venerdì 31 ottobre 2014

Villapiana 31/10/2014 " Il Comitato replica al Ministero a proposito del DM 362, che ha respinto il ricorso gerarchico, dichiarandolo IRRICEVIBILE e confutandolo punto per punto "

Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dg.ss@pec.mit.gov.it
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione 11
Via G. Caraci 36 00157 Roma

e pc

Sig. Sindaco del Comune di Savona
Corso Italia 19
Savona 17100
e
Ufficio Legale del Comune di Savona
Avv. Chiara Carlevarino
Corso Italia 19 Savona

All’attenzione dell’ Ing. Mazziotta

Oggetto : Decreto Ministeriale prot. N°. 368 del 11/09/2014 inerente il ricorso gerarchico Proposto dal Comitato di Villapiana avverso il Comune di Savona per l'annullamento delle Ordinanze n° 99/14 prot. 5343, n°101/14 prot. 5347, e n°102/14 prot.5349 tutte del 30 Gennaio 2014.

Con la presente si dichiara irricevibile il Decreto in oggetto motivato come da documento allegato alla lettera del Ministero del 03/10/2014,

Nel merito si contesta quanto segue :

> i primi due punti del “ Considerato che “ sono irrilevanti in quanto Il Ministero nel corso della corrispondenza e dei contatti personali ha avuto la possibilità di contestare le “ Cosiddette “ carenze che sono solo formali e non di sostanza altrimenti per sei anni il Ministero avrebbe intrattenuto rapporti con “ NESSUNO “ ( ricordate Ulisse ? ) e soprattutto anche la controparte ha in mano sin dalla consegna della Petizione del 19/11/07 l'Atto di Costituzione del Comitato e successivamente due lettere di accredito, della direzione del Comitato, nei confronti del geometra Procopio a rappresentarlo.( Comunque bastava una telefonata e la documentazione sarebbe stata integrata )

> il terzo punto del “ Considerato che “ non si capisce bene che vantaggio debba avere il Procopio concretamente; rappresentando il Comitato 2172 firmatari della petizione i vantaggi sarebbero per il quartiere di Villapiana squassato dalla modifica della viabilità. Per esempio tutto il traffico finito nel cuore del quartiere dove si avvicendano 2000 studenti, code mai viste, fiori uccisi dallo sforamento dei parametri del benzene, per molti abitanti di Villapiana ci volevano 3 minuti per arrivare in Stazione ora 15 minuti se tutto va bene, continue code dietro ai camions della spazzatura o dietro agli autobus o mezzi più grandi di una autovettura , la qualità della vita peggiorata, eventuali soccorsi a rischio, biciclette contromano, comunque stiamo chiedendo il rispetto della legge che in un paese democratico tutti sono tenuti a rispettare e nessuno deve averne un tornaconto personale

> Il quinto punto del Considerato che afferma che le nuove ordinanze “ sono documenti ricognitivi e riepilogativi di una pletora di precedenti provvedimenti contro i quali non è stato proposto ricorso entro i termini prestabiliti “
Ma così non è : nel corso delle corrispondenze, che ci sono state con il Ministero, il Comitato ha smontato una per una tutte le ordinanze addotte dalla Polizia Municipale a giustificazione dei doppi parcheggi su Via Cavour, Via San Lorenzo, Via Verdi Via Torino perché nessuna portava la chiara indicazione della volontà della Polizia Municipale di istituire i parcheggi sopra menzionati (vedi le due relazioni dell'Ispettore del Ministero ) come chiaramente riportano ora le Ordinanze oggetto del rigettato ricorso gerarchico.
Esiste un documento ( che rialleghiamo ), inviato al Ministero, riepilogativo di tutte le attività compiute dalla Amministrazione : Commissioni , delibere, studi di specialisti , Arpal e ordinanze a partire dalla 883/07 ( inizio sperimentazione ) alla 1080/09 ( fine della sperimentazione ) ottenute con quattro differenti accesso agli atti
Il Ministero ha riconosciuto la validità delle nostre argomentazioni ed ha pian piano costretto, con successive richieste sempre maggiormente stringenti, la Polizia Municipale ad emettere le Ordinanze mancanti.
Pertanto non possono essere considerati documenti ricognitivi e riepilogativi di qualcosa che abbiamo dimostrato inesistenti , MA NON SONO NEANCHE IL RIEPILOGO DEL NULLA “ .

Accettare l'assunto che le Ordinanze contestate siano il seguito di qualcos'altro di emesso negli anni precedenti la 883/07 porterebbe a non poter fare ricorso a nessuna ordinanza perché non è stata impugnata la prima ordinanza della storia del Comune di Savona.

> il quarto punto del Considerato che il ricorso risulta privo di censure di legittimità e di merito mentre i provvedimenti appaiono ragionevoli e proporzionati al fine che intendono perseguire.
Ci lascia sbalorditi, un ricorso fatto fuori termini non viene esaminato nel merito pertanto non comprendiamo come il Ministero possa affermare quanto riportato al punto quattro.
Comunque se il ricorso è stato esaminato il Ministero deve convenire che il ricorso è pieno di censure di legittimità e di merito ( il Comandante è privo del supporto politico previsto dall'art. 107 del T.U.E.L per esempio) o dire il perché le censure non sono valide.
Riferendoci invece al merito “ il Ricorso evidenzia che quanto ordinato è in contrasto con il Codice della Strada, ed aggiungiamo che : il Comitato ha evidenziato che il Comandante “ ha dato a credere (perdonate il gergo ), a coloro che leggono o hanno letto le ordinanze, che i documenti citati a convalida di quanto ordinato siano effettivamente contenitori di argomentazioni”, ma nessuno di questi contenitori è pieno e coerente con l'argomento trattato.
Prosegue poi il Ministero con l'affermazione che i provvedimenti appaiono ragionevoli e proporzionati al fine che intendono perseguire “

Bene non riusciamo a comprendere come il Ministero possa affermare quanto sopra riportato
Sono irragionevoli perché così ordinando hanno creato una strada di interquartire ad una sola corsia e su questa strada c' è il servizio pubblico collettivo ( autobus ) che ha 24 corse all'ora e una sola corsia impedisce in caso di incidente il transito dei mezzi di soccorso.
Pertanto risultano essere sproporzionate ed irragionevoli.

