giovedì 16 aprile 2015

Savona 16/04/2015 Comunicato stampa " Il Sindaco ed il Vice Sindaco nascondono il progetto redatto dallo Studio 5+1 commissionato dall'ANAS "

AURELIA BIS

Il Sindaco ed il Vice Sindaco nascondono il progetto di mitigazione dell'impatto ambientale nelle zone di Miramare e Rusca redatto dallo Studio 5+1 commissionato dall'ANAS



La notizia, data da Cristina Benenati con il suo articolo intitolato “ Margonara , il balletto delle cifre per lo svincolo “,da cui si evince che l'ANAS ha inviato all'Amministrazione Comunale il Progetto commissionato allo Studio 5+1 per la mitigazione dell'impatto ambientale sullo svincolo di Miramare, della zona della Rusca e della zona su Rio Basci ad Albisola è passata inosservata, ed è arrivata sette mesi dopo che la Paita aveva detto in assemblea pubblica di aver chiesto una mitigazione dell'impatto ambientale nei tre luoghi sopra ricordati.
Il progetto è in mano all'Assessore all'Urbanistica Di Tullio ( da almeno 2 mesi ), il quale non ha ancora informato il Consiglio Comunale che per Statuto ha potere in materia di Urbanistica, e non ha informato neanche le Commissioni.
l'Assessore a volte si tiene le pratiche; è capitato per esempio con la relazione dello studio commissionato dalla Regione Liguria all'Università di Genova.
Questa relazione, che tratta i benefici che l'Aurelia Bis potrebbe portare alla viabilità savonese, illustrata nella riunione pubblica del 23/09/2014, è rimasta secretata.
Se fosse portata a conoscenza dell'opinione pubblica la gente si potrebbe accorgere che l'Aurelia Bis non serve a Savona.
L'Amministrazione Comunale per lungo tempo ha ignorato l'Aurelia Bis, malgrado i ripetuti interventi del Comitato Albamare e del Comitato di Villapiana .
Quando siamo riusciti a discuterne in Commissione Seconda il 19 giugno 2012 , presente l'ing. Rodino, l'Amministrazione ha detto di non saperne nulla malgrado la lettera dell'ANAS ( del 11/11/2011) che li informava della variante apportata e ne chiedeva l'approvazione.
L'Amministrazione ha nascosto la testa sotto la sabbia ed ha lasciato andare gli eventi, così sembra voler fare anche questa volta, lo abbiamo scritto già una volta : il non decidere è comunque prendere una decisione, e la soluzione prevista per Miramare è certamente non idonea alle reali problematiche della zona.

Il Comitato di Piazza Saffi/ Villapiana ha preso visione dello studio di mitigazione e così lo ha commentato in una lettera inviata all'ANAS di Roma, al Ministero Infrastrutture e Trasporti e alla Regione Liguria

Sono passati, dalla presentazione ufficiale del progetto esecutivo, oltre tre anni e non è ancora stato presentato un progetto definitivo per il raccordo della Via Turati con l'Aurelia SS n° 1.
Lo scrivente Comitato ha denunciato immediatamente la inadeguatezza del progetto dello svincolo di Miramare in considerazione dello stato orografico della valletta nella quale è stato progettato e la sua inutilità dal punto di vista viabilistico.
Lo stesso progetto esecutivo riteneva, il raccordo ipotizzato del'innesto di Via Turati con l'Aurelia , ancora sotto esame.
Sotto la spinta dei Comitati, che si sono formati, è intervenuta la Regione Liguria che ha chiesto lavori di mitigazione per tre punti ben definiti del tracciato.
Tra questi il più impattante è la svincolo di Miramare, del quale l'assessore Raffaella Paita, in audizione pubblica, ha detto di averne chiesto la copertura.
Ufficialmente non si sono avute più notizie.
Abbiamo saputo, comunque, che l'ANAS ha commissionato uno studio.
Lo abbiamo visionato e riteniamo che per Miramare quanto proposto dai progettisti ( certamente rispettosi delle indicazioni ricevute), sia ridondante , non adeguato, costosissimo, con incidenze sul Piano Regolatore Comunale e sul Piano Regolatore Portuale, non copre lo svincolo come richiesto, presenta una non adeguata soluzione viabilistica perchè prevede una rotatoria e una bretella in entrata alla Via Turati lato Albisola ed una in uscita lato Savona, senza uno studio dei flussi.”


Il tenere secretato il documento impedisce :
1 ) alla Minoranza di prenderne conoscenza e di richiederne la discussione in commissione,
2 ) che i due Comitati con maggiore competenza tecnica, vale a dire Comitato di Villapiana e Comitato di Albamare, ne vengano a conoscenza e lo discutano,
3 ) che i giornali ne parlino.
Il Progetto va reso pubblico.

Si allegano : il Progetto per Miramare dello Studio 5+1 e il progetto, condiviso con altri, studiato dal Comitato di Villapiana.


Maggiori informazioni possono essere assunte sul Blog del Comitato di Villapiana all'etichetta “ Aurelia Bis “

Savona,16/04/2015

Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe 3357025566
Via Mignone 2/4 Savona


Proposta  5 +1


Proposta Comitato



La parte colorata in giallo rappresenta le coperture dell'Aurelia Bis proposte ,
la parte colorata in verde il raccordo di via Turati



martedì 7 aprile 2015

Savona 07/04/2015 " Eliminiamo Miramare ed ingrandiamo Margonara ", il Comitato scrive al Membro dimissionario del Consiglio di Amministrazione dell'ANAS, ing. Dondolini, e massimo dirigente del Ministero delle Infrastrutture eTrasporti settore Stradale

Al Direttore Generale delle Infrastrutture e Trasporti RR
Via Caraci 36
Roma 00157

Ing Sergio Dondolini

Ing. Dondolini, le scriviamo nella sua doppia veste di Direttore Generale e di Membro Dimissionario del Consiglio di Amministrazione dell'ANAS.

