell'Aurelia Bis alla Rusca.


Abbiamo appreso dalla stampa locale che prossimamente verrà modificata la viabilità a Villapiana, Il percorso alternativo sarà che tutti i camions diretti alla Rusca dovranno passare da Via Torino provenienti da Via Crispi, poi Via Milano, poi Via Vanini ( appena riasfaltata ) ,dove i parcheggi a spina di pesce saranno modificati a in linea , poi Via San Lorenzo, poi Via Mignone.
Il motivo va ricercato nella scarsa portanza del tombamento del Rio San Lorenzo ( oggetto in questi tempi di lavori di rinforzo. )

Noi Comitato avevamo diverse volte scritto alla precedente Amministrazione tramite i suoi uffici delegati alla viabilità, che le nostre strade (quasi tutte ) non sono sufficientemente portanti per sopportare i carichi trasmessi alle strade dai mezzi pesanti; allegando numerose fotografie.
Dicevamo che le nostre strade e mi riferisco a Via Milano, Via Mignone, Via Alessandria, Via San Lorenzo, sono strade fatte tanto tempo fa, che da strade “ bianche “ cioè non asfaltate ma posate su fondo di argilla , poi sono state ricoperte di un sottile strato di conglomerato bituminoso tipo “ binder “ dopo aver sparso “ ghiaione “ intasato con sabbione e spruzzato di bitume a caldo.
Questo lo affermiamo perché abbiamo seguito nel tempo le riparazioni fatte alle fognature che corrono sotto queste strade.
Il solo passaggio della normale viabilità segna pesantemente tutti gli anni queste strade, mettendo in evidenza le tracce delle fognature sottostanti, costringendo l'Amministrazione a fresare e stendere un nuovo strato di conglomerato bituminoso “tipo tappeto” quasi tutti gli anni meno quest'ultimo perché non è ancora arrivata la pioggia.
Noi suggeriamo ai preposti di far passare i mezzi pesanti da Via Torino, poi svoltare subito in Via Amalfi, Via Fiume nel tratto terminale verso Via Verdi , poi imboccare contromano Via Padova e risalire Via Schiantapetto.
L'imboccare contromano vuol dire che l'Impresa previa autorizzazione dell'Amministrazione Comunale assisterà i mezzi transitanti con due uomini muniti da radio trasmittenti che segnaleranno l'interruzione momentanea del traffico per permettere il passaggio contromano dei camions.
Noi abbiamo fatto numerose fotografie che alleghiamo a questa missiva e che evidenziano il manto stradale già deteriorato.
Poiché inviamo il tutto tramite email coloro che le riceveranno potranno ingrandirle e vedere chiaramente le tracce lasciate sulla carreggiata dalle ruote dei veicoli.
Le foto non hanno sovrascritto la Via ma sono facilmente riconoscibili.
Noi ci auguriamo che qualcuno abbia chiesto una fideiussione a garanzia delle asfaltature future una volta conclusi i lavori.

Comitato Viabilità Piazza Saffi / Villapiana
Procopio Giuseppe
Savona 01/12/2017

foto 001 Via Fiume – Via Verdi / foto 002 ingresso Via Padova / foto 003 foto Via Vannini /
foto 004 Via Milano / foto 005 Via Milano-svolta Via Fiume / 007 foto Via Fiume /008 foto Via Milano / 009 foto Via Milano / 014 foto Via Milano / 015 foto Via Milano / 016 foto Via Milano prima della svolta in Via Vannini / 018 foto Via Mignone / 019 foto Via Mignone

                                ALLEGHIAMO ALCUNE FOTO SOPRA RICHIAMATE


Via Fiume-all'imbocco di Via Verdi


Via Padova



Via Milano- svolta in Via Fiume 



Via Milano



Via Milano



Via Mignone bassa civico 2


giovedì 14 settembre 2017

Uomini Liberi 13/09/2017 " l'autista è il vero utente debole della strada ? "


L'automobilista è il vero utente debole della strada?
Nella mia precedente... lettera... avevo scritto guardando la città dal punto di vista del pedone promettendo poi di guardarla da parte dell'automobilista, ed è ciò che mi accingo a fare con queste mie ed altrui riflessioni.
Prima di cominciare a scrivere devo chiarire che per Nuova Amministrazione intendo sia la Maggioranza che la Minoranza
 Il titolo mi è suggerito da quanto stanno discutendo alla Commissione Trasporti della Camera.
Sotto i riflettori è finito l'articolo 149 del codice della strada, anzi il suo comma 2-bis che tratta proprio di distanze di sicurezza tra i veicoli; la nuova norma prevede di garantire una distanza laterale di 1,5 metri per parte nel caso di sorpasso di biciclette.
Folli: le nostre corsie di solito non superano i 3,50 metri.
Qui sotto riporto l'Art. 3 del CdS.
 Art. 3 del C d S – comma53-bis) definisce l'Utente debole della strada: pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade.
 
