giovedì 28 gennaio 2010

Villapiana Spiegazione del ricorso al Presidente della Repubblica 05/12/09

SPIEGAZIONE DEL RICORSO AL PRESIDENTE

Poiché moltissime persone, visto l’articolo sulla La Stampa ed il titolo sulle locandine , ci domandano in cosa consiste il ricorso a Napolitano scriviamo questa lettera per chiarire il ricorso
Questa lettera è per le 2124 persone che hanno firmato la nostra prima petizione e che ora sono aumentate a dismisura, per quelle persone che hanno manifestato la loro contrarietà partecipando al nostro “ referendum “, ai commercianti della Piazza Saffi e vie limitrofe che hanno sottoscritto una petizione per il ritorno alla viabilità ante sperimentazione , a tutti quelli che subiscono , in silenzio , loro malgrado questo incredibile atto di arroganza , a tutti i facente parte della Amministrazione Comunale
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è uno strumento che consente al cittadino la tutela dei propri diritti nei confronti della Pubblica Amministrazione senza spendere molto.
Il Ricorso viene deciso sulla base di un parere del Consiglio di Stato e garantisce l’osservanza dei principi di imparzialità e di parità tra le parti.
Il Ricorso è ammesso contro Atti Amministrativi definitivi e deve essere espletato entro , un periodo di tempo ben definito, dal momento in cui l’interessato ha avuto piena conoscenza dell’Atto lesivo.
Il Ricorso passa attraverso l’ufficio per gli Affari Giuridici del Quirinale e di li va al Ministero Competente.
L’istruttoria deve essere svolta, entro un termine predeterminato di 120 giorni, dal Ministero.
Alla fine della istruttoria il Ministero provvede a chiedere il parere del Consiglio di Stato predisponendo apposita relazione.
Il ricorso prevede anche la possibilità di una istanza di sospensione del provvedimento impugnato.
Non è stata richiesta la sospensione per non penalizzare ulteriormrnte la città , in caso di richiesta i lavori sarebbero rimasti incompiuti con il cantiere aperto.

Quando siamo stati ricevuti dal Sindaco lo stesso ci ha accusato di esserci comportati come golpisti , come reazionari dei paesi sud americani ( Pinochèt ) poiché avevamo messo manifestini, striscioni, chiesto le dimissioni dell’assessore competente e del dirigente della Polizia Municipale, dicendoci che avremmo dovuto contrastare l’iniziativa del Comune solo con un ricorso alle vie legali , l’unica possibile, il ricorso al Tar,
Questa soluzione ci avrebbe portato a spendere un sacco di soldi Nostri ed al Comune spendere ancora soldi Nostri perché qualunque cosa faccia l’Amministrazione Comunale spende soldi Nostri.
Il Tar avrebbe dato torto al Comune ed il Comune ci avrebbero portato a suon di ricorsi al Consiglio di Stato.
Così ora siamo al Consiglio di Stato senza aver speso una montagna di soldi, ripetiamo Nostri.
Per quanto riguarda il comportamento da golpisti vogliamo far presente che il Sindaco è a capo di una Amministrazione che deve, lo dice il termine, amministrare la cosa pubblica secondo le leggi, le regole, le consuetudini esistenti .
L’aver proceduto nella sciagurata idea della modifica della viabilità, che è sotto gli occhi di tutti, malgrado i pareri negativi ( non dichiarati ufficialmente ) di tutte le parti in causa di coloro che partecipano ad amministrare la cosa pubblica, malgrado il parere negativo delle commissioni preposte ,malgrado il parere del Ministero competente esposto attraverso la relazione inviata al Comune, il Sindaco e la Giunta da lui scelta si sono comportati con l’arroganza di un podestà o forse ancor più di un padrone o di un signore del Medioevo.
Ma padrone non è .
E’ stato eletto dai cittadini in una Democrazia Repubblicana e non in un paese del Sud America.
Tanto era dovuto e tanto è stato dato

Il Comitato per la viabilità di Piazza SaffiVillapiana Savona 05/12/09