Il Motivo della nostra missiva riguarda l'appalto in corso d'opera

SS 1 NUOVA AURELIA-VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI SAVONA. Interconnessione tra i caselli della A 10 di Savona e Albisola e i porti di Savona Vado : variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore,
e
Il progetto del nuovo svincolo di Margonara che dovrebbe collegare l'opera appaltata con la statale n° 1 nel tratto tra Albisola Marina e Savona progettato dall'ANAS e già sottoposto al VIA con esito favorevole da parte della Regione Liguria

1 ) Per quanto riguarda “SS 1 NUOVA AURELIA-VIABILITA’ DI ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI SAVONA.le forniamo alcune informazioni

L'ANAS a seguito di gara, con Disposizione del Presidente n° 174 in data 17/12/2009 ha disposto l'aggiudicazione definitiva dell'Appalto inerente

SS 1 Nuova Aurelia-viabilità di accesso all'Hub Portuale di Savona.
Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona ed Albisola e dei porti di Savona e Vado
Variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore “

alla A.T.I CMC/ITINERA per un importo contrattuale di € 107.577.577,97 al netto del ribasso d'asta del 38,13140% pari € 63.298.554,34.

A seguito di variante al progetto definitivo l'ANAS scriveva una Relazione ad una serie di soggetti chiedendo di avviare le procedure di legge per l'approvazione del progetto esecutivo contenenti varianti, che hanno portato all'aumento del costo dell'Opera di circa 46.500.000 € superiore al 50% del ribasso ( non ci risulta che ci sia stata una nuova approvazione del C.I.P.E.)
Questa variante è stata giustificata con una Relazione Generale tecnica descrittiva documento GE34/08 PE01EG000010RE012

Con la presente intendiamo far luce anche sui motivi che hanno portato alle varianti, motivazioni descritte nella relazione presentata dalla società appaltatrice A.T.I C.M.C./ ITINERA intitolata “ Relazione Generale Tecnica e Descrittiva “ inviata agli Enti interessati con la lettera del 11/11/2011.
Questa relazione è stata da noi esaminata e nell' allegato 1 la esaminiamo e commentiamo .
2 ) Per quanto riguarda “ Il progetto del nuovo svincolo di Margonara “ esprimiamo alcune informazioni e poi di seguito nell' allegato n° 2 e 3 svisceriamo la non congruità tecnica del progettato svincolo.
Il Dirigente massimo delle Infrastrutture della Regione Liguria ha espresso parere favorevole dal punto di vista della Viabilità , l'ANAS si appella alla possibile deroga prevista dal DM 19/04/2006 all'art 2
Il Dirigente in questione è l'Arch. Roncallo Carla già responsabile del progetto “Aurelia Bis” degli Uffici ANAS di Genova.
Il DM del 19/04/2006 esprime chiaramente i concetti normativi per la costruzione delle rotatorie e la deroga prevista che richiama l' articolo 13 della 285/1992 comma 2.” La deroga alle norme di cui al comma 1 è consentita solo per specifiche situazioni (5) allorquando particolari condizioni locali, ambientali, paesaggistiche, archeologiche ed economiche non ne consentono il rispetto, (6) sempre che sia assicurata la sicurezza stradale e siano comunque evitati inquinamenti. “
In questo caso non esistono particolari situazioni e si tratta di strade di differenti classificazioni e di sproporzione dei traffici.
In Liguria ha preso campo la costruzione di rotatorie tutte fuori norma che invece di fluidificare il traffico lo rallentano, aumentando la congestione delle nostre strade.
Noi conosciamo il lavoro dei vostri uffici e quello dell'ing.Mazziotta, sottoponga il caso all'ingegnere e speriamo vivamente che non venga concessa la deroga, se venisse ritenuta congrua la soluzione a rotatoria il diametro esterno venga portato almeno a 40 ml.
Con l'inserimento dello svincolo “ Margonara “ Lo Svincolo di Miramare , che noi abbiamo sempre ritenuto inutile, e documentato con rilievi dei flussi e numerose relazioni a Tutti gli Enti interessati, diventa ulteriormrnte inutile, e potrebbe essere eliminato.
Attualmente i lavori di scavo delle gallerie con la TBM è sospeso per un contenzioso tra l'Impresa e l'ANAS e potrebbe essere ancora il tempo di modificare il tracciato tralasciando di passare sotto numerosi palazzi ed attraversare la collina che non ha nessun tipo di costruzioni e sbucare ugualmente nella zona della “ Rusca “ località dove si stanno preparando i lavori propedeutici per l'uscita della TBM.

Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe 3357025566
Via Mignone 2/4 Savona
Savona, 02/04/2015


 
ALLEGATO N° 1
SS 1 Nuova Aurelia-viabilità di accesso all'Hub Portuale di Savona.
Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona ed Albisola e dei porti di Savona e Vado
Variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore “

Con la presente intendiamo far luce anche sui motivi che hanno portato alle varianti, motivazioni descritte nella relazione presentata dalla società appaltatrice A.T.I C.M.C./ ITINERA intitolata “ Relazione Generale Tecnica e Descrittiva “ inviata agli Enti interessati con la lettera del 11/11/2011
Premettiamo che spetta alla società appaltatrice la redazione del progetto esecutivo sulla scorta del progetto definitivo andato in gara.
La relazione al Punto 2 -Premesse spiega di “aver affrontato la la progettazione esecutiva dei lavori in oggetto con il medesimo approccio progettuale di gara volto a rendere esecutive le idee e le filosofie progettuali ivi presentate anche con rivisitazioni e ridefinizioni resesi necessarie a seguito dell'elaborazione dell'ampio apporto di conoscenze raccolte con la fase propedeutica e successive calcolazioni,
Le nuove ridefinizioni sono nate per i superamento di difficoltà oggettive o vincoli, evidenziatisi in questa fase di progettazione sia con le nuove indagini conoscitive”
La relazione al Punto 2.1 - il tracciato nel contesto della Variante alla SS1 Aurelia spiega
la variante si configura, nel suo insieme, come un asse tangenziale alla città di Savona, sviluppandosi secondo un ideale confine cittadino complessivamente per circa 5,1 km e viene ad assolvere le funzioni di raccolta e /o distribuzione dei traffici provenienti/diretti dalle aree a più intensa urbanizzazione, decongestionando la viabilità costiera dei flussi di attraversamento e restituendo gran parte della rete viaria cittadina al traffico locale, il tracciato a origina Savona con uno svincolo lungo Corso Ricci in prossimità del torrente Letimbro a Nord dell'autostrada l'(svincolo Letimbro ), e termina in corrispondenza del intersezione a raso con via Saettone ad Albisola Superiore.
La relazione al Punto 2.2 Dati di base per la fase di progettazione spiega che “ l'esecuzione degli scavi in sotterraneo è stata prevista mediante scavo meccanizzato con fresa integrale: fresa scusata del diametro di 13,50/13. 70 m per le gallerie “ Cappuccini”, “ San Paolo “, e “ Basci “
Attività non prevista nel progetto definitivo
La relazione al Punto 2.3 Approccio progettuale-spiega che “sulla base di nuovi rilievi di dettaglio, di verifica delle interferenze con gli enti interessati, con nuove indagini geognostiche e con il censimento degli edifici interferiti / di possibili interferenze, dagli scavi in sotterraneo o a cielo aperto”, è stato rielaborato e rivisitato il tracciato “giungendo alla definizione di un possibile tracciato che ovviasse/ mitigasse le problematiche rinvenute studiando, inoltre, preliminarmente le opere variate per verificare la fattibilità e l'effetto miglioramento”
Con la definizione del tracciato “ si sono sviluppati i dimensionamenti esecutivi............ e relativamente agli effetti tenso deformativi sulle strutture in superficie si sono definiti gli interventi ed effettuate le analisi su modello sulla base del tracciato il progetto esecutivo e delle indagini storico documentali per la classificazione della categoria rischio e di danno atteso sulle condizioni più critiche, con indirizzo al monitoraggio.
La relazione al Punto 2.4.2 Ulteriori edifici/strutture in area urbana soggetti a rischio di danno e interferenze spiega che “sono stati rilevati 69 strutture poste di possibili interferenze con gli scavi. Di queste le analisi empiriche hanno evidenziato, in prima emissione, 33 edifici con rischio di danno, a seguito delle indicazioni di istruttorie degli edifici sono risultati circa 23 .
Ciò a fronte di sei edifici riportati nel progetto definitivo di cui 3 da espropriare e 2 da demolire...........
l'elaborazione delle indagini geognostiche hanno evidenziato stime di categoria di danno superiore a quanto previsto e prevedibile per i tre edifici indagati nonché possibili condizioni critiche di danno per le nuove 30 strutture”
La relazione al Punto 2.4.5 Interventi zona Rio Termini spiega che “ nello sviluppo progettuale si è evidenziato che -
-agli imbocchi San Paolo e Basci andavano previste aree aggiuntive per vani tecnologici
-la viabilità secondaria venire interferita bloccando l'accesso da via Filippo Gentile/via Genova al Borgo Rio Termine, con unica possibilità di dare accesso dalla Via Aurelia, con opere ulteriori ( tra cui un attraversamento del Rio Termine )
-I vani tecnologici, oltre ad aumentare gli scavi, necessitano di accessi secondari per la manutenzione che possono avvenire solo da via Gentile, rifacendo la strada attuale con accesso sia in destra sia in sinistra del Rio
-gli interventi necessari, fortemente impattanti rispetto a quanto previsto, risultano in contrasto con le indicazioni del CIPE.
La relazione al punto 2/4/11 Emissioni sonore e il rumore spiega che “ le analisi preliminari sulle emissioni sonore e rumore, con particolare riguardo alla zona svincolo Letimbro e Miramare hanno evidenziato un livello di rumore molto elevato per le abitazioni civili limitrofe.”
La relazione al punto 2/4/13 Nuove criticità non evidenziate nella fase di progettazione precedente spiega che ci sono numerose criticità quali
-interferenza con muro ad arco presso l'imbocco est della Cappuccini
-interferenza diretta con i muri di sostegno autostrada fondati su pozzo presso via Schiantapetto
-interferenza di un edificio in via Mignone fondato in profondità rispetto a quanto previsto
-rischio di danno su 30 edifici non censiti in precedenza di cui quattro di particolare pregio o interesse
-criticità per il passaggio parietale alla progressiva 2 + 740
-interferenza con edifici alla San Paolo est (effetti tenso deformativi e opere di sostegno )
-criticità ambientale al Rio Termini ulteriormente amplificata per risolvere la viabilità secondaria del borgo Rio Termini e per le maggiori aree e scavi necessari per ospitare vani tecnologici
-criticità su Rio Basci per la regimentazione idraulica (ritombamento) non recepita dalla provincia
-interferenza con galleria ferroviaria monte Pasasco(dati di scavo galleria con problemi di stillicidio di e stabilità
-interferenza con muro medievale presso via Schiantapetto
-interferenza con il bunker presso svincolo Letimbro”