Certamente nel ricorso non abbiamo riallegato tutte le lettere e le contestazioni fatte nel tempo in quanto il Ministero che per sei anni ha trattato la materia era in possesso di tutte le contestazioni fatte tempo per tempo alle innumerevoli ordinanze inviate dalla Polizia Municipale ed il Comitato non ha controbattuto la stessa marea di ordinanze ( sempre le stesse ) che la polizia Municipale ha inviato come controdeduzioni al ricorso.

Invitiamo il Ministero a dirci quale, secondo loro, è una della pletora di ordinanze della Polizia Municipale che riporta l'ordine di mettere i doppi parcheggi sulle Vie Cavour, San Lorenzo, Verdi , Torino.

Solo dopo averla vista e condivisa accetteremo il verdetto e smetteremo di batterci per l'applicazione delle norme o leggi che Tutti devono rispettare.

In allegato riepilogo documentazioni attività Amministrazione.


Savona 28/10/2014
Comitato per la viabilità di Piazza Saffi Villapiana
c/o
Procopio Geom. Giuseppe Via Mignone 2/4
Savona 17100 3357025566 pinpro@inwind.it



 
ORDINANZE
2007

2007-08-17 Istituzione del senso unico di marcia delle vie Cavour-San Lorenzo-Verdi
doppio senso in via Don Bosco ( tra piazza Saffi/via Robatto )
inversione del senso unico in via Venezia nel tratto tra piazza Saffi/via
Robatto il tutto come da planimetria allegata ( 883/07 )
2007-09-11 Modifica dei sensi di marcia in via Oxilia/Pisa Marenco (869/07)
2007-09-18 istituzione di aree adibite al carico/scarico piazza Saffi/Cavour/San
Lorenzo (900/07 )
istituzione zona di sosta riservata a ciclomotori e motocicli
2007-10-16 Istituzione di zona a disco in via San Lorenzo tra via Pisa e via Marenco
2007-11-12 Via Fiume revoca del senso unico ed istituzione del doppio senso tra via
Alessandria e via Verdi ( 1057/07 )
2007-12-08 Nostra mail Contatto con l'URP del Ministero Infrastrutture e Trasporti
2008
2008-01-18 Terzo studio di verifica della situazione viaria dopo la modifica TAU
2008-01-30 Istituzione in via Torino, di zona a sosta regolamentata a tempo, lato
levante tra via Verdi e via Milano ( 184/08 )
2008-01-30 Istituzione di aree per carico e scarico in via Torino dal 127ral 131r.
Istituzione di aree per carico e scarico in via Torino zona intersezione via
Acqui/Amalfi/ via del Carretto P. zza Bologna ( 185/08 )
2008-02-13 Relazione Arpal su via Torino-Piave
2008-02-18 Istituzione area adibita al carico e scarico in via Torino civici122r/126r
(216/08)
2008-02-26 Terza commissione consiliare dichiarazioni di sospensione della
sperimentazione
2008-03-31 Nostra richiesta accesso agli atti e risposta a proposito delle ordinanze per
la istituzione degli stalli di sosta in seguito alla modifica della viabilità di
Villapiana
2008-04-24 Esposto Comitato
2008-05-20 Verbale terza commissione per bretella attraverso il park di via Piave
2008-07-18 Relazione Arpal su via Zunini
2008-10-23 Terza commissione consiliare con l'università ( sonoro ) con relazione
Diptem del Luglio 2008
2008-11-11 Delibera CC approvazione Pim di villapiana
2008-12-18 Richiesta accesso agli atti nostra su tutte le ordinanze per le vie
modificate e risposta che esiste solo la 883
2009
2009-05-28 Istituzione del bollino residenti in tutta villapiana (dove esistono zone
regolamentate a disco ) (975/07 )
2009-06-23 Verbale seduta conferenza dei capi gruppo ritorno alla viabilità
precedente
2009-08-04 Delibera GC approvazione progetto piazza Saffi
2009-12-11 Conferma ordinanza del 17/8/2007 n° 883/07 (1080/09)
2010
2010-03-21 Parere nostri avvocati riguardo la tempestività del ricorso gerarchico

martedì 21 ottobre 2014

Savona 20/10/2014 Il Comitato Presenta alla Procura l' INTEGRAZIONE ALL’ESPOSTO DEPOSITATO IN DATA 21/08/2014 sull'Aurelia Bis

