sabato 21 dicembre 2019

Savona 16/12/2019 Lettera al Prefetto-Sindaco-Vicesindaco e La Stampa a proposito delle pericolosità delle strade Via Torino-Via Crispi

Al Sig. Prefetto di Savona protocollo.prefsv@pec.interno.it
Al Sig. Sindaco del Comune di Savona posta@pec.comune.savona.it
Al Sig. Vicesindaco Di Savona posta@pec.comune.savona.it
Al Quotidiano La Stampa ermanno.branca@lastampa.it


Oggetto: Sicurezza Viabilità della città di Savona ed in particolare di Villapiana

rif ns del 24/06/2019 ; risp. Della Polizia Municipale del 08/08/2019 ; ns del 19/08/2019

Abbiamo atteso invano che ci scrivesse il responsabile del Corpo stradale ( riferimento al primo capoverso della missiva Polizia Municipale del 08/08/2019 ).

Vorremmo rappresentare che le nostre segnalazioni hanno lo scopo di sensibilizzare le Autorità competenti .
Se a volte può apparire che ci sia un intento polemico ( e c'è ) è perchè credo ancora che chi legge sia in grado di capire quanto stiamo relazionando.
Perciò ci attendiamo risposte consone e non tese a schivare le rampogne.
Se poi dobbiamo ricrederci relazioneremo in maniera più puntuale.

Nella prima del 24/06/2019 la polemica riguardava l'andare in bicicletta a Savona ma il pezzo forte erano le fotografie e le profondità delle caditoie rispetto al manto stradale.

La carreggiata stradale è composta dalle corsie , è chiaro che la cunetta non può fare parte della corsia, la corsia va delimitata per garantire l'utente che quel tratto di strada è sicuro e sorvegliato, la cunetta serve a portar via l'acqua piovana.
Se la cunetta è fuori dalla corsia ed è realizzata in materiale diverso dall'asfalto gli utenti della strada non dovrebbero passarci ( comunque in nessun caso ci può essere un dislivello come quello da noi segnalato ). ma potrebbero comunque finirci dentro .
Se riguardate le foto appositamente allegate in un CD per evitare fotocopie nere ( come spesso accade che vengano inviate ai dirigenti di competenza) si vede chiaramente che le cunette sono comprese nelle corsie stradali.
Basta tracciare la corsia esludendo la zona con le caditoie e mettiamo in sicurezza tutti gli utenti.

Ora nel proseguire il ns. studio vi segnaliamo il tratto stradale di Via Torino tra Via Verdi e Via Martiri della Deportazione.
Questo tratto ha una carreggiata di 7,00 ml , è un tratto a doppio senso e sulla destra a scendere verso Savona ci sono stalli per parcheggi disposti in linea ( che prendono almeno 2 ml della carreggiata.
Le due corsie contrapposte occupano i 5 ml rimanenti e all'interno di queste sono ubicate le caditoie che occupano uno spazio di 70 cm.
Le autovetture che salgono verso Lavagnola finiscono per passare sopra le caditoie sobbalzando .
Su questo tratto di strada passa il servizio di trasporto pubblico ( un autobus ha larghezza di ml 2,50 )
Le corsie non sono delimitate.

Di questo tratto di strada alleghiamo un tabulato e le fotografie .

Seguitando la disamina su Via Crispi segnaliamo,
-il tratto esaminato parte da Lavagnola e finisce in Via Torino , c'è il servizio di trasporto pubblico
-la prima parte ha la carreggiata di ml 7,50 con un parcheggio a destra a scendere e dall'altra parte gli alberi.
-la seconda parte prima del semaforo la strada ha carreggiata larga 9,40 ml con parcheggio su entrambi i lati,
-dopo il semaforo la terza parte ha parcheggio in linea a destra a scendere e dimensioni di carreggiata di ml 7,70 /7,40 comprese le caditoie e siamo arrivati alla confluenza tra Via Crispi- Via Torino-Via Garroni – Via Martiri della deportazione.