E che la fase di progettazione esecutiva è stata affrontata in modo responsabilmente propositivo alla luce delle criticità di cui sopra.
La relazione al punto 2.5 Indirizzi alla soluzione finale del tracciato e raffronto con il tracciato di gara spiega che a causa “
- delle interferenze e delle nuove criticità riscontrate
-delle condizioni geotecniche rinvenute localmente presso i tratti a bassa copertura (peggiorative connotazione del' ammasso alterato rispetto a quanto noto in precedenza)
in particolare
-per l'ammasso alterato presso via Mignone
-per l'ammasso alterato presso via Scotto
-per l'ammasso alterato presso via Turati
-per l'ammasso alterato presso Rio Termini
-per l'ammasso alterato in corrispondenza della galleria monte Pasasco
-delle problematiche ambientali su Rio Termine, ove non erano definite le aree per i vani tecnici e l'accesso per la manutenzione di questi
-degli ulteriori 27 edifici censiti definiti al rischio di danno, di cui almeno tre di pregio o di interesse particolare per la destinazione d'uso
-della non compatibilità dell'intervento di regimentazione idraulica su Rio Basci mediante ritombamento”

poi prosegue
constatato dall'esito delle indagini, dalle successive analisi, elaborazione dimensionamenti preliminari che.................
in caso di medesimo tracciato planimetrico ma con livelletta abbassata nei tratti di interferenza si ha -una riduzione degli edifici censiti a rischio di danno da 33 a meno della metà
-lo scenario di non demolire ed espropriare edifici come previsto dal progetto definitivo
-la riduzione del rumore presso lo svincolo di Miramare con una livelletta più bassa:
si è definita una variante di tracciato altimetrico, sempre nella filosofia del progetto di gara, ma ora con la possibilità di aumentare ulteriormente la distanza tra il cavo e le opere esistenti, poste le condizioni geomeccaniche riscontrate.
La relazione al punto 2.5.1 La variante di livelletta spiega che
La variante di livelletta ha interessato principalmente i tratti in galleria. Essa risolve in modo radicale la maggior parte delle nuove, e non, criticità, e riduce fortemente gli edifici a rischio di danno da 33 a 15”
e conclude
il tracciato così definito risulta migliorativo per gli effetti degli scavi sugli edifici, in particolare per 18 del 33 edifici a rischio di danno, nell'impatto ambientale sul Rio Termine, nell'impatto visivo e acustico allo svincolo Miramare.”
La relazione al punto 3.1.5 Svincolo di Miramare spiega che
originariamente la connessione tra l'Aurelia bis ed il lungomare di Savona, compreso fra Miramare e Punta Margonara, veniva risolto con due svincoli semi direzionali” poi seguita “ a seguito dell'approvazione da parte del CIPE e le relative prescrizioni che hanno comportato l'eliminazione dello svincolo di Punta Margonara è rimasto il solo svincolo Miramare ad effettuare un collegamento solamente parzialmente funzionale con il lungomare di Savona, consentendo di collegare il traffico proveniente dalla settore rilevante (autostrada) con il centro città, il porto e l'ospedale.”
L'affermazione che lo svincolo Miramare effettui un collegamento tra l'autostrada con il centro città, il porto e l'ospedale è decisamente errato. Questo svincolo mette in comunicazione la sola zona del' ospedale con la statale numero 29 del colle di Cadibona, collegando la zona di Miramare a Corso Ricci zona al di là del fiume Letimbro perciò all'esterno del centro città. La confusione generata e generale in tutto il progetto della funzione di questo svincolo ha portato a progettarlo malgrado le condizioni orografiche pessime per il suo collocamento e per la sua inutilità.
La relazione al punto 6 Geotecnica Generale spiega che “si sono connotate geologicamente, faglie regionali o comunque con elevata persistenza che portano ad un forte degrado dell'ammasso localmente, maggiormente accentuato nei primi metri, (ammasso alterato), ove il detensionamento e l'azione di degrado per le acque di percolazione è maggiore. La persistenza comporta la presenza in profondità di tratti locali con alta fratturazione, presenza d'acqua ed un degrado geomeccanico generalizzato.
Le indagini del progetto esecutivo hanno evidenziato una qualità da ammasso molto scadente a livello superficiale nei punti di indagini corrispondenti alle criticità di tracciato (via Mignone via Scotto ecc.) ed un sensibile miglioramento delle caratteristiche dell'ammasso non alterato in profondità.”
La relazione al punto 6.2. Conclusioni spiega che
generalmente si è notato che l'ammasso alterato nei tratti indagati (passaggi critici a bassa copertura o interferenze) ha caratteristiche geomeccaniche più scadenti di quanto prevedibile.
In profondità, l'ammasso competente, mostra buona caratteristiche, raffrontate con quanto noto si può affermare generalmente migliorative almeno di tratti locali, o per condizione di fratturazione o di falda.
Nei tratti corrispondenti a zone fagliate, sono da prevedersi condizioni peggiorative, in linea con quanto emerso per l'ammasso di superficie e l'alterazione della roccia in sé.
La relazione al punto 14. 2.5 Stazioni di sollevamento spiega che
il tracciato prevede la realizzazione di due stazioni di sollevamento:
stazione di sollevamento San Paolo, ubicata all'interno della galleria San Paolo, alla progressiva kilometri 2 + 140 in prossimità del punto di quota stradale di progetto di minima;