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SAVONA

INTEGRAZIONE ALL’ESPOSTO DEPOSITATO IN DATA 21/08/2014

Ill. mo Signor Procuratore,Il sottoscritto Procopio Giuseppe membro del Direttivo del Comitato per la viabilità Piazza Saffi – Villapiana costituito il 22 /10/2007, in nome del Comitato stesso
si rivolge alla S.V. Ill. ma sottoponendo all’attenzione quanto segue:
Con il presente documento si richiama quanto già portato a Sua conoscenza con l’esposto depositato in data 21/08/2014, esposto presentato dal sottoscritto inerente i lavori
SS 1 Nuova Aurelia-viabilità di accesso all'Hub Portuale di Savona.
Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona ed Albisola e dei porti di Savona e Vado
Variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore “
L'esposto verteva sulle varianti apportate al progetto definitivo.
Con la presente intendiamo far luce anche sui motivi che hanno portato alle varianti, motivazioni descritte nella relazione presentata dalla società appaltatrice A.T.I C.M.C./ ITINERA intitolata “ Relazione Generale Tecnica e Descrittiva “ inviata agli Enti interessati con la lettera del 11/11/2011 vedi Allegato A del primo esposto.
Premettiamo che spetta alla società appaltatrice la redazione del progetto esecutivo sulla scorta del progetto definitivo andato in gara.
La relazione al Punto 2 -Premesse spiega di “aver affrontato la la progettazione esecutiva dei lavori in oggetto con il medesimo approccio progettuale di gara volto a rendere esecutive le idee e le filosofie progettuali ivi presentate anche con rivisitazioni e ridefinizioni resesi necessarie a seguito dell'elaborazione dell'ampio apporto di conoscenze raccolte con la fase propedeutica e successive calcolazioni,
Le nuove ridefinizioni sono nate per i superamento di difficoltà oggettive o vincoli, evidenziatisi in questa fase di progettazione sia con le nuove indagini conoscitive”
La relazione al Punto 2.1 - il tracciato nel contesto della Variante alla SS1 Aurelia spiega
la variante si configura, nel suo insieme, come un asse tangenziale alla città di Savona, sviluppandosi secondo un ideale confine cittadino complessivamente per circa 5,1 km e viene ad assolvere le funzioni di raccolta e /o distribuzione dei traffici provenienti/diretti dalle aree a più intensa urbanizzazione, decongestionando la viabilità costiera dei flussi di attraversamento e restituendo gran parte della rete viaria cittadina al traffico locale, il tracciato a origina Savona con uno svincolo lungo Corso Ricci in prossimità del torrente Letimbro a Nord dell'autostrada l'(svincolo Letimbro ), e termina in corrispondenza del intersezione a raso con via Saettone ad Albisola Superiore.
La relazione al Punto 2.2 Dati di base per la fase di progettazione spiega che “ l'esecuzione degli scavi in sotterraneo è stata prevista mediante scavo meccanizzato con fresa integrale: fresa scusata del diametro di 13,50/13. 70 m per le gallerie “ Cappuccini”, “ San Paolo “, e “ Basci “
Attività non prevista nel progetto definitivo
La relazione al Punto 2.3 Approccio progettuale-spiega che “sulla base di nuovi rilievi di dettaglio, di verifica delle interferenze con gli enti interessati, con nuove indagini geognostiche e con il censimento degli edifici interferiti / di possibili interferenze, dagli scavi in sotterraneo o a cielo aperto”, è stato rielaborato e rivisitato il tracciato “giungendo alla definizione di un possibile tracciato che ovviasse/ mitigasse le problematiche rinvenute studiando, inoltre, preliminarmente le opere variate per verificare la fattibilità e l'effetto miglioramento”
Con la definizione del tracciato “ si sono sviluppati i dimensionamenti esecutivi............ e relativamente agli effetti tenso deformativi sulle strutture in superficie si sono definiti gli interventi ed effettuate le analisi su modello sulla base del tracciato il progetto esecutivo e delle indagini storico documentali per la classificazione della categoria rischio e di danno atteso sulle condizioni più critiche, con indirizzo al monitoraggio.
La relazione al Punto 2.4.2 Ulteriori edifici/strutture in area urbana soggetti a rischio di danno e interferenze spiega che “sono stati rilevati 69 strutture poste di possibili interferenze con gli scavi. Di queste le analisi empiriche hanno evidenziato, in prima emissione, 33 edifici con rischio di danno, a seguito delle indicazioni di istruttorie degli edifici sono risultati circa 23 .
Ciò a fronte di sei edifici riportati nel progetto definitivo di cui 3 da espropriare e 2 da demolire...........
l'elaborazione delle indagini geognostiche hanno evidenziato stime di categoria di danno superiore a quanto previsto e prevedibile per i tre edifici indagati nonché possibili condizioni critiche di danno per le nuove 30 strutture”
La relazione al Punto 2.4.5 Interventi zona Rio Termini spiega che “ nello sviluppo progettuale si è evidenziato che -
-agli imbocchi San Paolo e Basci andavano previste aree aggiuntive per vani tecnologici
-la viabilità secondaria venire interferita bloccando l'accesso da via Filippo Gentile/via Genova al Borgo Rio Termine, con unica possibilità di dare accesso dalla Via Aurelia, con opere ulteriori ( tra cui un attraversamento del Rio Termine )
-I vani tecnologici, oltre ad aumentare gli scavi, necessitano di accessi secondari per la manutenzione che possono avvenire solo da via Gentile, rifacendo la strada attuale con accesso sia in destra sia in sinistra del Rio
-gli interventi necessari, fortemente impattanti rispetto a quanto previsto, risultano in contrasto con le indicazioni del CIPE.
La relazione al punto 2/4/11 Emissioni sonore e il rumore spiega che “ le analisi preliminari sulle emissioni sonore e rumore, con particolare riguardo alla zona svincolo Letimbro e Miramare hanno evidenziato un livello di rumore molto elevato per le abitazioni civili limitrofe.”
La relazione al punto 2/4/13 Nuove criticità non evidenziate nella fase di progettazione precedente spiega che ci sono numerose criticità quali
-interferenza con muro ad arco presso l'imbocco est della Cappuccini
-interferenza diretta con i muri di sostegno autostrada fondati su pozzo presso via Schiantapetto
-interferenza di un edificio in via Mignone fondato in profondità rispetto a quanto previsto
-rischio di danno su 30 edifici non censiti in precedenza di cui quattro di particolare pregio o interesse
-criticità per il passaggio parietale alla progressiva 2 + 740
-interferenza con edifici alla San Paolo est (effetti tenso deformativi e opere di sostegno )
-criticità ambientale al Rio Termini ulteriormente amplificata per risolvere la viabilità secondaria del borgo Rio Termini e per le maggiori aree e scavi necessari per ospitare vani tecnologici
-criticità su Rio Basci per la regimentazione idraulica (ritombamento) non recepita dalla provincia
-interferenza con galleria ferroviaria monte Pasasco(dati di scavo galleria con problemi di stillicidio di e stabilità
-interferenza con muro medievale presso via Schiantapetto
-interferenza con il bunker presso svincolo Letimbro”