Ora vi esporrò le riflessioni di un automobilista...
Come automobilista ritengo la viabilità cittadina inadeguata, bisogna cambiare modo di pensare la mobilità della città.
Nella nostra città siamo sempre in coda e gli automobilisti savonesi sono accusati di non saper guidare.
Aver stretto le corsie per recuperare parcheggi mette in condizione gli automobilisti di arrangiarsi e di non rispettare le più elementari norme della guida.
Hanno stretto le strade, dicono, per diminuire la velocità; probabilmente accettando il postulato che vige a livello nazionale che ritiene necessario abbassare ancora la velocità media sulle strade.
A livello nazionale pertanto si legifera in maniera di costringere gli automobilisti ad andare più piano ed allora giù autovelox, limiti di velocità e visto che tutto ciò non serve, hanno ritenuto opportuno restringere le corsie nelle strade.
Concettualmente è un errore politico tecnico, (a Savona qualcuno dovrà metterci mano ) non ci si è resi conto che in percentuale tutti i mezzi con i quali ci si muove sulle strade sono aumentati, ci sono molti più anziani che guidano, i giovani prendono la patente prima, il benessere ha fatto in modo che molti possano permettersi l'acquisto di auto e moto.
Pertanto quando ci raccontano in televisione che ci sono ancora troppi incidenti dovrebbero chiedersi se le nostre strade sono adeguate al traffico che devono sopportare.
Perdonate la digressione e torniamo a Savona. Rispetto agli anni 70 ritengo che le auto a Savona siano triplicate. Vi ricordate negli anni 70 c'era quel segnale di divieto di sosta che indicava la possibilità di parcheggio sul lato destro o sinistro della strada a seconda che i giorni fossero pari o dispari?
Via Paleocapa e Corso Italia avevano sempre un lato sgombro di macchine, cosi come le altre strade e non c'erano “parcheggioni”.
Io ritengo che l'automobilista sia diventato il vero utente debole, ostaggio come è di corsie stradali troppo strette che non permettono di sorpassare una moto, di sorpassare un ciclista, senza uscire dalla riga bianca nel caso di strada a doppia corsia e ugualmente alle moto e ai ciclisti di sorpassare le automobili eternamente in coda,
In caso di doppia corsia le moto si arrangiano e sorpassano a sinistra uscendo dalla riga bianca, le bici si infilano ovunque; quando si è fermi per dare una precedenza o per rispettare il rosso dei semafori le moto si affiancano una a destra e una a sinistra, con il tubo di scappamento che scarica davanti al naso.
In città le strade sono a senso unico e ad un'unica corsia, spesso con qualche macchina parcheggiata in doppia fila, le moto sorpassano dove possono a destra e a sinistra e a volte contemporaneamente. Difficile trovare strade che abbiano il limite di corsia affiancate ai marciapiedi, spesso ci sono macchine parcheggiate a destra e a sinistra.
Normalmente affiancate ai marciapiedi ci sono caditoie per la raccolta delle acque e i chiusini dei pozzetti, vere trappole per gli utenti a due ruote,
un esempio si può trovare su via Torino e via Piave dove le caditoie sono vere buche e la tracciatura delle corsie le comprende nella corsia stessa (sarebbe opportuno che le caditoie restassero al di fuori della corsia di marcia): chi ci finisce dentro con uno molto o con una bici molto facilmente rischia di cadere.
La segnaletica orizzontale e verticale e i cartelloni luminosi sono diventati talmente tanti che oramai ci vuole un navigatore a fianco, il quale oltre a leggere la segnaletica ti può avvisare se c'è qualcuno che sta sorpassando a destra.
Ci sono intersezioni che io definirei “strade parallele convergenti” dove dare la precedenza è estremamente complicato perché è indicato di dare la precedenza a veicoli che non si vedono, oppure strade con corsie affiancate dove il traffico per come è stato disegnato presenta flussi paralleli convergenti con l'aggravante di veicoli costantemente parcheggiate in doppia fila,
Segnalo inoltre la pericolosità di quelle strisce pedonali a ridosso nell'intersezione tra via Santa Lucia e Via Famagosta e della intersezione tra Corso Italia e via Pertinace, dove chi vuole svoltare a sinistra guarda a destra e quando può svoltare si ritrova a sinistra una moto oppure pedoni che attraversano sulle strisce pedonali. Analoga situazione si può ravvisare nell'intersezione tra Via Alessandria e Via Torino: in questo caso non si tratta di strisce pedonali ma di motociclisti che hanno fretta e si infilano a sinistra. (sono solo alcuni esempi).
Segnalo inoltre che i cordoli, che delimitano le aiuole degli alberelli di chinotto piantati in Via Cimarosa sono autentici spacca gomme. Certamente saprete che ci sono due stalli per parcheggio auto tra due aiuole che si susseguono; provate a fare un parcheggio senza incocciare lo spigolo dell'aiuola con la ruota anteriore destra.
Sono certo che qualcuno di buon senso troverà i soldi per modificare lo spigolo con un quarto di curva.
A proposito di via Torino, considerato che le due corsie al di sopra dell'intersezione con via Milano non possono essere utilizzate a causa delle macchine parcheggiate in doppia fila, consiglierei di riportare i parcheggi a spina di pesce su un solo lato in maniera di avere una corsia verso il centro città uniforme fino a Piazza Saffi
Le biciclette sono sempre più numerose ed i ciclisti sono sempre impazienti alle intersezioni, sulle rotatorie e ai semafori.
Mi è capitato un caso alla rotatoria piccola di San Michele: io provenivo dalle Fornaci, con  la  freccia per la svolta a destra per andare in Via Cimarosa, ho rallentato poi mi sono fermato in presenza della rotatoria occupata.
 La mia attenzione era dedicata a quelli che impegnavano rotatoria; a rotatoria libera sono ripartito svoltando a destra; mi sono ritrovato due ciclisti che mi stavano sorpassando a destra e che volevano proseguire sulla direttrice corso Vittorio Veneto-Corso Colombo.
 Eravamo quasi fermi e i ciclisti sono riusciti a mettere il piede in terra senza cadere.
Spesso i pedoni attraversano sulle strisce come se fossero tra due muri (ricordate i muri che costeggiavano le nostre creuze) senza tenere d'occhio i mezzi che stanno dando loro la precedenza.
Un ultimo episodio che riassume tutto quanto ho detto sopra.