stazione di sollevamento Miramare, ubicata in corrispondenza dello svincolo Miramare, alla progressiva kilometri 1 + 725 nelle vicinanze dell'attraversamento della rampa H “e poi segue ….
La stazione di sollevamento Miramare allo scopo di raccogliere gli sversamenti accidentali provenienti dalla galleria Cappuccini e le acque meteoriche del tratto a cielo aperto dello svincolo di Miramare che, a causa delle pendenze del tracciato, non possono essere inviati per gravità direttamente alla stazione di trattamento delle acque di prima pioggia Miramare. “
Noi abbiamo più volte chiesto all'Anas di relazionarci sulle pompe e sull'intero impianto di sollevamento delle acque della stazione di Miramare anche perché esiste un grosso collettore non indagato che raddoppia la quantità di acqua prevista da raccogliere, non considerato nel calcolo delle pompe, esiste una falda non indagata che probabilmente dovrà essere collegata alla vasca di raccolta e quindi calcolata nel dimensionamento dell'impianto di sollevamento e di conseguenza abbiamo chiesto anche la verifica delle dimensioni del canale di cesura ( canale che raccoglie tutte la acque del bacino idrico compreso quelle dell'impianto di sollevamento) e le porta al mare.
Ma non abbiamo mai avuto risposta
La relazione al punto 18. Conclusioni dice che
lo studio delle criticità hanno portato ad una ridefinizione del tracciato, senza, però, stravolgere il progetto definitivo e a base gara nelle arie di esproprio e/o nel indicazioni di base.
Le variazioni apportate consentono di ridurre sensibilmente il numero di edifici/opere interferite dagli scavi contenendo tutti gli scenari di danno e riducendo del 50% le opere.
Questa riconfigurazione progettuale oltre risolvere problematiche che nella soluzione originaria non trovavano una via risolutiva razionale( si veda Rio Termine, ecc.) va vista non solo alla luce dell'esecuzione dell'opera in sé, ma anche nel contesto in cui l'opera viene eseguita e fruita.
Infatti a fronte di indubbi oneri aggiuntivi per l'abbassamento della livelletta, sia esecutivi per gli scavi, sia sui materiali ed opere, per passare al di sotto del livello del mare, si devono considerare tutti gli effetti positivi che tale soluzione comporta, oltre agli eventuali risparmi, a consuntivo, ( economicità dell'opera) considerando non solo le lavorazioni previste ma il quadro generale relativa all'opera si ha :
- riduzione del 50% degli edifici a rischio di danno di cui più del 70% non precedentemente identificato e contenimento del rischio del danno ai valori minimi;
- nessun esproprio di edifici a fronte di quelli previsti in fase definitiva;
- annullamento dell'impatto ambientale su Rio Termine, (a fronte di ben maggiori opere necessarie rispetto quanto preventivato nel progetto definitivo);
miglioramento 'passivo' nell'attenuazione del rumore riducendo gli interventi ( a fronte degli scenari peggiorativi non prevedibili con la livelletta del progetto definitivo);

CONSIDERAZIONI
Alla luce di quanto sopra esposto facciamo alcune considerazioni
1° La variante stravolge totalmente il Progetto Definitivo
2° Appare evidente che il Progetto Definitivo, sul quale è stata indetta la gara d'appalto, sembra totalmente inadeguato e sulla scorta dello stesso non era possibile realizzare l'opera prevista.
-Non è assolutamente accettabile l'idea che non abbiano accertato 69 edifici a rischio,
-che non abbiano valutato correttamente le necessità di spazio tra gli imbocchi della galleria Basci e San Paolo (interventi zona Rio Termine)
-che i carotaggi condotti durante la prima progettazione siano stati spinti poco profondi o che comunque non abbiano evidenziato la cattiva qualità dei massicci, che secondo i nuovi accertamenti non erano in condizione di permettere di lavorare in sicurezza durante la costruzione delle gallerie
-appare evidente che il tracciato, scelto, passante per zone fortemente inurbate per favorire le uscite di Margonara ( poi cancellato ora forse rimesso ) e Miramare inutile per i flussi che lo utilizzeranno , pericoloso per una più che probabile inondazione , e che per la sua posizione rovina l'accesso/uscita dal quartiere di Via Turati e brucia la possibilità di un parcheggio per il quartiere e un parcheggio di cintura cittadino.
-che il tracciato scelto ha portato ad espropri per circa 44.000.000 di Euri.
3°Oppure sono stati fatti nuovi accertamenti per giustificare l'uso della TBM che probabilmente a causa delle basse coperture non poteva essere impiegata. L'uso della TBM ha portato un aumento di spesa per la costruzione delle tre gallerie di circa 14 milioni di euro, per quanto riguarda le opere a corpo che nel loro insieme sono aumentate in totale di circa € 19.000.000, ed ha portato ad un aumento delle opere misura di circa € 4.000.000
-dalle analisi compiute su computo metrico estimativo e dal quadro economico sono risultati i dati sopra elencati, e dall'analisi dell'elenco dei prezzi unitari risultano 153 nuovi prezzi.
-Non abbiamo rintracciato nei computi i computi metrici estimativi delle gallerie, che sono valutati a corpo, e non siamo in grado di dire se sia stato fatto un nuovo prezzo per lo scavo in galleria con la TBM con il conseguente uso dei conci.
L'uso della TBM avrebbe dovuto comportare una diminuzione di spesa o quantomeno un pareggio di spesa e migliorato, per l'Impresa Appaltatrice, il risultato economico messo in forse dal fortissimo ribasso.
Distinti saluti
Savona, 17/10/2014
Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100