E che la fase di progettazione esecutiva è stata affrontata in modo responsabilmente propositivo alla luce delle criticità di cui sopra.
La relazione al punto 2.5 Indirizzi alla soluzione finale del tracciato e raffronto con il tracciato di gara spiega che a causa “
- delle interferenze e delle nuove criticità riscontrate
-delle condizioni geotecniche rinvenute localmente presso i tratti a bassa copertura (peggiorative connotazione del' ammasso alterato rispetto a quanto noto in precedenza)
in particolare
-per l'ammasso alterato presso via Mignone
-per l'ammasso alterato presso via Scotto
-per l'ammasso alterato presso via Turati
-per l'ammasso alterato presso Rio Termini
-per l'ammasso alterato in corrispondenza della galleria monte Pasasco
-delle problematiche ambientali su Rio Termine, ove non erano definite le aree per i vani tecnici e l'accesso per la manutenzione di questi
-degli ulteriori 27 edifici censiti definiti al rischio di danno, di cui almeno tre di pregio o di interesse particolare per la destinazione d'uso
-della non compatibilità dell'intervento di regimentazione idraulica su Rio Basci mediante ritombamento”

poi prosegue
constatato dall'esito delle indagini, dalle successive analisi, elaborazione dimensionamenti preliminari che.................
in caso di medesimo tracciato planimetrico ma con livelletta abbassata nei tratti di interferenza si ha -una riduzione degli edifici censiti a rischio di danno da 33 a meno della metà
-lo scenario di non demolire ed espropriare edifici come previsto dal progetto definitivo
-la riduzione del rumore presso lo svincolo di Miramare con una livelletta più bassa:
si è definita una variante di tracciato altimetrico, sempre nella filosofia del progetto di gara, ma ora con la possibilità di aumentare ulteriormente la distanza tra il cavo e le opere esistenti, poste le condizioni geomeccaniche riscontrate.
La relazione al punto 2.5.1 La variante di livelletta spiega che
La variante di livelletta ha interessato principalmente i tratti in galleria. Essa risolve in modo radicale la maggior parte delle nuove, e non, criticità, e riduce fortemente gli edifici a rischio di danno da 33 a 15”
e conclude
il tracciato così definito risulta migliorativo per gli effetti degli scavi sugli edifici, in particolare per 18 del 33 edifici a rischio di danno, nell'impatto ambientale sul Rio Termine, nell'impatto visivo e acustico allo svincolo Miramare.”
La relazione al punto 3.1.5 Svincolo di Miramare spiega che
originariamente la connessione tra l'Aurelia bis ed il lungomare di Savona, compreso fra Miramare e Punta Margonara, veniva risolto con due svincoli semi direzionali” poi seguita “ a seguito dell'approvazione da parte del CIPE e le relative prescrizioni che hanno comportato l'eliminazione dello svincolo di Punta Margonara è rimasto il solo svincolo Miramare ad effettuare un collegamento solamente parzialmente funzionale con il lungomare di Savona, consentendo di collegare il traffico proveniente dalla settore rilevante (autostrada) con il centro città, il porto e l'ospedale.”
L'affermazione che lo svincolo Miramare effettui un collegamento tra l'autostrada con il centro città, il porto e l'ospedale è decisamente errato. Questo svincolo mette in comunicazione la sola zona del' ospedale con la statale numero 29 del colle di Cadibona, collegando la zona di Miramare a Corso Ricci zona al di là del fiume Letimbro perciò all'esterno del centro città. La confusione generata e generale in tutto il progetto della funzione di questo svincolo ha portato a progettarlo malgrado le condizioni orografiche pessime per il suo collocamento e per la sua inutilità.
La relazione al punto 6 Geotecnica Generale spiega che “si sono connotate geologicamente, faglie regionali o comunque con elevata persistenza che portano ad un forte degrado dell'ammasso localmente, maggiormente accentuato nei primi metri, (ammasso alterato), ove il detensionamento e l'azione di degrado per le acque di percolazione è maggiore. La persistenza comporta la presenza in profondità di tratti locali con alta fratturazione, presenza d'acqua ed un degrado geomeccanico generalizzato.
Le indagini del progetto esecutivo hanno evidenziato una qualità da ammasso molto scadente a livello superficiale nei punti di indagini corrispondenti alle criticità di tracciato (via Mignone via Scotto ecc.) ed un sensibile miglioramento delle caratteristiche dell'ammasso non alterato in profondità.”
La relazione al punto 6.2. Conclusioni spiega che
generalmente si è notato che l'ammasso alterato nei tratti indagati (passaggi critici a bassa copertura o interferenze) ha caratteristiche geomeccaniche più scadenti di quanto prevedibile.
In profondità, l'ammasso competente, mostra buona caratteristiche, raffrontate con quanto noto si può affermare generalmente migliorative almeno di tratti locali, o per condizione di fratturazione o di falda.
Nei tratti corrispondenti a zone fagliate, sono da prevedersi condizioni peggiorative, in linea con quanto emerso per l'ammasso di superficie e l'alterazione della roccia in sé.
La relazione al punto 14. 2.5 Stazioni di sollevamento spiega che
il tracciato prevede la realizzazione di due stazioni di sollevamento:
stazione di sollevamento San Paolo, ubicata all'interno della galleria San Paolo, alla progressiva kilometri 2 + 140 in prossimità del punto di quota stradale di progetto di minima;
stazione di sollevamento Miramare, ubicata in corrispondenza dello svincolo Miramare, alla progressiva kilometri 1 + 725 nelle vicinanze dell'attraversamento della rampa H “e poi segue ….
La stazione di sollevamento Miramare allo scopo di raccogliere gli sversamenti accidentali provenienti dalla galleria Cappuccini e le acque meteoriche del tratto a cielo aperto dello svincolo di Miramare che, a causa delle pendenze del tracciato, non possono essere inviati per gravità direttamente alla stazione di trattamento delle acque di prima pioggia Miramare. “
Noi abbiamo più volte chiesto all'Anas di relazionarci sulle pompe e sull'intero impianto di sollevamento delle acque della stazione di Miramare anche perché esiste un grosso collettore non indagato che raddoppia la quantità di acqua prevista da raccogliere, non considerato nel calcolo delle pompe, esiste una falda non indagata che probabilmente dovrà essere collegata alla vasca di raccolta e quindi calcolata nel dimensionamento dell'impianto di sollevamento e di conseguenza abbiamo chiesto anche la verifica delle dimensioni del canale di cesura ( canale che raccoglie tutte la acque del bacino idrico compreso quelle dell'impianto di sollevamento) e le porta al mare. ( vedi allegato D dell'esposto del 21/08/2014 )
Ma non abbiamo mai avuto risposta
La relazione al punto 18. Conclusioni dice che
lo studio delle criticità hanno portato ad una ridefinizione del tracciato, senza, però, stravolgere il progetto definitivo e a base gara nelle arie di esproprio e/o nel indicazioni di base.
Le variazioni apportate consentono di ridurre sensibilmente il numero di edifici/opere interferite dagli scavi contenendo tutti gli scenari di danno e riducendo del 50% le opere.
Questa riconfigurazione progettuale oltre risolvere problematiche che nella soluzione originaria non trovavano una via risolutiva razionale( si veda Rio Termine, ecc.) va vista non solo alla luce dell'esecuzione dell'opera in sé, ma anche nel contesto in cui l'opera viene eseguita e fruita.
Infatti a fronte di indubbi oneri aggiuntivi per l'abbassamento della livelletta, sia esecutivi per gli scavi, sia sui materiali ed opere, per passare al di sotto del livello del mare, si devono considerare tutti gli effetti positivi che tale soluzione comporta, oltre agli eventuali risparmi, a consuntivo, ( economicità dell'opera) considerando non solo le lavorazioni previste ma il quadro generale relativa all'opera si ha :
- riduzione del 50% degli edifici a rischio di danno di cui più del 70% non precedentemente identificato e contenimento del rischio del danno ai valori minimi;
- nessun esproprio di edifici a fronte di quelli previsti in fase definitiva;
- annullamento dell'impatto ambientale su Rio Termine, (a fronte di ben maggiori opere necessarie rispetto quanto preventivato nel progetto definitivo);
miglioramento 'passivo' nell'attenuazione del rumore riducendo gli interventi ( a fronte degli scenari peggiorativi non prevedibili con la livelletta del progetto definitivo);