Mentre percorrevo una strada cittadina con parcheggi a spina di pesce da una parte e in linea dall'altra, sulle strisce pedonali dalla parte del parcheggio a spina ho visto spuntare una carrozzina, poi una mano che la spingeva, poi l'altro braccio la cui mano teneva “un telefonino” poi  una donna che parlava al telefono senza guardare se ci fossero stati veicoli in attraversamento.
Alle mie rimostranze, che ricordavano alla donna che stava spingendo la carrozzina di fare attenzione, mi sono sentito dire di farmi i c...zi  miei.
Molti automobilisti guidano parlando al telefono, compongono o leggono messaggi…mi sono stupito una volta della bravura di un motociclista che, mentre andava, riusciva a comporre un messaggio.
Il trasporto pubblico fa quello che può: cioè poco, i rappresentanti commerciali consegnano merci a tutte le ore, la maggior parte delle volte con i furgoni parcheggiati in doppia fila.
Le biciclette sono aumentate, spesso ci sono ragazzi che vanno contromano, sui marciapiedi, senza luce di notte, anche le carrozzelle, per i meno fortunati, motorizzate vanno sulla strada, ci sono anche autocarri che scaricano derrate alimentari parcheggiati in corsia, ci sono numerosi cantieri edili che hanno bisogno di spazi.
La raccolta dei rifiuti costringe gli automobilisti a stare in coda dietro gli autocarri che provvedono a svuotare i cassonetti e questo capita sia di giorno che di notte.
Poi ci sono i pullman di turisti, ci sono autoarticolati che vanno e vengono dal porto ed i mezzi d'opera che girano per le vie cittadine per i grandi cantieri quali Aurelia bis e la Maerx (ma non dovevano essere incrementati i trasporti di merci su ferrovia?)
Con la descrizione fatta sopra non si vuol dare la colpa a nessuno ma semplicemente illustrare qual è la situazione del nostro traffico.
Per il momento l'utilizzo delle moto permette, con le piroette a cui sono costrette, di evitare ulteriori lunghe code.
Per ogni moto che viaggia c'è una macchina che occupa uno stallo pubblico sulle strade
Faccio un passo indietro e vi racconto un po' della storia della costruzione planimetrica della città,
Nel 1852 vengono incaricati gli architetti Cortese e Galleano di redigere il piano regolatore della città. Questo piano regolatore venne approvato nel 1856 (ci sono voluti solo quattro anni per approvare il piano regolatore, noi l'ultimo piano lo abbiamo approvato in vent'anni e forse più). Ci fu poi una variante al piano regolatore nel 1865 che non stravolgeva il piano regolatore ma fissava con più precisione le dimensioni e le strade e degli isolati.
La città si sviluppò così e venne completata nel primo decennio del 1900.
La città che vediamo oggi è la stessa del primo decennio del 1900 per quanto riguarda tutta la città al di sotto del lato sinistro del Letimbro e per la parte industriale sorta lungo la sponda destra dello stesso fiume (che ora non c'è più)
Quando hanno impostato le strade della città  andavano ancora in giro con i carri ma sentivano già la necessità di strade ampie.
A Savona, a parte la città vecchia, ci sono solo due strade che hanno una dimensione marciapiede-marciapiede di 8 m lineari, tutte le altre vanno dai 9 m in su.
Con le auto parcheggiate in strada si sono ridotte le superfici dedicate al traffico; appare evidente che le auto parcheggiate sulle strade debbano essere drasticamente diminuite costruendo parcheggi che siano sufficienti ad allocare le macchine dei residenti.
Il richiamo al piano regolatore del 1856 serve per evidenziare la lungimiranza degli antenati dei savonesi i quali per aprire Via Paleocapa hanno sacrificato palazzi di pregio.
Gli  Amministratori della città,  e non mi riferisco solo agli ultimi o ai penultimi ma dal settanta in avanti, non hanno avuto il coraggio o la capacità di vedere dove sarebbe andato a finire lo sviluppo della città;  la parte industriale è sparita e la città è rimasta senza il volano che permetteva il benessere di allora e  nessun indirizzo è stato dato alle politiche della città. 
Forse Savona è diventata un po' città dei servizi, città dove i savonesi non trovano lavoro e devono spostarsi per andare a lavorare.
Di qui nasce  la necessità di una viabilità decente che li metta in condizione di muoversi e quando stanno fermi la necessità di  parcheggi per i loro mezzi di locomozione.
Bisogna cominciare a demolire i palazzi fatiscenti dell'ante 900 e fare piazze e  sotto parcheggi.
Per tornare dalla parte dell'automobilista, vi farò un esempio della difficoltà che avvolge chi guida un autoveicolo e vi porterò il pensiero di due miei amici automobilisti.
Uno dice: io quando guido anche se mi spetta la precedenza, piuttosto che avere problemi, lascio che se la prendano gli altri (e così spiazza chi lo segue) ; l'altro dice “la precedenza è la mia e me la prendo”.
Con tutti gli esempi portati nel corso di questa lettera voglio porre all'attenzione di chi legge la difficoltà di comportamento di un automobilista. Chi guida deve stare attento anche agli altri ed avere la coscienza di avere in mano un'arma pericolosa perché è sempre colpa dell'automobilista nei confronti del pedone e può fare male al proprio prossimo se non rispetta le norme, le leggi e, aggiungo, le consuetudini.
Cittadini che si rivolgono alle Autorità dicono di sentirsi rispondere che non hanno abbastanza uomini per far rispettare le norme o per fare servizi che vengono lasciati indietro o fatti parzialmente.
Non si deve pattugliare la città ma dare un paio di esempi opportunamente amplificati dalla stampa e da Facebook ed i cittadini capiranno e di conseguenza si comporteranno.
In sintesi i Politici facciano i politici, i dirigenti dirigano e diano gli opportuni indirizzi ed i cittadini faranno la loro parte.
Se poi non siamo capaci di far rispettare le norme che i politici scrivono e fanno approvare dalla Camera o dai consigli regionali o dai consigli comunali, senza schierare l'esercito, cancelliamo tutte le leggi che non riusciremo a far rispettare (mi riferisco alle norme di comportamento che regolano la viabilità ed il vivere comune).
Per i migranti; insegnare loro subito educazione civica e le norme di comportamento del Codice della Strada, per tutti gli italiani ad ogni variazione del codice della strada un breve corso di addestramento e ad ogni rinnovo di patente altro corso sulle norme di comportamento
Savona,  Agosto 2017 
  Firmato   PICCHI