-Stessa sequenza hanno le foto che allegheremo

Certo è stata fatta di necessità virtù , speriamo che sia chiaro che siamo fuori dalla normative , noi non vogliamo far togliere neanche un parcheggio ma un parcheggio in struttura va realizzato ( dove lo decidano i competenti ) e va comunque inserito nel piano del traffico , cosa che non è stata fatta nel Pumt precedente , anzi, per permettere i parcheggi, sono state declassate quasi tutte le strade per cercare di rientrare nei parametri del C.d.S. senza riuscirci.
Il parcheggio in struttura potrebbe far parte di un eventuale piano di riordino delle periferie.

Personale per la Signora Sindaca, tutto quanto stiamo rappresentando dovrebbe essere fatto dai Consiglieri che si sono proposti nel quartiere.
Inviamo questa comunicazione via mail in modo che gli allegati possano essere visionati in originale da tutti.

Cordiali saluti e buone feste.
Comitato viabilità Piazza Saffi Villapiana
Procopio Giuseppe

SV 16/12/2019

























giovedì 19 dicembre 2019

2019/12/19 PROMESSE ELETTORALI 2° Puntata


Prima di proseguire voglio relazionare i lettori sulla mail che ho inviato a Uomini Liberi e IVG dopo aver letto quanto pubblicato da Uomini liberi in merito a dichiarazioni del Sindaco 
Ciao signorile , ciao Andrea 
io non pratico facebook e ho visto le reazioni del Sindaco  su uomini liberi questa mattina
non per alimentare la polemica
ma
" le cose non stanno proprio così, la verità si saprà quando finirà il racconto a puntate del nostro rapporto "
trovo comunque ingeneroso voler addossare  le responsabilità al Vice sindaco Arecco.
Provi il Sindaco a ricordare quando facevano campagna elettorale, le giravolte tra i vari banchetti, tutti ci davamo del tu
Per noi l'attuale Sindaco era una perfetta sconosciuta ed Arecco la ha sdoganata presso i savonesi
Cordiali saluti a tutti
18/12/2019 ore 8,52  




TUTTI SAPEVANO DELLE NOSTRE RICHIESTE COMUNQUE
ALLEGO UN RITAGLIO DI GIORNALE

NELLA PROSSIMA ED ULTIMA PUBBLICAZIONE SARANNO SPIEGATI I MOTIVI DELLE RICHIESTE

sabato 14 dicembre 2019

2019-12-14 PROMESSE ELETTORALI 1° Puntata

                                                        PROMESSE ELETTORALI
MODIFICA DELLA VIABILITA ' DI VILLAPIANA CON IL RITORNO ALLA VIABILITA' PRECEDENTE

Sono passati tre anni e mezzo da quando questa Amministrazione si è insediata e malgrado le nostre insistenze non è stata attuata la modifica della viabilità di Villapiana concordata in cambio dell'appoggio elettorale che ha portato il centro destra a vincere il ballottaggio.

Abbiamo proposto al Vicesindaco di attuare la modifica per gradi partendo con il ripristino del doppio senso di un tratto di Via Verdi, Via San Lorenzo, Via Cavour.

In soldoni Il Vicesindaco ci dice che Il Sindaco non è d'accordo.

Ora abbiamo deciso di rendere pubblico il carteggio avuto con questa Amministrazione , a puntate 




venerdì 13 dicembre 2019

Savona 12 Dicembre 2019 Il Secolo XIX " Viadotto crollato, l'inchiesta accelera : bliz della finanza negli uffici di Autofiori "

Bravo Ciolina hai fatto un bell'articolo  io non ho scritto niente finora  perchè avevo un opinione diversa sull'accaduto rispetto a quanto raccontavano a proposito del disastro.

Io ero intervenuto con la Soc. per la quale lavoravo la S.C.A.Società Costruzioni Autostradali a riparare i danni dell'alluvione del 1992 sul muro d'argine del Bisagno in zona Cimitero Monumentale ,sul Rio Fereggiano, e sull'autostrada A 10 in direzione Savona zona Pegli 2 anzi mentre riparavamo i danni sull'autostrada rimanevamo coinvolti nella seconda alluvione nella stessa zona e li ho visto il muoversi del terreno inzuppato sotto la spinta di un lago di acqua che si era formato a monte ed improvvisamente tracimato

Per la zona Pegli 2 avevo anche collaborato con il perito incaricato dal tribunale a cercare di definire le cause che avevano originato poi la frana sull'Autostrada.