CONSIDERAZIONI
Alla luce di quanto sopra esposto facciamo alcune considerazioni
1° La variante stravolge totalmente il Progetto Definitivo
2° Appare evidente che il Progetto Definitivo, sul quale è stata indetta la gara d'appalto, sembra totalmente inadeguato e sulla scorta dello stesso non era possibile realizzare l'opera prevista.
-Non è assolutamente accettabile l'idea che non abbiano accertato 69 edifici a rischio,
-che non abbiano valutato correttamente le necessità di spazio tra gli imbocchi della galleria Basci e San Paolo (interventi zona Rio Termine)
-che i carotaggi condotti durante la prima progettazione siano stati spinti poco profondi o che comunque non abbiano evidenziato la cattiva qualità dei massicci, che secondo i nuovi accertamenti non erano in condizione di permettere di lavorare in sicurezza durante la costruzione delle gallerie
-appare evidente che il tracciato, scelto, passante per zone fortemente inurbate per favorire le uscite di Margonara ( poi cancellato ora forse rimesso ) e Miramare inutile per i flussi che lo utilizzeranno ,pericoloso per una più che probabile inondazione ( vedi allegato 2 dell'esposto del 21/08/2014 ), e che per la sua posizione rovina l'accesso/uscita dal quartiere di Via Turati e brucia la possibilità di un parcheggio per il quartiere e un parcheggio di cintura cittadino.
-che il tracciato scelto ha portato ad espropri per circa 44.000.000 di Euri.
3°Oppure sono stati fatti nuovi accertamenti per giustificare l'uso della TBM che probabilmente a causa delle basse coperture non poteva essere impiegata. L'uso della TBM ha portato un aumento di spesa per la costruzione delle tre gallerie di circa 14 milioni di euro, per quanto riguarda le opere a corpo che nel loro insieme sono aumentate in totale di circa € 19.000.000, ed ha portato ad un aumento delle opere misura di circa € 4.000.000
-dalle analisi compiute su computo metrico estimativo e dal quadro economico sono risultati i dati sopra elencati, e dall'analisi dell'elenco dei prezzi unitari risultano 153 nuovi prezzi.
-Non abbiamo rintracciato nei computi i computi metrici estimativi delle gallerie, che sono valutati a corpo, e non siamo in grado di dire se sia stato fatto un nuovo prezzo per lo scavo in galleria con la TBM con il conseguente uso dei conci.
L'uso della TBM avrebbe dovuto comportare una diminuzione di spesa o quantomeno un pareggio di spesa e migliorato, per l'Impresa Appaltatrice, il risultato economico messo in forse dal fortissimo ribasso.
Si chiede alla Signoria Vostra se ci siano state omissioni ed abusi compiuti dai vari attori partecipanti alla redazione dei progetti e alla loro approvazione, atti questi che possano integrare ipotesi di reato.
Distinti saluti
Savona, 17/10/2014
Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100
per gli allegati vedi pagina seguente intitolata “ AURELIA BIS ALLEGATI “



AURELIA BIS ALLEGATI



SI ALLEGANO MATERIALMENTE .

Le prime due pagine della relazione generale tecnica descrittiva Codice elaborato : GE/08 PE 01-EG 0-00 010 RE 01 2

Il quadro di raffronto economico Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 030 QE 01 5

SI COMUNICANO I CODICI DEGLI ELABORATI CITATI NELLA RELAZIONE

Computo metrico estimativo Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 010 CM 01 5

Elenco prezzi unitari ed analisi Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 020 EP 01 4

Il quadro economico , Il computo metrico, l'elenco prezzi provengono dalla tavola 02/TA del Progetto generale


Si allega CD con La lettera di trasmissione del progetto esecutivo in variante e la relazione generale tecnica descrittiva

Savona, 17/10/2014


Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100
pinpro@inwind.it


lunedì 20 ottobre 2014

Villapiana 20/10/2014 "Comunicato stampa a proposito del decreto ministeriale numero 368 dell'11 settembre 2014 con il quale l'Onorevole Vice Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti ha respinto il ricorso del Comitato

Comunicato stampa a proposito del decreto ministeriale numero 368 dell'11 settembre 2014 con il quale l'Onorevole Vice Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti ha respinto il ricorso del Comitato
Ha prevalso la ragion di stato