Savona 12/09/2017 Il Secolo XIX " Nuove corsie dei bus, TPL fa resistenza "


martedì 29 agosto 2017

Savona 29/08/2017 Tratto da Uomini Liberi del 29/08/2017 " L'apprendista stregone ne ha fatta un'altra delle sue"

29/Agosto 2017     scritto da  PICCHI

L'apprendista stregone ne ha fatta “un'altra delle sue “
quanto scritto in corsivo è certamente un eufemismo

Purtroppo non posso esimermi dal portare ad evidenza dei savonesi e degli albissolesi
il comportamento di colui che si è riconosciuto come apprendista stregone nel mio
precedente scritto del 31 Luglio 2017 Pubblicato da Uomini Liberi.
Questo signore ha attribuito al Vicesindaco di Savona ed al Sindaco di Albisola
Marina opinioni e progetti; non rispondenti a verità, che potrebbero configurarsi in “
Fake news “ prendendo per buono un articolo di un quotidiano locale senza
preoccuparsi di verificare la rispondenza, al vero, di quanto riportato.
Questa falsa attribuzione è stata inviata con un esposto a tutte le autorità Italiane
escluso il Presidente Mattarella e non ha incluso in indirizzo Il presidente Trump e
Papa Bergoglio.
Smentito successivamente da un blog locale che aveva verificato quale fosse la verità,
questo signore scriveva un'altra mail attribuendo la colpa del suo” misunderstanding
“ al capo redattore” del giornale, cercando di cadere in piedi.
La mail che ha inviato a Trucioli, secondo me, rappresenta l' apologia di un
apprendista stregone, io ve la allego con il mio commento stampato di traverso.





giovedì 24 agosto 2017

Savona 24/08/2017 L'ANAS risponde al Comitato di Villapiana che ha fatto un accesso agli atti a proposito delle soluzioni definitive per Miramare, Rusca e Margonara

Su questo Blog all'etichetta Aurelia Bis in data

martedì 25 luglio 2017 Il Comitato ha pubblicato la "richiesta di accesso agli Atti " con il titolo sotto riportato

Savona 25/07/2017 " Accesso agli atti, per conoscere le soluzioni definitive per La Rusca , Miramare e Margonara, fatto il 16/06/2017 "

 Qui sotto riportiamo la risposta dell'Anas

 

 MIRAMARE

 


RUSCA

 
rispetto al progetto iniziale  a Miramare hanno aggiunto la rotatoria e una serie di strutture per mitigare il rumore, non meglio identificate

rispetto al progetto iniziale alla Rusca hanno aggiunto una serie di strutture metalliche per mitigare il rumore,  non meglio identificate

            purtroppo i file dei disegni sono poco leggibili e quanto sopra sono le mie                                            interpretazioni dei PDF allegati

 

procopio

martedì 22 agosto 2017

Savona 22/08/2017 Il Secolo XIX " Le richieste all'ANAS del Vicesindaco Arecco e del Sindaco Nasuti "

L'articolo parla per l'ipostesi di miglioramento di uno slittamento della rotatoria verso Mare ( per permettere l'aumento del diametro della stessa almeno a 40 metri , che è il diametro della rotatoria delle Officine )
Poi aggiunge che per motivi di spazio sarà necessario uno smussamento dello " Scoglio ".
 Di quanto sarà necessario lo smussamento ce lo dirà il prossimo progetto dell'ANAS che potrebbe chiedere una deroga al Consiglio Superiore ai Lavori Pubblici.
Notizie sulla possibilità di deroga potrete trovarlo sempre su questa etichetta  nella seconda osservazione fatta per la valutazione VIA a suo tempo.
Lo scoglio , in effetti non è uno scoglio ma la parte restante del versante della collina rimasta quando è stata fatto lo scavo della trincea per lAurelia attuale nella zona del Benzinaio.
Vi allego comunque una foto dello " scoglio "  e due della Trincea.

