lunedì 18 maggio 2009

pensieri di una mamma che lavora 30-05-08

Pensieri di una mamma che lavora


La vita diventata una lotta contro il tempo e la necessità di fare più cose nel tragitto tra casa e lavoro ci spinge ad utilizzare sempre più un mezzo indipendente.Si parte da casa al mattino di fretta c’è da portare il piccolino all’asilo, il più grandicello all’elementari, c’è da prendere la medicina per il nonno,il giornale ,le sigarette, il pane e mille altre cose ancora ,poi si va a lavorare.Ad ognuna di queste operazioni bisogna fermarsi un minuto,due minuti, le strade sono piene di auto parcheggiate li da giorni a destra e a sinistra, ed allora se devo vivere anch’io mi fermo in doppia fila e se la strada è un po’ più larga anche in terza ,svelta corri ,ti suonano suono anchio,a volte la strada è cosi’ stretta che non ti puoi fermare accidenti a chi ha combinato questo casino,comunque mi fermo dove posso ,scendo corro risalgo forse arrivo in orario a lavorare, arrivata vicino al posto di lavoro incomincio a girare per parcheggiare, mi va bene anche pagare ma parcheggi comodi non ci sono e allora gira gira ,nel girare si fanno conoscenze si prendono strade diverse si gira poi ci si rincontra se è tardi si mette la macchina dove si può, domani mi alzerò mezzora prima e correrò comunque,dopodomani mi alzerò ancora mezzora prima e troverò la corsia della mia strada libera, i servizi che mi servono saranno ancora chiusi ed allora malgrado la mia buona volontà domani ritornerò nel traffico,in doppia fila e ricomincerò a correre a girare a cercare un parcheggio e quando ritornerò a casa sarà la stessa musica.e se ritarderò un po’ un altro come me mi ha già fregato il posto regolare ,parcheggerò su un passo carraio o dove è vietato, vicino casa,tanto so che in centro verso le 20 si liberano dei posti e li andro’ a parcheggiare per la notte oppure in doppia fila in qualche via di Villapiana Ma a chi la colpa di tutto ciò ? stai tranquilla che ci sono in giro più incapaci di quello che credi !!!!
Ora ti prepareranno un bel Car sharing: ma che cavolo è ? è forse un liquore per dimenticare, ma in che lingua ti parlano? Forse è un dialetto ? ma non sanno parlare in italiano ? Riproporremo un “ non è mai troppo tardi” ve lo ricordate?
Firmato procopio giuseppe, ho messo per iscritto ciò che mi hanno detto alcune donne

Savona 30/05/08

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