Immaginiamo con che sospiro di soddisfazione il comandante Aloi abbia appreso questa notizia dalla comunicazione scritta del Ministero dei Trasporti.
La velocità con la quale ha trasmesso l'atto ai giornali cittadini la dicono lunga su quanta preoccupazione avesse lo stesso Comandante per il ricorso gerarchico, avverso alle nuove ordinanze emesse nel gennaio 2014 (a seguito delle insistenze del Ministero dei Trasporti.) proposto dal Comitato
Vogliamo ricordare per sommi capi la vicenda
L'Amministrazione Comunale nell'agosto 2007 modificava la viabilità di piazza Saffi e Villapiana
dichiarando che si trattava di una sperimentazione e promettendo, ai cittadini imbufaliti che protestavano per i problemi creati alla modifica, che se ci fossero stati problemi durante la sperimentazione la stessa sarebbe stata sospesa ed annullata.
Seguirono molte riunioni con i rappresentanti del Comitato, che nel frattempo si era formato con lo scopo di contrastare le modifiche, che raccolse rapidamente 2172 firme .
Il Comitato presentò all'Amministrazione le firme allegandole ad una petizione per l'annullamento della modifica della viabilità e alla fine di una riunione della terza commissione consiliare del febbraio 2008 l'allora assessore all'urbanistica di Tullio ed il comandante Aloi dichiaravano fallita la sperimentazione e che nell'arco di una decina di giorni sarebbe stata ripristinata la vecchia viabilità.
Purtroppo questo non avvenne ed il Comitato nel frattempo aveva perso tempo prezioso potere fare ricorso gerarchico contro la viabilità modifica.
Il comitato intraprese una lunga battaglia scrivendo un Esposto al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che intervenne mandando un Ispettore a Savona che relazionò Roma confermando tutte le osservazioni tecniche fatte dal Comitato.
I cittadini firmando la petizione bocciarono la modifica della viabilità, a questa bocciatura segui una petizione dei commercianti di piazza Saffi nel settembre 2009 bocciarono nuovamente la viabilità.
Il Comitato propose nel novembre 2009 un sondaggio pubblico sulla modifica della viabilità che bocciò nuovamente sonoramente la modifica,
Il giornale La Stampa lanciò un sondaggio via Web sulla viabilità modificata, i cittadini bocciarono nuovamente la modifica della viabilità.
- Sulla scorta di queste bocciature,
-del pessimo risultato dato alla viabilità dell'incrocio via Vittime di Brescia con via Stalingrado trasformato in rotatoria non a norma,
-sulla gestione di parcheggi per i residenti zona via Mignone /via Corridoni approvato dall'ufficio traffico del comandante Aloi, con parere favorevole l'assessore Apicella e dopo un anno non ancora messo in pratica sulle strade della zona,
-della pessima gestione tutto il traffico cittadino
-sul pessimo PUMT scritto con la supervisione del Comandante
-sul fatto di essere riusciti a chiudere in prigione per almeno i 5 prossimi anni dall'Aurelia Bis gli abitanti di Via Turati bassa
-sul fatto che da 14 anni impera su Savona
chiediamo nuovamente che il Comandante Aloi si faccia da parte.

Ora veniamo al Decreto Ministeriale: le considerazioni sono tutte di carattere procedurali e di metodo
Il Ministero come d'altra parte l'Amministrazione Comunale ha in mano l'atto di costituzione del Comitato e di almeno due lettere che autorizzano il geometra Procopio a rappresentare il Comitato stesso.
Il Comitato si è costituito principalmente per contrastare la viabilità di Villapiana, lo stesso Comitato è stato invitato più volte a presenziare riunioni ufficiali delle varie Commissioni Consiliari ed è stato convocato presso gli uffici del Ministero per riunioni con i rappresentanti dell Amministrazione Comunale al fine di trovare una soluzione ottimale della viabilità
Il geometra Procopio è stato ricevuto negli uffici del Ministero a Roma almeno due volte, ed il Ministero ha intrattenuto la corrispondenza con il Comitato scrivendo all'indirizzo del geometra,
pertanto non si capiscono i primi tre punti delle considerazioni (comunque i vantaggi sarebbero per tutti i residenti di Villapiana circa 16.000 abitanti e di coloro che vengono per motivi di studio o di lavoro nel quartiere )
Il ricorso avverso le ordinanze, che fanno capo al documento, ha censure di legittimità nei confronti del comandante Aloi che in assenza di decisioni politiche ( quelle addotte sono solo il contenitore di qualcosa che non esiste perciò contenitori vuoti ) non era legittimato ad emanare tali ordinanze, ed il merito di quanto ordinato contrasta il Codice della Strada come ha rilevato l'Ispettore del Ministero nelle sue due relazioni e fatte proprie dalla Direzione Centrale.
Per quanto rappresentato nella prima parte del quinto capoverso la dichiarazione “che anche l'eventuale annullamento dei provvedimenti impugnati non modificherebbe alcun assetto poiché ripristinerebbe la situazione preesistente” ci lascia sbalorditi in quanto, prima di queste ordinanze non ce ne sono mai state altre che le precedessero con le stesse finalità ( i doppi parcheggi sulle vie oggetto dell' ordinanze) e pertanto una fila di parcheggi doveva essere tolta per ripristinare la situazione preesistente, e le strade sarebbero state a due corsie come prevede la Legge
Ripetiamo mai in tutte le ordinanze precedenti si fa menzione di doppi parcheggi sulle via Cavour San Lorenzo, Via Verdi.
Poi la interpretazione che, queste nuove ordinanze, siano riepilogative di ordinanze precedentemente emesse è allucinante ( questo è totalmente falso )
Ma questa interpretazione permette al Ministero di dire che non ci sono i termini per il ricorso gerarchico e di qui la sua inammissibilità.
Poichè si sono resi conto, anche loro, di camminare sulle nuvole hanno aggiunto la storiella delle rappresentanze.
Restano comunque tutte le violazioni al Codice della Strada, tutte le code che i cittadini devono sopportare, gli sforamenti dei parametri degli inquinanti aromatici, le difficoltà che si incontrano giornalmente su strade ad una unica corsia, e se per disgrazia non potesse arrivare un presidio medico saranno cazzi di chi ha messo in atto tutto ciò.
Era stata valutata la soluzione del ricorso al TAR nel 2008 ma abbiamo dovuto abbandonare la via maestra perchè il Presidente del TAR da noi interpellato ciha chiaramente detto che in caso di vittoria sarebbero state compensate le spese.
Di qui la tortuosa strada che è durata 7 anni.
Se si troverà qualcuno che voglia mettere 10.000 Euro per il ricorso al TAR del Lazio ben venga.