LO SCOGLIO


LA TRINCEA




Spero di essere stato chiaro     Procopio     


venerdì 18 agosto 2017

Savona 16/08/2017 " Cinghiali nel greto del Torrente Letimbro all'altezza di piazza del Popolo "






ho avvisato la Polizia Municipale " poichè sono nel greto del torrente non possono farci nulla", la competenza mi dicono è della Provincia.
Ho chiamato la Provincia e mi ha risposto un disco dicendo di lasciare un messaggio.

La mia preoccupazione , poichè stavano scendendo verso la foce,era che potessero arrivare al mare  in spiaggia.

Ieri , poichè c'erano ancora ,chiacchierando con chi abita alle ammiraglie mi è stato detto che sono diversi giorni che gironzolano e che arrivano fino al ponte di Santa Rita dove mangiano il cibo che le gattare lasciano alle colonie feline.
Savona, 18/08/2017

giovedì 10 agosto 2017

Savona 09/08/2017 Il Secolo XIX " IL PIANETA NON PUO' SOSTENERE UN NUMERO INFINITO DI UMANI "


a volte abbiamo dentro pensieri confusi, che intersecano altri nostri pensieri che possono sembrarci  estranei.
Leggendo pensieri altrui che esprimono considerazioni, ci sembra di poterci in questi, in parte, riconoscerci e nuove "nozioni" vengono aggiunte al calderone che ci frulla per la testa e la confusione aumenta.
Poi mi viene in mente una frase detta da un conoscente che si è confinato in un paesino, a cavallo tra Genova  e Alessandria, dove il vento tira sempre e sempre nello stesso verso.
"E' VERO TUTTO ED IL CONTRARIO DI TUTTO."

Savona 09/08/2017 Il Secolo XIX " Caprioglio e Lega fumata nera sul rimpasto "



Al di la di quanto compare nel titolo, non mi sembra che ci sia stata una fumata nera; sembra, a quanto scritto nell'articolo, che ci sia stato un incontro interlocutorio . Fuori luogo la richiesta di un parere a Silvano Montaldo (Assessore al Bilancio, Società Partecipate,Patrimonio, Tributi, Personale )
Ha qualche altro incarico a noi sconosciuto ?

Savona 2017-08-08 Il Secolo XIX "Il Ministero boccia senza appello il lavoro di Comune ed Anas , Svincolo Margonara "



Alla Etichetta Aurelia Bis Svincolo di Margonara ci sono tutte le nostre osservazioni fatte già nel 2014 al momento della Valutazione VIA.
Queste osservazioni erano state inviate anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

martedì 1 agosto 2017

Savona 31/07/2017 da " Uomini Liberi , Un messaggio alla nuova Amministrazione "


Luglio 31/2017
Un messaggio alla nuova Amministrazione
Scritto da Picchi



Il codice della strada , le criticità della nostra viabilità e l'interpretazione del codice stesso,

Più volte mi sono interrogato sul motivo per il quale il Partito Democratico ha perso le elezioni,
Tre punti mi sono decisamente chiari,
La raccolta dei rifiuti e la pulizia della città, la viabilità cittadina con il suo traffico e le sue soste, il pasticcio dell'Aurelia bis.
Sulla raccolta dei rifiuti è inutile soffermarsi; i giornali e i blog sono pieni di fotografie di cassonetti stracolmi; sui marciapiedi, ostaggi delle deiezioni canine, arrivano proteste sempre più veementi. Non è colpa di questi poveri animali costretti a vivere in un ambiente al di fuori della loro natura ma di parte dei “Bipedi “ che li portano in giro.
Sulle deiezioni dei cani apriremo un capitolo in seguito.
Nel mio intervento di oggi mi riferirò alla viabilità cittadina e al traffico che si riversa sulla stessa.
Con questo mio intervento voglio mandare un messaggio alla Nuova Amministrazione Comunale che mi sembra non aver fatto nulla per modificare la situazione ereditata, lasciando passare oltre un anno dal proprio insediamento, non presentando neanche uno straccio di idea per modificare lo “ status quo “
Per viabilità si intende : il complesso delle vie e delle piazze che formano la rete stradale urbana ed extraurbana di un territorio e la loro condizione rispetto al transito dei veicoli , la praticabilità della stessa disciplinata dalla segnaletica sia orizzontale che verticale
Pertanto la segnaletica è il mezzo per disciplinare il traffico e deve essere progettata per permettere al traffico la maggiore fluidità possibile.
Il traffico (o Mobilità) è il movimento dei Veicoli su una rete di trasporto, nel nostro caso la nostra rete sono le strade statali, le provinciali, le comunali e tutti i sottotipi possibili,
e per veicoli si intendono i veicoli di servizio pubblico, di servizio commerciale, di servizio privato, gli autoveicoli in sosta sulle strade, le moto, le biciclette, i pedoni )
Le strade sono il mezzo di trasporto della linfa vitale che alimenta ogni raggruppamento umano e mette in relazione “ le genti “ tra di loro, una cattiva organizzazione della viabilità ha influenza sulla qualità della vita e condiziona tutto il tessuto urbano.
Particolare rilevanza assume pertanto; come viene regolato il traffico attraverso le indicazioni stradali ( sia verticali sia orizzontali ), quale è il comportamento degli utenti delle strade nel rispettare la segnaletica ed i codici di comportamento dettati dal codice della strada e dal suo regolamento (;conoscenza del quale è basilare per ottenere la patente di guida,)
Regolamentare il traffico senza buon senso e non essere capaci di distinguere la parte delle strade destinate al movimento dei veicoli da quelle destinate alle soste crea una promiscuità che porta inevitabilmente a non rispettare i codici di comportamento,
Vi farò alcuni esempi sul comportamento degli attori che interagiscono sulla viabilità cittadina sulla scorta di significative indagini da me condotte in giro per la città