 
ALLEGATO N° 2

Al Settore Valutazione Impatto Ambientale
Dipartimento Ambiente
Regione Liguria
Via D'Annunzio 111
Genova 16121


Oggetto :Osservazioni al Progetto Strada Statale 1 “Nuova Aurelia” Viabilità di accesso all'Hub portuale di Savona, Svincolo di Margonara Presentato il 14 Maggio 2014 per la valutazione VIA.
Parte 1°

Non può essere accettato l'assunto che, poiché il progetto è stato approvato nel 03/08/2007 dal CIPE ed è una integrazione del tratto in costruzione tra Albisola e Savona, questo progetto non debba rispettare le norme del D.M. 19 Aprile 2006 in quanto trattasi del reinserimento di uno svincolo già previsto nel progetto preliminare.

Qui di seguito si riporta l'art. 2 del D M 19/04/2006 tratto dalla Gazzetta Ufficiale n° 170 del 27/07/2006

Art. 2.
                        Campo di applicazione
  1.  Le  norme  approvate  con il presente decreto si applicano alla
costruzione di nuove intersezioni sulle strade ad uso pubblico, fatta
salva  la  deroga di cui all'art. 13, comma 2 del decreto legislativo
n. 285/1992.
  2. La deroga di cui al comma 1, supportata da specifiche analisi di
sicurezza,  e'  ammessa  previo  parere  del  Consiglio superiore dei
lavori  pubblici,  per le intersezioni che interessano le autostrade,
le strade extraurbane principali e le strade urbane di scorrimento, e
del  S.I.I.T  -  Settore infrastrutture territorialmente competente -
per le altre strade.
  3.  Nel caso di interventi di adeguamento di intersezioni esistenti
le  norme  allegate costituiscono il riferimento cui la progettazione
deve tendere.
  4. Le norme allegate non si applicano alle intersezioni in corso di
realizzazione  ed a quelle per le quali, al momento della sua entrata
in  vigore,  sia gia' stato redatto il progetto definitivo, ovvero il
progetto  preliminare  nel caso di opere inserite nei programmi della
legge  n.  443  del  21 dicembre  2001. Per i progetti preliminari di
opere  non  inserite nei programmi della legge n. 443 del 21 dicembre
2001,  gia'  approvati,  le  varianti  richieste  in applicazione del
presente  decreto saranno introdotte in corso di stesura del progetto
definitivo, senza l'obbligo di rivedere il progetto preliminare.
  5.  Le  norme allegate costituiscono altresi' il riferimento cui la
progettazione  deve  tendere  per gli accessi di nuova realizzazione,
nelle  more  dell'emanazione  di  una specifica norma, fermo restando
quanto   stabilito  in  proposito  dal  Codice  della  strada  e  dal
Regolamento di attuazione.
Il progetto definitivo è stato appaltato senza lo svincolo di Margonara e pertanto trattasi di nuova intersezione.

Il progetto prevede una rotatoria con un raggio esterno di 32 metri totalmente non idoneo a sopportare il traffico attuale e non idoneo al passaggio dei mezzi pesanti senza che questi non siano costretti a rallentare in maniera anomale la velocità di percorrenza della rotatoria. I mezzi provenienti da Savona per il casello di Albisola devono ruotare per tre quarti della rotatoria rallentando i flussi sia con direzione contraria sia con la stessa direzione ( vedi Tav. 2 allegata ) I dati( dei flussi ) sono quelli della rotatoria della Piazza Pancaldo
che è l'ingresso in Savona Di cui si allega il documento PP 1

Dalle tavole che formano il documento non si riesce a vedere quali siano i raggi in entrata e in uscita dalla rotatoria, graficamente sembra strozzata l'uscita verso Albisola

Si allega un rilievo fatto con la rotella ed il metro dove si può notare che dall'asse dell' Aurelia attuale fino al muro di sostegno della collina ( muro alto già sei metri ) ci sono solo 18 metri
Dal centro della strada fino all'inizio della scarpata ( del terrapieno frutto di un riempimento ) ) lato mare ci sono 21 metri ( vedi tav 1 allegata )

riteniamo opportuno valutare meglio la necessità degli spazi che servono sia, per la rotatoria che va decisamente incrementata nel suo diametro esterno sia, per il marciapiede e la pista ciclabile e rivedere l'impatto con la collina che ci sembra molto più interferente di quanto fatto vedere nella presentazione

sembra che ci siano interferenze con il muro di sostegno della strada e la spalla del ponte su rio Termine lato Albisola e la rotatoria è posta tra due curve di senso opposto

Fonte -Da criteri per l'ubicazione delle intersezioni stradali D.M 19/04/2006

-le intersezioni debbono essere preferibilmente in corrispondenza di tronchi stradali rettilinei; possono essere realizzati in tratti di strada curvilinei, ma nel rispetto delle distanze minime di visibilità