Per ora ha prevalso la ragion di Statola Ragion di Stato

il testo del ricorso è pubblicato sul nostro blog all'etichetta “ Ministero delle infrastrutture “

Comitato Viabilità Piazza Saffi/Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100
3357025566
Savona 20/10/2014

domenica 5 ottobre 2014

Savona Il Comitato scrive " Aurelia Bis, Appunti sulle cose dette e non dette durante la riunione di ieri 23/09/2014 "

                                                                      AURELIA BIS

Appunti sulle cose dette e non dette durante la riunione di ieri 23/09/2014 tenutasi in Sala Rossa in Comune con Raffaella PAITA , l'Anas presente con Bortolan e Fidenzi , la seconda commissione tutta, il vicesindaco di Tullio, alcuni Assessori e i rappresentanti di tutti comitati cittadini e di Albisola.

L'Assessore alle Infrastrutture regionali Raffaella Paita in sintesi ci dice che le richieste dei Comitati della Rusca ( prolungamento di 80 m della galleria artificiale con strutture in calcestruzzo ) di Rio Basci ( copertura del tratto tra le due gallerie Basci /San San Paolo con il tipo di struttura da determinare ma comunque leggera) di piazza Saffi/Villapiana ( passaggio in galleria nel tratto dove attualmente è previsto lo svincolo di Miramare ) fanno parte di una lettera ufficiale di richiesta di studio, di quanto evidenziato dei Comitati, inviata dalla Regione ad Anas.

Sono stati uditi i Comitati ed ha cominciato il comitato di Albamare con Ing. Forzano che purtroppo a causa di un lungo prologo per presentare le proprie osservazioni è sembrato uscire dall'argomento del giorno ed ha finito il proprio tempo a disposizione senza poter esprimere il proprio pensiero.

È intervenuto il Comitato Turati Miramare che per bocca del proprio presidente Siri ha potuto esporre i propri dubbi e le proprie richieste di cui ampiamente hanno fatto menzione i giornali cittadini di oggi 24 settembre ed ha esposto anche i dubbi del costituendo nuovo Comitato di via Scotto ( La talpa scaverà un tunnel tra i civici uno le tre ed i progettisti hanno previsto una serie di
“ berlinesi “ a protezione delle fondazioni)

Ha preso la parola per il comitato della Rusca il signor Cerminara che ha espresso la propria “soddisfazione” per il riconoscimento della loro richiesta.

La riunione è iniziata in giro alle 14 40 e è stata data la parola al geometra Procopio in rappresentanza del Comitato piazza Saffi /Villapiana in giro alle 18 quando la metà del pubblico se ne era già andata e così i tecnici dell'Anas; quelli che avrebbero dovuto rispondere sulla rotatoria di Margonara.

Le richieste del Comitato di Villapiana erano state inviate all'Anas con una lettera del 21 gennaio 2004 alla quale aveva già parzialmente risposto l'Anas rimandando le risposte alle altre domande inevase alla società costruttrice dell'Aurelia bis. (LEGGI)vedi articolo del 17/7/14 sul Ns. Blog

l'apertura dell'assessore Paita ha soddisfatto la domanda
-“ se è stata presa in considerazione la possibilità di un passaggio in galleria artificiale a Miramare cancellando lo svincolo “

sulla domanda da noi posta
- “ flussi attesi tra Albisola Savona e su i flussi attesi sullo svincolo di Miramare” aveva risposto l'ingegner Bersani dell'Università di Genova, con una serie di varianti che tenevano in considerazione i futuri allungamenti dell'Aurelia bis sia Ponente che ha Levante.
Complicato da seguire, ci riserviamo di poter contattare l'ingegner Bersani ed avere un cartaceo da poter esaminare, ci è sembrato eccessivo il flusso attribuito allo svincolo di Miramare che secondo l'ingegner Bersani potrebbe essere attraversato da 90 autovetture compensate per senso di marcia, per noi i flussi per senso di marcia sono di 13 autovetture compensate.( vedi relazione sulla determinazione dei flussi ipotetici passanti per il semisvincolo di Miramare del 18 Maggio 2011)

Per quanto riguarda
i maggiori costi per la doppia movimentazione dei materiali di risulta degli scavi”
il Comitato ha rinunciato a conoscerli in quanto ritiene questo argomento di totale competenza dell'ente appaltante.( aveva comunque risposto l'ing. Fidenzi dicendo che verrà corrisposto il prezzo previsto dal capitolato d'appalto senza alcuna maggiorazione)

È stato risposto in parte alla domanda” sulla fogna bianca non considerata negli studi”, diciamo in parte perché hanno detto che verrà raccolta ma non ci hanno detto dove verrà convogliata. Probabilmente ed è l'unico luogo, dove può essere convogliata, sarà la vasca di raccolta delle acque delle piattaforme stradale. Le acque di questa vasca saranno poi a mezzo pompe inviate alle vasche di prima pioggia .

Non è stata riproposta la domanda” sull'eventuale allagamento dello svincolo” in quanto con il possibile passaggio in galleria Miramare verrebbe eliminato tale rischio, bisogna comunque ricordare che il pericolo è reale in caso di non intervento. e che il progetto, tutto come dimostreremo nelle righe che seguiranno, è stato fatto con approssimazione e non approfondito.

Non abbiamo ritenuto opportuno visto la ora tarda di richiamare le domande” sul bacino imbrifero, il dimensionamento delle pompe e sul dimensionamento del canale di censura”
( canale che raccoglie tutte le acque del bacino e le scarica in mare, è previsto l'utilizzo del canale preesistente da noi ritenuto sottodimensionato ), ma sono domande alle quali bisogna dare risposte e in funzione dell'aumentata quantità di acqua da smaltire ( vedi fogna bianca non considerata dagli studi ) ristudiare il dimensionamento delle pompe e del canale di cesura

Abbiamo comunque ritenuto opportuno spendere due parole sullo svincolo di Margonara.
La abbiamo preso un po' lontana , (in quanto noi abbiamo presentato delle osservazioni in maniera ufficiale sul progetto dello svincolo di Margonara (LEGGI vedi articolo del 24/9/14 sul ns. Blog ) ed il nostro concetto è che lo svincolo sia sottodimensionato e che potrebbe portare code in una zona dove adesso non esistono. )

Ci siamo riferiti alla Relazione Generale Tecnica e Descrittiva elaborata dall'impresa, a proposito delle varianti apportate al progetto definitivo, elaborata nell'aprile 2011.