( Opinione mia personale è che siamo arrivati al “Caos “ Siamo al punto di non ritorno ).

Mi sono messo ad osservare il traffico cittadino guardandolo dalla parte del pedone.( Seguirà poi guardato da parte dell'automobilista)

I luoghi per la deambulazione propria del pedone sono i marciapiedi ed il collegamento tra di loro , le strisce pedonali, teoricamente su questi luoghi il pedone può muoversi con tranquillità ma non è così, all'improvviso sui marciapiedi ti ritrovi qualche bicicletta che fa lo slalom tra i passanti ( vedi i portici di Piazza del popolo e quelli di via Paleocapa ) se non tieni gli occhi a terra , sicuramente porterai a casa qualche frammento di deiezione dei cani , i luoghi deputati sono quelli dove si portano a passeggio i cani ( vale per tutta Savona. ) a volte è più sicuro passare sulla carreggiata stradale.
Le strisce pedonali ti dovrebbero permettere di attraversare la carreggiata con una relativa sicurezza ma in realtà non succede questo.
C'è un contrasto tra pedoni e coloro che utilizzano la carreggiata stradale che è frutto di una cattiva segnaletica che male interpreta il Codice della Strada.
Il pedone crede di avere una precedenza quando è sulle strisce o quando si accinge ad attraversare.
Quando è sulle strisce ha la precedenza , ma prima di buttarsi sulle strisce deve guardarsi intorno e valutare se chi sopraggiunge è in grado di fermarsi e se ha avuto la percezione di una volontà di attraversamento.
Il codice dice che il pedone ha la precedenza quando ha iniziato l'attraversamento, vale a dire che ha già messo almeno un piede sulle strisce ma la prudenza impone di valutare che gli automobilisti abbiano la percezione della volontà del pedone.(Non credo che i pedoni non abbiano in tasca almeno un patentino per guidare motoveicoli o autoveicoli )

Forte è la problematica dovuta agli attraversamenti pedonali posizionati subito a monte di zone dove esistono stalli per le soste.
La normativa prescrive che nei centri abitati, la sosta o la fermata sono vietate sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 m dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione.

Non sono previste distanze dalle intersezioni per il posizionamento delle strisce pedonali,
Di solito nella nostra città le strisce pedonali sono tutte a ridosso delle intersezioni e al di sopra di stalli per la sosta regolarmente o meno segnati in margine alla carreggiata anche a distanza inferiore ai 5 m dal intersezioni.
Gli attori dell'atto di attraversamento, il pedone e l'automobilista si trovano in questa situazione: il pedone sul marciapiede ha una macchina parcheggiata davanti alle strisce e pertanto non vede bene i veicoli in arrivo, il veicolo vede il pedone solo quando questo ha fatto almeno 2 m sulle strisce cioè al di fuori dell'ingombro dell'automezzo parcheggiato.
Il pedone è forte nel fatto che ha la precedenza essendo sulle strisce, l'automobilista se è molto attento e se non va ad una velocità superiore ai 30 km/h ha bisogno di un tempo di reazione di almeno 08 secondi per mettere piede a freno a questo punto ha già fatto 10 m e inevitabilmente urta il pedone. Problemi e grossi guai per tutti.
Normalmente la colpa è dell'automobilista il pedone finisce all'ospedale.

Ma non è così apparentemente tutto quanto sopra descritto sembra aver delineato un colpevole nel automobilista ma concettualmente io chiamo in causa l'articolo145 del regolamento del codice della strada riferito agli attraversamenti pedonali
Comma 4. Sulle strade ove è consentita la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei
conducenti, nei confronti dei pedoni che si accingono ad impegnare la carreggiata, gli
attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella di cui all'articolo 151, comma 3,che recita ….....omissis
di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale striscia è vietata la sosta.

La norma che regola la distanza di visibilità è data dall'art. 18 del CdS,. Vero che è riferita alla visibilità da lasciare nelle nuove costruzione realizzate ai margini delle strade ma sempre di visibilità si tratta.