-le intersezioni possono essere realizzate in viadotto, in corrispondenza di opere di sostegno e in galleria, escludendo in questo ultimo caso, di ubicare le aree di diversione e di immissione nelle zone di imbocco e di uscita dalle gallerie

non è comprensibile se la visibilità di chi arriva dalla galleria sia di almeno di un quarto dell'anello al quale deve la precedenza.
Poiché si arriva dalla galleria, in rotatoria, con una pendenza del 6% e non è chiaro quale sia il raccordo verticale con l'anello, i guidatori potrebbero avere problemi di visibilità considerando che si arriva dal buio con il sole in faccia
( esposizione è est-sud per la maggior parte del giorno )

Abbiamo fatto uno studio sulle intersezioni presenti sul tratto dell'Aurelia tra la galleria di Capo Torre e l Torretta a Savona ( Piazza Pancaldo ) che rappresentiamo graficamente nell'allegato 3 e che potrebbero diventare 8 rotatorie.
Da Capo Torre all' uscita da Albisola Mare oltre alle intersezioni principali esisto numerose sottointersezioni ed attraversamenti pedonali ed in presenza di traffico di punta è una coda più o meno veloce.
Dall'uscita di Albisola Mare all' ingresso a Savona c'è una sola intersezione, la deviazione per l'Ospedale San Paolo, su questo tratto anche in presenza di traffico di punta a meno di particolari risonanze dovute all'attraversamento pedonale di Via Gramsci, lo scorrimento è agevole e si sciolgono le code delle Albisole.
Inserendo una rotatoria alla Margonara che, per natura delle rotatorie, tende a rallentare il traffico,considerando che la distanza , dall'intersezione a T di uscita da Albisola, è di soli 650 metri è molto probabile che si creeranno nuove code
Inserendo una rotatoria a Miramare ( come sembra già deciso ) distante 350 metri dalla deviazione a T dell'ospedale San Paolo andremo di nuovo a rallentare il traffico.
A Miramare avremo non una rotatoria ma un “round abaut” in quanto gli utilizzatori della tratta Miramare Corso Ricci non saranno più di 26 autovetture per ora.
Si sconsiglia vivamente la rotatoria , una intersezione a T sul tipo delle deviazione per l'Ospedale è sicuramente più funzionale e meno costosa.
Si chiede di valutare con attenzione il tratto da Albisola a Savona che potrebbe entrare in risonanza con il tratto Capo Torre Albisola e creare un serpentone maggiore di quello che abbiamo ora.

I dati dei flussi sono di un normale giorno di lavoro , in estate abbiamo dati rilevati dalla Provincia nel 2000 che ci danno per passanti per ogni senso di marcia di circa 1700 autovetture compensate.

Pur condividendo l'idea che l'uscita/entrata alla Margonara migliorerà di un po' la vivibilità di Albisola Mare tenendo conto che i flussi sono per e provengono dal centro cittadino savonese , cioè al di sotto del torrente Letimbro, questa opera aggiuntiva non migliorerà assolutamente la Vita dei Savonesi.

Ne approfittiamo per dichiararci profondamente scontenti dell'opera già in costruzione che si sta rivelando fortemente impattante sul nostro territorio, che siamo in attesa di esaurienti risposte dall'ANAS a proposito dello Svincolo di Miramare ( domande che vi alleghiamo )

Come certamente saprete c'è pendente un Appello al Consiglio di Stato il ricorso della Srl Porticciolo di Savona-Albisola dal 06/03/2013 che se accolto sconvolgerebbe la zona della Margonara.
L'assenza di un chiaro disegno plano altimetrico della rotatoria non permette di vedere il fronte della collina all'uscita/entrata della Galleria che potrebbe essere alto almeno 25 metri

poiché l'Aurelia SS n° 1 è tornata alla proprietà ANAS invitiamo quest'ultima a valutare almeno 4 sottopassi importanti nella tratta Capo Torre- Savona serviti da tappeti mobili per risolvere il problema delle code.

Nel valutare la rotatoria della Margonara nella sua utilità e valutando che il traffico da Savona per Albisola nello svoltare a sinistra per entrare in galleria farà da tappo a i mezzi provenienti da Albisola suggeriamo di prendere in considerazione una intersezione a T con una doppia corsia in direzione Savona Albisola .
Le precedenze saranno fissate dopo un accurato rilievo dei flussi utilizzanti l'intersezione

Tutte le rotatorie inserite nella viabilità di Savona hanno comportato un netto peggioramento e rallentamento del traffico savonese.





Parte 2°


Oggetto :Osservazioni al Progetto Strada Statale 1 “Nuova Aurelia” Viabilità di accesso all'Hub portuale di Savona, Svincolo di Margonara Presentato il 14 Maggio 2014 per la valutazione VIA, e alla ulteriore documentazione integrativa prodotta da ANAS in data 21 Ottobre 2014.


Si confermano in toto tutte le precedenti osservazioni in quanto le integrazioni non rispondono a nessuna delle stesse.

Continua ad essere nebuloso e osiamo dire voluto il posizionamento della rotatoria che ancora oggi manca di un preciso riferimento geometrico a qualunque opera fissa ora esistente.
E' impossibile pertanto poter valutare l'ingombro rispetto al rilevato sul quale andrà a posare parte della rotatoria e alla spiaggia sottostante .

