venerdì 29 marzo 2019

Il Secolo XIX 28/03/2019 "Comune, Tpl e Campus prove di dialogo sul Traffico "

   
                                                      COSI' SCRIVEVA PICCHI

Il 2 Ottobre 2016 Il Secolo XIX titolava “ Piano del Traffico, tutto da rifare “

Ora Picchi timoroso che ci mettano le mani altri incompetenti e presuntuosi, vi ripropone una parte della relazione ( presente sul blog del Comitato di Villapiana all'etichetta “ Savona Partecipa “) in occasione dello svolgimento dell'OST del 5 Dicembre 2012 sull'argomento “ VIABILITA' “ e vi ripropone anche un trafiletto trovato in internet a proposito della viabilità di una cittadina che si adatta magnificamente alla nostra situazione.

Relazione riferita all'OST

Per viabilità intendo e si intende lo stato, la condizione di una Via in relazione al transito dei veicoli , la praticabilità della stessa.
Pertanto la Viabilità è il mezzo per disciplinare il traffico e deve essere progettata per permettere al traffico la maggiore fluidità possibile.
Il traffico (o Mobilità) è il movimento dei Veicoli su una rete di trasporto, nel nostro caso la nostra rete sono le strade statali, le provinciali, le comunali e tutti i sottotipi possibili,
e per veicoli si intendono i veicoli di servizio pubblico, di servizio commerciale, di servizio privato, gli autoveicoli in sosta sulle strade, le moto, le biciclette, i pedoni )
Le strade sono il mezzo di trasporto della linfa vitale che alimenta ogni raggruppamento umano e mette in relazione le genti tra di loro, una cattiva organizzazione della viabilità ha influenza sulla qualità della vita e condiziona tutto il tessuto urbano.
Il CdS ha individuato e normato la viabilità classificando le strade secondo la loro importanza ed il loro uso .
Nelle città le strade principali servono per collegare le varie parti della città tra di loro e entrare ed uscire dalla città ,
queste strade devono essere sempre libere (senza veicoli parcheggiati ai bordi delle stesse) per poter circolare speditamente in sicurezza,
i parcheggi vanno allocati in luoghi appositi serviti “convenientemente” per essere raggiunti il più rapidamente possibile.
Poi in zone ristrette all'interno della viabilità principale si allocano le zone residenziali sulle cui strade possono essere allocati i parcheggi dei residenti.
E' possibile accorpando isolati istituire zone a traffico limitato ai soli mezzi commerciali o addirittura dichiarare tali zone “ pedonali “ dove le auto non possono entrare né sostare.
Tutto ciò presuppone la costruzione di almeno 1000 posti macchina alternativi per sostituire i parcheggi siti nel centro cittadino.

Trafiletto

Ci ritroviamo a fare i conti con una viabilità che ha messo in ginocchio l’economia , ha gravato sui costi dei cittadini ma soprattutto sulla pazienza e sul buon senso.
Abbiamo riscontrato in questi mesi che l’arroganza del potere fa quel che vuole e a proprio piacimento , senza preoccuparsi di nulla, crea percorsi preferenziali ai soliti amici e compiacenti di questa amministrazione.
Abbiamo Vissuto sulla nostra pelle cosa  significa girare in tondo per il paese, come questo grava sul dispendio di tempo, costi , traffico, ecc.
Ci siamo resi conto del non senso … di come le arterie principali siano diventate a senso unico e quelle stradine secondarie SIANO DIVENTATE ARTERIE AD INTENSO TRAFFICO. “


Savona, 23/10/2016 firmato Picchi

Alcuni commenti a quanto scritto da Picchi  : incompetenti sono rimasti all'interno dell'Amministrazione Comunale altri si sono aggiunti e sono anche presuntuosi .