Questa situazione è figlia della disattenzione della politica delle precedenti Amministrazioni che non è stata capace, a fronte del crescente numero di autoveicoli, di provvedere a un sufficiente numero di parcheggi, (Il Vicesindaco Caviglia aveva compreso tale necessità ) impiastrando le vie cittadine oltre il sopportabile..

Ricordo a chi dirigeva e dirige questa collettività che nessuno ha il “Verbo “ e che quanto messo nel piano del Traffico ha bisogno di una profonda rivisitazione,
che va ripreso immediatamente. Va ripreso anche “ Venti di partecipazione” ma partendo dalle proposte che erano state formulate e che un Sindaco tremebondo ha lasciato cadere.

Ricordo ancora a tutti quelli che confutavano la viabilità organizzata dalla precedente Amministrazione di svegliarsi dal torpore e cominciare una battaglia per risistemare la viabilità, mi sembra che la Nuova Amministrazione sia ingessata dalla situazione economica ereditata , ma le opposizioni dove sono ? Passi per il PD incolpato della cattiva eredità ,( tutto quello che c'è adesso è stato apparecchiato da loro ) ma i 5 stelle , e Noi per Savona e Rete a sinistra sono distolti dal loro dovere di opposizione e non prendono l'iniziativa di uscire dal coro, sembra di essere al giro di Francia dove c'era una grande squadra che impostava la tattica e gli altri dietro perché non avevano la forza di passare in testa e non avevano idee.
Ed il giro lo ha vinto Froome con lo squadrone del Team Sky che lo ha portato al successo in carrozza .

Della viabilità parla spesso un apprendista stregone, quello che ha proposto lo spianamento del ponte di Via San Lorenzo ed i giornali dietro a pompare l'idea, ma l'ultima idea comparsa su Savona news di cui riportio in corsivo le dichiarazioni mii lascia stralunato, “aho “ è l'uovo di Colombo :

il nostro Comitato ha fatto proposte alternative sia per uno svincolo funzionale a Margonara, che per uno svincolo omnicomprensivo (tutte le direzioni) a Miramare. Lo svincolo a Miramare comprende anche le connessioni con via Turati ed il porto turistico, è più funzionale, meno impattante, meno costoso. Vogliamo parlarne: siamo in tempo!"

La proposta per Miramare è corredata da due rotatorie praticamente confinanti peccato che nella situazione ad oggi cristallizzata tra le due rotatorie c'è una differenza di circa 8 ml di dislivello
Questa idea gli vale il titolo di Stregone.
Forse ha inventato il “ Teletrasporto utilizzato nella saga di Star Trek.
Se è così ce lo dica non ci tenga in ansia.
Certo che se la passata Amministrazione se ne fosse occupata per tempo e le quote del tracciato fossero rimaste quelle del primo progetto Itinera l'idea avrebbe avuto forse un senso .

La prossima puntata scriverò dalla parte dell'automobilista

firmato Picchi

Savona 26/07/2017















mercoledì 26 luglio 2017

Savona 26/07/2017 Incidente all'incrocio tra Via Alessandria e Via Fiume.

Inseriamo solo le foto.
Coloro che erano sul posto parlano di una autoverrura cappottata e dell'occupante portato dalla croce all'ospedale.





martedì 25 luglio 2017

Savona 25/07/2017 " Accesso agli atti, per conoscere le soluzioni definitive per La Rusca , Miramare e Margonara, fatto il 16/06/2017 "

Il Comitato non ha mai smesso di battersi per cercare di limitare i danni che la costruzione dell'Aurelia Bis apporterà al nostro territorio.

si allega l'iter dell'acceso agli atti


Coordinamento Territoriale Nord Ovest
Dirigente dell'Area Progettazione e Realizzazione Lavori

e pc

Direzione Generale Strade Anas Roma
servizioclienti@stradeanas.it


Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Struttura Tecnica di Missione
P.le Porta Pia 1
00161 Roma
Arc. Ornella Segnalini segreteria.strade@mit.gov.it

Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Struttura Tecnica di Missione
P.le Porta Pia 1
00161 Roma
Ing. Andrea Capuani andrea.capuani@mit.gov.it


Presidente Regione Liguria
Dott. Giovanni Toti presidente@regione.liguria.it


Oggetto :SS 1 NUOVA AURELIA-VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI SAVONA. Interconnessione tra i caselli della A 10 di Savona e Albisola e i porti di Savona Vado : variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore

Si allega

Richiesta acceso atti + allegati (delega a rappresentare, carta di identità, lettera all'arch. Segnalini)



Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe 3357025566
Via Mignone 2/4 Savona

Savona 16/06/2017

Qui di seguito la risposta del Servizio Clienti Anas


 Abbiamo riformulato la richiesta 


Richiesta accesso agli atti amministrativi ai sensi del'art. 25 L. 241/90
pratica517518
inerente

Oggetto :SS 1 NUOVA AURELIA-VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI SAVONA. Interconnessione tra i caselli della A 10 di Savona e Albisola e i porti di Savona Vado : variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore


Come segnalato da ANAS Roma riformulo la richiesta non utilizzando il modulo anas perché il precedente è risultato illeggibile.