Ho visto le foto, ho fatto una ripresa con la telecamera dalla collina opposta alla zona della frana.
Ho visto le parti crollate ma non sono riuscito a vedere la fondazione che sosteneva la struttura del impalcato.
Ora l'articolo dice che la fondazione è stata spostata di circa 10 ml.

Normalmente le fondazioni vengono incassate nel terreno per almeno lo spessore delle stesse per poterle fondare per lo meno su terreno vergine e sano che possa resistere al carico con il quale viene sollecitato il terreno dalla  fondazione e dalle strutture sovrastanti.
Il terreno di cui è formato il nostro territorio una volta inzuppato si liquefà e scivola via come un fluido .
Se la fondazione fosse stata incassata la frana ci sarebbe passata sopra ed i piedritti non avrebbero potuto fare resistenza tale da spostare la fondazione , il fango si sarebbe diviso .

La fondazione sempre dalle mie riprese con la telecamera sembrava posta nel centro del ruscello, o della parte più bassa del compluvio, per spostarsi di circa 10 ml ci deve essere stato uno smosttamento al di sotto delle fondazione che si è portata via la fondazione stessa.

é una supposizione  bisognerebbe poter accedere sul posto Procopio






lunedì 4 novembre 2019

2019-11-05 Da La Stampa quotidiano nazionale " Polemiche su dimissioni capo della Polizia Municipale "

                       SENZA PAROLE

 

Dopo l’addio del comandante, il malumore dei vigili: “Facciamo troppe multe, non siamo gabellieri”

Gli agenti contro l’obiettivo di aumentare del 10% i verbali. Al comando difendono l’ex capo: “Applichiamo le norme e ci scaricano”

Emiliano Bezzon, il comandante dei vigili che si è dimesso, scrittore di libri gialli ed ex carabiniere
massimiliano peggio Pubblicato il 05 Novembre 2019


TORINO. «Signor comandante basta fare i gabellieri. Un buon agente non si misura dal numero di verbali che redige, ma dalla sua capacità di risolvere “i casi” che gli vengono segnalati, a volte in pochi istanti occorre analizzare la situazione e prendere una decisione».
Queste parole, scritte pochi giorni fa da un agente della polizia municipale, fanno parte di una lunga lettera aperta scritta al comandante Emiliano Bezzon e diffusa dal sindacato autonomo Csa. Parole che svelano un malumore tutt’altro che isolato nel corpo e che riguarda il target delle multe. «Quel 10% in più di verbali, rispetto all’anno precedente, quale obiettivo di risultato richiesto a tutti i comandanti di sezione». Un risultato di «performance» dettato dall’alto, con gli obiettivi fissati dall’amministrazione comunale. Dalla giunta insomma. Obiettivi che il comandante Bezzon, a sua volta,  ha rivolti al personale. A conti fatti un cortocircuito. «La vicenda dei monopattini - dicono molti vigili - è l’apoteosi di questa gestione schizofrenica della città».

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Guerra sui monopattini, si dimette il comandante dei vigili Bezzon

LODOVICO POLETTO, ANDREA ROSSI
Già perché sulla strada, questa ondata di 10% di multe in più, si è tramutata in una «caccia» in tutti i quartieri. Migliaia di multe a settimana. Ogni ausiliario del traffico con il compito, «consigliato» o «imposto», stando alle sfumature, di fare 50 multe al giorno. Così si racconta nei comandi. E pare, addirittura, che giorni fa un’ausiliaria si sia messa a piangere al rientro in ufficio, per non aver raggiunto il «target» giornaliero. «Adesso che cosa mi faranno? Non mi riconfermeranno» diceva preoccupata.