-Questa relazione definisce questo tratto di Aurelia bis quale “asse tangenziale città di Savona che viene ad assolvere le funzioni di raccolta e o distribuzione dei traffici provenienti/ diretti dalle aree a più intensa urbanizzazione decongestionando la viabilità costiera dai flussi di attraversamento e restituendo gran parte della rete viaria cittadina al traffico locale”

-questa relazione dice che “sulla base di nuovi rilievi di dettaglio, di verifica delle interferenze con gli enti interessati, con nuove indagini geognostiche e con il censimento degli edifici interferiti ,o di possibili interferenze, dagli scavi in sotterraneo o a cielo aperto”, è stato rielaborato e rivisitato il tracciato “giungendo alla definizione di un possibile tracciato che ovviasse/ mitigasse le problematiche rinvenute studiando, inoltre, preliminarmente le opere variate per verificare la fattibilità e l'effetto miglioramento”

-in estrema sintesi la relazione dice che sono state rilevate “nuove 69 strutture poste di possibili interferenze con gli scavi e che almeno 33 di queste strutture sono in condizioni critiche di danno”,

-sono state evidenziate : approssimazione negli studi, la necessità di accessi alle zone tra una galleria l'altra e che nella zona del RioTermine non era possibile l'uscita in superficie del tracciato per gravi interferenze con il Rio stesso e che avrebbe compromesso l'accesso all'intero quartiere, che le emissioni sonore per Miramare sarebbero state di un livello molto elevato,

tanto che: al Punto 2-4-13 descrivono le nuove criticità non evidenziate nelle fasi di progettazione precedente
-interferenza con muro ad arco presso l'imbocco est della Cappuccini
-interferenza diretta con i muri di sostegno autostrada fondati su pozzo presso via Schiantapetto
-interferenza di un edificio in via Mignone fondato in profondità rispetto a quanto previsto
-rischio di danno su 30 edifici non censiti in precedenza di cui quattro di particolare pregio o interesse
-criticità per il passaggio parietale alla progressiva 2 + 740
-interferenza con edifici alla San Paolo est
-criticità ambientale al Rio Termini ulteriormente amplificata per risolvere la viabilità secondaria del borgo Rio Termini e per le maggiori aree e scavi necessari per ospitare vani tecnologici
-criticità su Rio Basci per la regimentazione idraulica (ritombamento) non recepita dalla provincia
-interferenza con galleria ferroviaria monte Pasasco(dati di scavo galleria con problemi di stillicidio di e stabilità
-interferenza con muro medievale presso via Schiantapetto
-interferenza con il bunker presso svincolo Letimbro

Al Punto 2-5 descrivono altre criticità geologiche rinvenute sul tracciato
a causa dalle condizioni geotecniche rinvenute localmente presso i tratti a bassa copertura (peggiorative connotazione della massa alterata rispetto a quanto noto in precedenza)
in particolare
-per l'ammasso alterato presso via Mignone
-per l'ammasso alterato presso via Scotto
-per l'ammasso alterato presso via Turati
-per l'ammasso alterato presso Rio Termini
-per l'ammasso alterato in corrispondenza della galleria monte Pasasco
-delle problematiche ambientali su Rio Termine, ove non erano definite le aree per i vani tecnici e l'accesso per la manutenzione di questi
-degli ulteriori 27 edifici censiti definiti al rischio di danno, di cui almeno tre di pregio o di interesse particolare per la destinazione d'uso
-della non compatibilità dell'intervento di regimentazione idraulica su Rio Basci mediante ritombamento

Pertanto concludono che si è definita la variante di tracciato altimetrico sempre rispettando la filosofia del progetto di gara ma ora con la possibilità di aumentare ulteriormente la distanza tra il cavo e le opere esistenti, poste le condizioni geomeccaniche riscontrate, ma che non avrebbero comunque annullato interamente le criticità riscontrate ma che le avrebbero mitigate, in pratica le conclusioni tratte bocciano il tracciato scelto , o queste nuove criticità sono forse dovute all'uso della TBM ( macchina che genera fortissime spinte nel terreno e che ha bisogno di maggiori “coperture” al contrario dello scavo tradizionale) per lo scavo?

A fronte di tutto quanto sopra noi abbiamo detto, in apertura dell'intervento, che questa relazione ci sembrava un “ J'accuse “ nei confronti degli estensori del progetto definitivo,

Ci siamo riferiti a questa relazione perché non vorremmo che in futuro dopo aver assegnata la gara per lo svincolo di Margonara, in fase di progetto esecutivo si verifichi la necessità di forti varianti ed di perizie suppletive:
Ha comunque l'ANAS inviato integrazioni per la pratica VIA e mandato i dati attesi di traffico sulla rotatoria di Margonara che confronteremo con i dati dell'ing. Bersani.

Se devo dire la disponibilità dell'ANAS ad aderire alle richieste dell'Assessore sono diventate nel prosieguo della riunione sempre più vaghe man mano che passava il tempo.

Per Miramare è importante procedere immediatamente in quanto i lavori procedono secondo il progetto ed una volta preparata la “Fossa “per contenere il nastro stradale e le bretelle e le sottostanti vasche difficilmente potremmo far loro cambiare soluzione.

Con il passaggio in galleria artificiale la zona Miramare potrà essere recuperata alla città e predisporre li i parcheggi di cintura e tutte le infrastrutture per il Complesso di San Giacomo e sistemare a giardini attrezzati la copertura della struttura dei parcheggi di cintura.

Del Ponte in Via Garroni ne parleremo a giorni, ma li non va proprio bene

Savona, 24/09/2014
Comitato Piazza Saffi/Villapiana
Procopio Giuseppe