Il sottoscritto Procopio Giuseppe ( in rappresentanza del Comitato ) residente a Savona in Via Mignone 2/4 telefono 3357025566 E-mail pinpro@inwind.it
, documento di identità Carta di identità n° AH 5595442,

chiede di avere il file delle soluzioni definitive riguardanti lo svincolo di Miramare, della zona della “ Rusca “ e dello svincolo di Margonara

motivo della richiesta “ Il comitato si è interessato ancor prima dell'aggiudicazione dell'appalto di eventuali migliorie tecniche e c/o logistiche del progetto “ e in occasione dello studio del Water Front di Levante ( Savona-Albisola ) ci siamo accorti che nessuno sa ( ufficialmente ) di come verranno sistemati i due svincoli che impattano fortemente con lo stesso.
Si allegano : lettera di delega e Carta di identità

cordiali saluti


Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe 3357025566
Via Mignone 2/4 Savona

 Savona 16/06/2017

Poichè sono trascorsi oltre trenta giorni dalla data della richiesta a norma di legge  la richiesta si intende respinta  e così oggi ho telefonato al servizio Clienti Anas per un sollecito .
Il servizio clienti ha velocissimamente risposto.



Staremo a vedere cosa risponderanno , per Margonara abbiamo capito che quanto progettato dall'Anas circa tre anni fa è carta straccia per il resto aspettiamo .
A breve il comitato presenterà altre iniziative.

lunedì 24 luglio 2017

Savona 22/07/2017 Da il Secolo XIX " Bocciata la rotatoria di Margonara "

Aurelia Bis Bocciata la rotonda della Margonara






Savona - La rotonda della Margonara, per allacciare lo svincolo dell’Aurelia Bis alla vecchia litoranea, non va bene. Anas dovrà rimettere mano al progetto e adeguarlo alle richieste dei Comuni di Savona e Albissola Marina. L’altra sera il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha sospeso il via libera al progetto, accogliendo le richieste del sindaco albissolese Gianluca Nasuti e del vicesindaco savonese Massimo Arecco.
I due rappresentanti degli enti locali hanno ribadito la necessità dello svincolo, previsto esattamente al confine tra Savona ed Albissola, indispensabile per agevolare il traffico e necessario anche perché l’altro allacciamento, davanti alle Funivie, non sarà utilizzabile in tutte le direzioni. Ma Nasuti e Arecco hanno chiesto ai tecnici del Ministero delle Infrastrutture di verificare con Anas la possibilità di una soluzione diversa da quella presentata. In particolare sono da rivedere la conformazione delle rampe d’imbocco, il diametro della rotatoria di allacciamento, che nel disegno presenta risicati spazi di manovra per mezzi pesanti e autobus.
I tecnici del Consiglio superiore hanno accolto le istanze e rinviato la decisione al momento in cui Anas fornirà un progetto che contenga gli adeguamenti richiesti. «Abbiamo evidenziato che lo svincolo è indispensabile perché senza quello sbocco l’infrastruttura sarebbe un’opera inutile – commenta il sindaco Nasuti -. Impensabile e illogico iniziare i lavori quando l’Aurelia Bis sarà terminata e aperta al traffico. Quindi è meglio intervenire ora, perché altresì c’è la necessità che lo svincolo sia sicuro e funzionale. Il Consiglio superiore ha rilevato forti criticità nel progetto presentato da Anas ed ha invitato la stessa a rielaborarlo superando tali questioni. Ora auspichiamo che Anas metta mano il prima possibile al progetto e risolva positivamente le questioni sollevate dal Consiglio superiore. Siamo disponibili a collaborare, ma al tempo stesso vorremmo essere ascoltati da Anas alla ricerca di una soluzione migliorativa».
La rotatoria resta una struttura fondamentale anche per il Comune di Savona per lo smistamento e l’indirizzo del traffico in direzione di Albissola: «Sarà necessario intervenire rispetto al progetto di Anas – commenta il vicesindaco di Savona, Massimo Arecco -. Consideriamo che ci sono dei “paletti” da rispettare, già prestabiliti, a partire dalle rampe d’imbocco. L’auspicio è che le amministrazioni locali, tutte insieme, dai Comuni alla Provincia, sino alla Regione, trovino una soluzione sostenibile riposizionando la rotonda in una versione più ampia». Un’ipotesi che andrebbe a incastrarsi con il progetto del waterfront di levante, presentato dalla giunta Caprioglio: «Siamo costretti a rimediare in corso d’opera alle mancanze ereditate dalla giunta precedente – aggiunge Arecco -. Le dimensioni della rotonda sono un esempio. La struttura va riposizionata e ampliata spostando la pista ciclabile, che altrimenti sarebbe “schiacciata” negli spazi e quindi pericolosa».
L’iter pertanto si allunga, aggiungendo un ritardo a un’opera che già aveva subìto rallentamenti. La prima versione del progetto dello svincolo venne stralciata nove anni fa su richiesta di Ministero dell’Ambiente e Soprintendenza, nonostante i fondi già stanziati. Peraltro l’incontro al Consiglio superiore dei Lavori pubblici era già stato calendarizzato prima dell’estate, ma era stato rinviato all’altro ieri. Ottenuto il benestare, i passi seguenti saranno la conferenza dei servizi, la presentazione del progetto esecutivo, con il finanziamento che dovrebbe aggirarsi fra otto e dieci milioni di euro.
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