domenica 24 marzo 2019

2019-03-22 CONVEGNO PRESSO IL CAMPUS DELL'UNIVERSITA' DI SAVONA , SULLA MOBILITA' ELETTRICA NEL TRASPORTO PUBBLICO

CONVEGNO PRESSO IL CAMPUS UNIVERSITA' DI SAVONA

SULLA MOBILITA' ELETTRICA NEL TRASPORTO PUBBLICO






 
Sono stato a sentire quanto avevano da dire i relatori a proposito del Convegno promosso dal Campus di Savona a proposito della “ Mobilità elettrica nel trasporto pubblico – Savona guarda al futuro “
Ha aperto gli interventi il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, su invito del moderatore dott. Giovanni Ciolina.
Il Sindaco andando fuori tema ha parlato dei giovani di oggi che non hanno il culto dell'auto ( certo noi volevamo di corsa la macchina per andare in camporella ) purtroppo non ci ha detto che a Savona , io mi riferisco su una indagine che sto facendo su Villapiana che i giovani tra 0-14 anni sono il 11,97% tra 15-29 anni sono il 14,26%, tra 30-44 anni sono il 17,34%, tra i 45-64 sono il 30,15%, tra i 65-90 sono il 24,81% ,( perciò siamo un popolo di anziani ).
Ha detto  che le piste ciclabili aumentano e sono trafficate ma non ci ha detto che per la maggior parte degli utilizzatori sono i vecchi.
Poi in maniera inopinata facendomi sobbalzare sulla sedia e non solo io, ha detto che il Piano del Traffico va fatto da competenti ( il che mi ha fatto pensare che coloro che lo hanno approntato siano incompetenti ) e che siano necessari i dati sui flussi aggiornati e non del 2005. ( attenzione io non ho preso appunti )
Probabilmente non le hanno detto che i dati sui flussi utilizzati sono del 2013 sia quelli utilizzati per il PUMT del 2014 di Savona, del PUMT di Albisola 2013 e quelli per la simulazione fatta dal DIBRIS ( Aprile 2014 ) sul nodo di Savona relazionato nel documento dal titolo “Studio e analisi dei flussi di traffico che interessano il nodo viario Savonese.
Nel lungo itere ( 4 anni ) che ha contraddistinto l'adozione del Pumt 2014 della precedente Amministrazione sono stati sviscerati tutti i possibili punti sui flussi .
Io personalmente ho effettuati rilevamenti puntuali di traffico per la verifica degli stessi ( ed ho fatto anche quelli sulle vie interne della città ) ,c'è uno studio del DIPTEM del prof. Mosca, un studio del CRUIE , li ho confrontati con uno studio commissionato ad una società di Torino, di cui non ricordo l'acronimo, fatto su incarico della Provincia nel 2000 e sul nodo di Savona non ci sono variazioni che giustifichino altri rilevamenti.
L'inserimento dell'Aurelia Bis è stato valutato nella relazione del DIBRIS dell'Aprile 2014
L'unica grossa variazione è dovuta alla modifica della viabilità di Villapiana ma trattandosi di un circuito non ha influenza sul nodo di Savona.
Mi preme comunque dire che non sto facendo una difesa di ufficio , io non ho partecipato alla stesura dello studio del piano guidato dall'Arch. Arecco.
Poi concluso l'intervento si è passati alla materia del Convegno.
Ho ascoltato con interesse la relazione del dott. Arrigo Giana ( al quale avevo cominciato a chiedere spiegazione su dove andranno a finire tutte le batterie dismesse ) ma una telefonata ci ha interrotti, si è scusato ed è andato nel corridoio e li è finita. La curiosità resta comunque.
Ho ascoltato il dott.Andrea Gibelli il quale ci ha parlato del mezzo elettrico lasciando capire che al momento non siamo ancora pronti e che ci vorrà un decennio di transizione con mezzi a gasolio per almeno 10 anni.
Mi sarebbe piaciuto chiedergli delle direttive UE sull'utilizzo dei mezzi alimentati a gasolio, le nuove norme RDE ( Real Driving Emissions ) che fissano al 2020 il blocco dei motori Diesel,
della Mercedes che nonostante il pronunciamento della UE ha programmato per dieci anni la costruzione di nuovi motori Diesel.
Poi ha parlato l'Arch. Arecco ma non mi voglio dilungare pochè il giornale ne ha dato ampia relazione.

Mi sarebbe piaciuto chiedere quanta energia elettrica potrebbe servire per ricaricare tutte le batterie e se già adesso siamo in grado di produrla e come la produrremo.
Purtroppo la parte tecnica dopo due ore dal previsioni di intervento non è cominciata ed io me ne sono dovuto andare.

Ora mentre sto scrivendo, la televisione titola “MOBILITA' E FUTURO e dice che “ in Germania la prima aurtostrada elettrica per TIR “, poi parla l' AD della PREBENI annunciando la elettrificazione della stessa.
Tanto dovevo ,
Cordiali saluti

Comitato per la viabilità di Villapiana Procopio Giuseppe
SV 24/03/2019


Il Secolo XIX 23/03/2019 " Tensione tra Forza Italia e Lega , il Piano del traffico fa litigare il Sindaco ed il Suo vice "


venerdì 22 marzo 2019

Il Secolo XIX 21/03/2019 " I controlli sul ponte Morandi falsati prima del crollo " " falsi report sul ponte prima della strage " " Francesco Cozzi , il procuratore< qualche slittamento dei tempi si deve accettare >


   