La risposta data dai progettisti alle domande sugli aspetti trasportistici è insoddisfacente in quanto il solo riferimento al pumt 2013 del Comune di Savona è insufficiente per poter giustificare una rotatoria

Il Pum di Savona definisce i passaggi in Piazza Leon Pancaldo che teoricamente danno una idea dei possibili passaggi alla Margonara.

I dati utilizzati dal progettista ANAS per la verifica di un braccio della rotatoria (vedi pag 12 del documento L0901A T00IA50AMBRE01A) non è detto da dove provengano e sono molto diversi,i flussi sul braccio, quasi il doppio rispetto alle nostre analisi.

E' opportuno per una valutazione della rotatoria avere i dati di tutti i flussi agenti sulla stessa, così per noi è impossibile una verifica.

Nostri successivi ( rispetto alle precedenti osservazioni ) studi e ricerche ( Rilevamenti compiuti su un importante intersezione, deviazione per l'ospedale di Valloria e per l'omonimo quartiere, situata tra piazza Leonpancaldo e lo svincolo di Margonara ) ci hanno portato a definire quali potrebbero essere i flussi massimi che potrebbero utilizzare l'Aurelia Bis adesso e fino a quando non sarà collegato questo braccio ad una eventuale bretella proveniente da EST ( Celle Ligure ) per l'area Albisola Savona.

Questi dati sono stati rilevati dal Pum di Albisola e confrontati con dati Autostrada A10

dati precedenti rilevati dal PUMT di Savona

Flussi verso Albisola Auto compensate n° 1234/h diminuiti dei passaggi per Valloria 283
= 951 +( uscite da Valloria verso Albisola ) 53 =1004
Flussi verso Savona Auto compensate n° 1390/h diminuiti dei passaggi da Valloria 329
= 1061 + ( ingressi sa Albisola verso Valloria) 68 = 899

dati attuali rilevati dal PUM di Albisola

Attribuendo il massimo dei flussi, svoltanti da Savona verso Corso Mazzini ( da Corso Ferrari ) e viceversa, all'Aurelia bis
direzione verso e oltre ( provinciale per Sassello ) il casello autostradale
Auto compensate n°375

direzione dal casello autostradale ed oltre ( provinciale da Sassello ) Auto compensate n°230

Possiamo considerare un flusso del 50% utilizzante lo svincolo di Margonara ( visto che i flussi entranti in Savona centro provenienti da Albisola sono il 44% del totale ( vedi PUMT di Savona “ Passaggi piazza Leon Pancaldo “ che si riallega )

I flussi passanti (per la bretella) Margonara possono verosimilmente essere.

Verso Albisola auto compensate n° 188
Verso Savona auto compensate n° 115

Non si ipotizza nessun rientro verso Albisola

In sintesi i flussi che si presenteranno alla Rotatoria della Margonara ( vedi simulazione rotatoria ) saranno 816+899 = 1715 transito sull'Aurelia e 115 proveniente dall'Aurelia Bis con una sproporzione pari al 93,30 %
Bene, in sintesi le normative per le rotatorie dicono che per inserire una rotatoria al posto di un incrocio i flussi devono al massimo essere discordanti di un 20% e in questo caso la sproporzione è del 93,30%

A seguito di queste considerazioni la rotatoria non sta in piedi.
Seguitiamo a consigliare un incrocio a T
Quello esistente poco più in la ( Via Scotto – Ospedale ) funziona benissimo ed i flussi sono doppi. Se necessari proporremo i nostri rilevamenti fatti in loco.

La risposta data dai progettisti alle domande sugli aspetti stradali ( gia ampiamente confutati nella nostra prima osservazione ) non si può accettare in quanto il progettista del futuro progetto esecutivo non potrà esimersi dal rispettare le normative vigenti come dovrà rispettare anche il D. leg. N° 1 24/01/2012 “ Sicurezza nelle gallerie stradali “
( con questo intendiamo dire che dovranno adattarsi alle nuove normative anche se si ritiene il progetto “ Antico “ )


Conclusioni:

Il beneficio dell'inserimento della Margonara sarebbe per le sole Albisole e sarebbe nullo per Savona,

I flussi totali per l'Aurelia Bis 375 +230 non giustificano la costruzione di una arteria che sconquassa il territorio con una spesa di circa 240. milioni di Euro

I flussi parziali su Margonara 188+115 non giustificano la costruzione delle bretelle Margonara con un costo di circa 60 milioni di Euro

Questo è un progetto pronto per una perizia di variante

l' Aurelia Bis è decisamente un opera mal studiata, mal posizionata , non collegherà il Casello di Albisola con il porto di Savona ( obbiettivo dell'opera ) e non servirà neanche a scavalcare Savona perchè chi lo volesse fare potrebbe già oggi farlo entrando in autostrada ad Albisola e uscendo a Savona Vado che sono i due punti che l'opera vorrebbe raggiungere una volta completato anche il terzo tratto tra Savona Corso Ricci e Piazzale Amburgo.



Cordialmente Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe 3357025566
Via Mignone 2/4 Savona

Savona, 03/04/2015





                                                                   MIRAMARE


Trincea dello svincolo di Miramare, lo scavo deve scendere ancora almeno 12 metri dal piano dove si vede il camioncino con gli uomini, sul versante a destra c'è un palazzo che ha presentato lesioni e che è in via di stabilizzazione con iniezioni di resine espandenti



                                                                  Savona 07/04/2015
                      
                                                                                                                      Procopio