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Appendino: “Dimissioni di Bezzon, forse abbiamo sbagliato qualcosa”

andrea rossi
E come dimenticare l’ondata di multe garantite dalle« supercar antisosta», con le telecamere di produzione israeliana, che si sa sono le più efficienti. Molti vigili hanno criticato questa «pesca a strascico». Anche nella lettera inviata al Csa si fa riferimento a questa pratica. «Signor Comandante gran parte dei verbali vengono elevati con telecamere. Gli agenti, poi, sono impegnati a sbobinare i filmati. Queste multe servono a prevenire? Negativo. Senza preavviso, il fogliettino sul parabrezza, il cittadino non saprà di essere stato sanzionato. Questa non è prevenzione, Questo non è il modo in cui vorremmo lavorare».
Eppure, nelle settimane scorse, in molti quartieri sono scoppiate proteste per l’assedio dei «nuovi agenti» sguinzagliati nelle strade con i taccuini da riempire. A molti torinesi tutto ciò è parso un accanimento. Ecco allora compiuto il cortocircuito. Se l’obiettivo di fine anno è di aumentare del 10% il numero delle multe, non si capisce perché il comandate sia finito sulla graticola per «l’affaire monopattini». Qua e là tra gli uffici dei vigili si racconta di una riunione infuocata tra il comandante, alcuni assessori e consiglieri Pentastellati. L’ultimo atto di un rapporto diventato irrevocabile da ieri, stando alla decisione di Bezzon, che lascia Torino per tornare al comando di Varese, da dove è arrivato sulla scorta della fiducia della sindaca. «Prima ci chiedono applicare la legge, e poi quando lo facciamo ci scaricano», sono i commenti pieni di amarezza che serpeggiavano ieri tra i vigili.
Adesso chi prenderà il posto di Bezzon? Difficile trovare qualcuno dall’esterno disposto a lanciarsi in questa avventura amministrativa, ormai avviata alla scadenza. Del voto s’intende, al 2021. Bezzon in fondo, da scrittore di gialli qual è, ama i colpi di scena. E in questo caso ne ha dato prova.—
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


é da un pò di tempo  che vorrei, attraverso un accesso agli atti,  conoscere   come l'Amministrazione   spende i proventi delle multe fatte dalla Polizia municipale.
(vedi art. 208 del CdS e art. 393 del regolamento del CdS. )
Visto lo stato delle nostre strade.
Ma non spetta a me farlo per il momento

 

domenica 13 ottobre 2019

Savona 13/10/2019 Il Secolo XIX "Di Tullio di rituffa in politica : " non per fare il Sindaco "



C'eravamo anche noi , con i nostri cartelli per ricordare a Di Tullio che quello che esiste a Savona ed in particolare in Villapiana è sicuramente opera sua .
Quando è iniziata la pagliacciata con una sosia di Greta  "l'ecologista " ce ne siamo andati perchè abbiamo ritenuto non consono presentare il nostro cartello in tale circostanza.

Domani aggiorneremo il post con l'immagine del cartello

Come promesso



mercoledì 25 settembre 2019

Il Secolo XIX 24/09/2019 "Mercato, scuole e parcheggio selvaggio: ancora un lunedi nero per la viabilità "


Troppa gente fuori posto, adesso anche i sindacalisti diventano esperti di viabilità, quelli che c'erano hanno dimostrato incapacità , quelli che sono arrivati fanno solo parole e non hanno le idee chiare.

martedì 20 agosto 2019

2019-08-20 Il Secolo XIX " Tpl, il piano Sacone: < più aree pedonali e corsie gialle, linee da rivedere.> "


Ne discuteremo al momento opportuno, per ora i rilievi del traffico non possono essere fatti , sarebbero inutili , aspettiamo la fine delle ferie e la riapertura delle scuole
SV 20/08/2019

mercoledì 14 agosto 2019

2019-08-14 da Uomini Liberi " La pianificazione strategica della Mobilità "