 Gli articolisti devono essere impazziti adombrano responsabilità spaventose a carico di tecnici che prima di essere tecnici sono uomini e padri di famiglia. Ad oggi non si conoscono ancora le cause del crollo. Ho già scritto su questo blog che prima di demolire dovevano appurare le cause del crollo perchè per demolirlo devono salirci sopra uomini e mezzi.Ce li hanno mandati sopra dopo aver collaudato i resti a carichi notevolmente superiori ai carichi di esercizio ed allora perchè e crollato ?
Articoli precedenti su questo blog
2019-01-30 "Ecco cosa dicono sul crollo i tecnici svizzeri dell'EMPA
2019-02-10 " inchiesta sul Morandi < sabbia e juta nelle macerie >
2019-02-11 " lavori 50 tecnici presentano un esposto alla Corte dei Conti



Ora spunta l'amianto e il Commissario Bucci è servito, tempo fa avevo scritto su questo blog a proposito delle dichiarazioni del Commissario "DILETTANTI ALLO SBARAGLIO "
Ora dove porteranno i materiali di " Risulta " ?



giovedì 7 marzo 2019

Savona 07/03/2019 Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione

L'analisi costi e benefici si fa, sul progetto di un opera della quale si è convinti, per verificarne con i numeri la sua sostenibilità economica. Questo progetto è frutto di accordi internazionali e in parte finanziato dalla comunità europea.

Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione

Questo progetto è nato negli anni 90, secondo memorie reperite sul web, il primo accordo Italia -Francia è del 2001 ed è nata come la Torino /Lione e come tale fu stimata sui traffici Italia /Francia/Svizzera

La previsioni del 2000 prevedevano il traffico passeggeri che dalla Francia andava fino in Gran Bretagna

Nel 2011 diventa anche merci ma gli studi restano per il corridoio Lione /Torino

Nel 2011 le stime finanziarie tengono conto di un Tasso di sconto 3,5% in realtà il tasso di sconto al 2012 era 0,75% e al 2016 era lo 0,05% ed oggi 0,00%, pertanto i costi previsti sono notevolmente falsati.

Nel 2004 la NLTL fu inglobata nel Progetto prioritario europeo n. 6 inizialmente asse ferroviario Lione-frontiera ucraina denominato “corridoio 5”.[58] A sua volta questo tracciato era concepito come parte di un corridoio più esteso, “paneuropeo”, che nelle ipotesi formulate alle conferenze di Creta (1994) e di Helsinki (1997) si estendeva fino a Kiev e che si poteva collegare alla linea transiberiana fino a Vladivostok.

Ho riletto almeno 5 volte la relazione sui costi e benefici estremamente difficile da riassumere e da capire .

I Relatori saltano da “ palo in frasca “ mescolando, a partire dal 2000, le analisi pregresse ad elaborazioni della squadra del prof. Ponti su dati CIG,2000 e DATEC, 2015 infarcendo il testo di istogrammi dai quali risulta che la richiesta di traffico è in diminuzione mentre le previsioni erano in aumento. La diminuzione della richiesta di traffico il Prof. Ponte la considera com una negatività e non la valuta come la ricerca di itinerari diversi considerando l'itinerario in questione inidoneo e quindi necessario di un miglioramento.

Per capire mi sono letto anche tutta la relazione fatta dalla Università di Roma Tre a proposito di una ABC sulla costruzione di un ramo della metropolitana di Roma.
Tale relazione ed analisi parte da 0, cioè definisce anche la parte finanziaria dei costi per determinarne il finanziamento e non parte facendo le pulci a precedenti ACB come ha fatto il Prof. Ponti.

Comunque l'Analisi dell'Università si chiude come sotto viene riportato

Roma Tre Università degli studi

L’ANALISI COSTI BENEFICI APPLICATA ALLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO
Antonio Falvo Alessio Marabucci

COLLANA DELDIPARTIMENTO DI ECONOMIA

Working Paper n° 87, 2008

24 Conclusioni I temi trattati in questa breve rassegna consentono di evidenziare le difficoltà cui si va incontro nella pratica dell’ACB nei casi in cui si devono valutare effetti che non hanno valori di mercato, che costituiscono tra l’altro le principali voci di beneficio e di costo di una qualsivoglia Analisi Economica.

Ora passo ad analizzare l La Analisi del Prof. Ponti che comincia così

Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione
1
1 Premessa
Nella prima fase di lavoro sono state acquisite e analizzate due valutazioni costi benefici ufficiali del progetto: la prima risale all’anno 2000 (CIG1) e la seconda al 2011 (Osservatorio per l’asse ferroviario Torino – Lione).2 Recentemente (2017) è stato aggiornato il modello di esercizio della linea, fornendo utili indicazioni sui livelli di domanda previsti e compatibili con la rete.
Dall’esame dei documenti sono emersi numerosi elementi, in parte già segnalati al momento della pubblicazione, che portano a ritenere il risultato delle già menzionate analisi non corretto o meritevole di revisione anche perché le valutazioni più datate si riferiscono a progetti diversi da quello risultante dalle revisioni formulate successivamente alla redazione delle valutazioni disponibili.
Si è dunque proceduto come segue:
  1. a. Analisi delle principali problematiche nella documentazione ufficiale.
  2. b. Impostazione di una nuova ACB basata su una metodologia corretta e che utilizza il più possibile input provenienti dalle LG MIT, 2016 (es. valore del tempo) o dai documenti ufficiali (es. stime di costo, evoluzione della domanda). Parte degli input, in assenza di un modello di trasporto utilizzabile per avere stime coerenti, sono stati trattati con un approccio a scenari.

Tutte le conclusioni delle analisi sono, a mio parere, fatte per presentare in modo negativo l'opera .
La ricerca di percorsi alternativi che sembrano poter assorbire parte del traffico destinato alla Lione /Torino è certamente fuorviante.ai fini della ACB.

Per quanto riguarda la minore emissione di CO2 e NO2 la Commissione argomenta che le emissioni sono al di sotto dei parametri previsti dalla legge italiana non valutando che i numeri inseriti in una qualsiasi legge devono forzatamente tener conto di parametri rispettabili , se le emissioni fossero considerate inferiori per legge dovremmo tutti tornare ad andare a piedi.

Se i parametri per la potabilità dell'acqua fossero inferiori a quelli fissati dovremmo costruire impianti costosissimi per rientrrarvi.

Le paghe minime in qualsiasi paese del mondo sono studiate per permettere di avere il minimo indispensabile per sopravvivere e mi spiego : ci sono paesi dell'Africa dove una paga di un dollaro al giorno permettono agli indigeni ( indigeno inteso come nativi del luogo ) di sopravvivere ed ecco spiegate le delocalizzazioni.

I risparmi di carburante e dei pedaggi autostradali li considerano un costo.

Non considerano la linea del Frejus prossima a diventare fuori norma e non adattabile.

CONSIDERAZIONI

tutte le valutazioni fatte dai relatori potrebbero essere lette al contrario

I Romani hanno costruito strade che irraggiandosi da Roma raggiungevano tutti i territori conquistati,

Cristoforo Colombo grazie alla regina di Spagna che finanziò la spedizione scopri le Americhe, i grandi navigatori finanziati dagli stati circumnavigarono l'Africa e le Americhe.

Alla fine degli anni 1880 la Orient-Express collegò tutte le capitali europee fino ad Istanbul.

A mio parere una linea che collega tutta l'europa non può essere considerata solo su valori economici ma come collegamento tra i popoli,

Se si vogliono incrementare i traffici sulla linea, basta limitare il passaggio dei Tir sulla A 10 e dirottare su Lione i traffici destinati all'Italia settentrionale ed oltre, tanto è vero che da 20 anni stanno studiando un tracciato autostradale tra “ Albenga-Acqui -Predosa” per tagliare fuori i nodi di Savona, Genova .


POI E' VERO TUTTO ED IL CONTRARIO DI TUTTO ED OGNUNO DI NOI NE DARA' UN GIUDIZIO MA SEMPRE SULLA BASE DELLE INFORMAZIONI CHE AVRA' RICEVUTO DAI MEZZI DI COMUNICAZIONE, E ALLA PROPRIA CONOSCENZA.

Firmato
Procopio Giuseppe
SV 07/03/2019







Ho pensato a lungo prima di pubblicare questo mio pensiero, lo faccio ora prima di aver sentito la conclusione dell'incontro del governo di oggi 07/03/2019 ed esserne influrnzato

mercoledì 6 marzo 2019

06/03/2019 Il Comitato di Villapiana commenta gli articoli de il Secolo XIX del 27 Febbraio 2019 ( la differenza di data testimonia quanto ci è voluto per smaltire " l' incazzatura " perdonate il francesismo

Stupore hanno suscitato in noi gli articoli del Il Sercolo XIX del 27 Febbraio 2019 a proposito del piano del traffico per Savona.

Stupore e preoccupazione, il Vicesindaco Arecco ed il Sindaco Caprioglio hanno sempre detto di voler rispettare la promessa elettorale di modificare la viabilità di Villapiana. 
Tale modifica consiste nel ritorno, al doppio senso, a partire dalla intersezione di Via Milano con Via Verdi fino a Piazza Saffi.
Il Vicesindaco la  aveva legata ( a parere nostro senza valido motivo ) al Nuovo piano del traffico.
Senza valido motivo poiché si tratta di viabilità interna che non va ad impattare su altra parte cittadina.
Modifica dal costo bassissimo , si tratta di senaletica orizzontale e coprire un po' di segnaletica verticale.
Poteva partire subito, dopo le elezioni, come sperimentazione; se poi fossero sorti ( ma non crediamo ) problemi si poteva tornare indietro.

Ora il Piano del traffico dopo tre anni viene rimesso nel cassetto e questo ci preoccupa molto.

Chiederemo un incontro con i nostri referenti politici, che hanno fatto la promessa, per discuterne in merito.

Questo piano è stato oggetto di studi per almeno tre anni e discusso con tutti i dirigenti interessati del Comune, discusso con i rappresentanti della mobilità pubblica, discusso con Costa Crociere, discusso con le associazion i dei Commercianti.

Ci ha stupito il fatto che l'Unione Industrialei e il Sindaco abbiano sentito la necessità di affidare nuovamente al Dibris lo “studio, l'analisi e la valutazione dei trasporti nello scenario della mobilità di Savona e delle due Albisole “, quando il Dibris nell'Aprile del 2014 aveva già fatto uno studio simile su incarico della Regione Liguria.

                                 Questo è il frontespizio della relazione di 66 pagine

                            




STUDIO E ANALISI DEI FLUSSI DI TRAFFICO
CHE INTERESSANO IL NODO VIARIO
SAVONESE: VALUTAZIONI RELATIVE ALLA
REALIZZAZIONE DI NUOVI INTERVENTI
INFRASTRUTTURALI DELLA RETE STRADALE
1
Aprile 2014

1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente lavoro si svolge nell’ambito dell’accordo quadro di collaborazione su sistemi
logistici e di trasporto del ponente ligure tra il DIBRIS, Dipartimento di Informatica,
Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi, dell’università di Genova e Regione Liguria,
Dipartimento Programmi regionali, porti, trasporti, lavori pubblici e edilizia.
Regione Liguria, infatti, è particolarmente interessata ad affrontare le problematiche relative
alla gestione della mobilità, ponendo particolare attenzione al “nodo di Savona” che risulta
inserito nel più ampio contesto della viabilità del ponente ligure. L’obiettivo del presente
elaborato si concentra proprio sul “nodo di Savona” anche in ragione della sua collocazione
nell’area immediatamente prossima al porto di Genova, uno degli estremi del corridoio
Genova-Rotterdam, e si configura come uno dei colli di bottiglia da rimuovere per il flusso
delle merci sia su strada che su ferro.
L’obiettivo generale è la redazione di uno studio comprendente l’analisi dei sistemi di mobilità
della riviera ligure di ponente, l’analisi di scenari progettuali ed uno studio trasportistico che
riguardare gli oggetti sinteticamente qui descritti:

omissis

I flussi interessanti le Albisole e Savona sono stati oggetto di rilevamento in occasione del Piano del Traffico presentato da Albisola Superiore nel 2012 e dai due Piani del Traffico presentati da Polinomia per il Comune di Savona 2010 e 2013, tutto quello che c'era da sapere per formulare una proposta di Piano è stato acquisito.
Le necessità derivanti dalla presenza dell'Aurelia bis sono ben chiare o dovrebbero esserle.
Ci ha stupito, anche, che il Sindaco abbia scritto al Viceministro chiedendo uno svincolo completo a Miramare poiché allo stato attuale è impossibile la realizzazione di tale richiesta.

Richiedere uno svincolo a Margonara è l'unica via plausibile malgrado la contrarietà del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Piuttosto l'Amministrazione presenti il prototipo del Piano al Consiglio Comunale e alla popolazione e cominciamo a discuterne.


Quando si comincia ad adombrare la necessità di nuovi dati, disconoscendo quelli che già si hanno, ci si ritrova nella situazione dell'ACB della Tav. (fatta appoata per affossare il Progetto).

Il Comitato ha presentato in pubblico il 24 maggio 2016 un progetto, a 6 candidati Sindaci più l'Arch. Arecco, che collega l'Aurelia Bis al quartiere di Villapiana, rendendo inutile il ponte progettato dalla Regione Liguria, in Via Garroni .

Tale progetto è reperibile sul blog del Comitato all'etichetta Aurelia Bis con un articolo datato 02/06/2016

Comitato di Piazza Saffi Villapiana

firmato Procopio Giuseppe

SV 06/03/2019