La pianificazione strategica della mobilità

Un piano strategico deve riflette ciò che vogliamo raggiungere.
Per un’Amministrazione la gestione del traffico è, di solito, una delle sfide più grandi, poiché le scelte di trasporto modellano la città, i suoi abitanti e chi ci lavora o studia.
Pertanto il trasporto e mobilità non può essere pensato solo come un mezzo per raggiungere un fine, ma come un’influenza chiave su molti aspetti della vita di Savona dall’ambiente, alla salute, dalla sicurezza della comunità al suo futuro economico.
Quale pianificazione?
Molte pianificazioni strategiche, sia in campo militare che civile, si caratterizzano in un quadro a breve, medio e lungo termine.
Un piano a breve termine di solito comporta processi che mostrano risultati entro un anno. Il medio termine richiede diversi anni per raggiungere i risultati prefissati. I piani a lungo termine includono gli obiettivi generali, stabiliti in quattro o cinque anni e, di solito, si basano sul raggiungimento degli obiettivi a medio termine.
Da pianificatore ritengo che la maniera più corretta per una pianificazione strategica della mobilità sia quella di un Piano “multi-steps” che abbia un livello di ambizione e un obiettivo strategico ben definito.
Preparazione della pianificazione
Prima di affrontare questo argomento, ne parleremo in un prossimo intervento, è necessario uno sguardo su un aspetto propedeutico al processo di pianificazione, senza il quale le prospettive di successo diminuiscono sensibilmente. Far sì che un progetto ambizioso, come quello della mobilità, risulti fattibile e non rimanga un sogno obbliga il pianificatore a considerare le peculiarità della città e le sue prospettive di sviluppo.
Sebbene il Piano della Mobilità sia, necessariamente, un prodotto dell’Amministrazione cittadina, è importante che abbia una proprietà più ampia, che rifletta gli interessi comuni di tutti coloro che saranno interessati dai suoi risultati.
Si tratta di realizzare di un modello basato su collaborazione e creatività, che raccolga contributi significativi dai residenti, da chi lavora e da chi il lavoro lo produce. Questo processo di partecipazione deve influenzare tutti gli aspetti della pianificazione.
Paolo Viki Porro
ITA N CDR
G2P Scenario Solutions consultant



Piano ,piano si delineano coloro che potrebbero aver dato consigli o partecipato alla stesura del piano del traffico, e non è detto che siano tutti " Carneadi" coloro che hanno partecipato, non necessariamente davanti al cognome ci deve essere scritto Dottore.

informatevi su coloro che hanno firmato questo articolo

domenica 11 agosto 2019

Il Secolo XIX "11/08/2019 " Arecco Sto sottoponendo il mio documento ad esperti e società civile "


Per  il piano del traffico vigente ci sono voluti 4 anni di discorsi e di sotterfugi e di non rispetto del codice della strada e delle norme tecniche per la redazione dei piani del traffico.
E' un piano prettamente politico perchè mette su carta la visione della viabilità della città futura.

Forse pochi sanno che le previsioni del piano del traffico surclassano, per legge, la visione di città disegnata dal PUC nel caso in cui esistano visioni differenti per il futuro assetto della città

SV 11/08/2019

lunedì 5 agosto 2019

Il Secolo XIX 04/08/2019 " Arecco, il Comune detta la politica del trasporto locale "


Io mi auguro che la Prof. Sacone si limiti a fare il Presidente, il Direttore o l'A.D. devono essere persone che da una vita conducano aziende simili.
Corretto il pensiero del Vicesindaco Arecco l'amministrazione comunale detta la Linea.
In Giunta non mi risulta che alberghino Assessori titolati a giudicare il Piano del Traffico.
Abbiamo già espresso il nostro pensiero a riguardo della pubblicazione anticipata del Piano, prima che sia stato giudicato dalla Giunta. Questo piano avrà critiche spietate dai Comitati oltre che dalla Minoranza ma verrà discusso almeno prima che la Giunta lo faccia proprio..






venerdì 2 agosto 2019

Savona Il Secolo XIX del 08/08/2019 " Simona Sacone prima intervista al Secolo del nuovo presidente TPL "

Per il momento riporto l'articolo anzi ho trovato una lettera scritta ad Uomini Liberi a proposito di cosa si intende per viabilità, non è cambiato niente sia sulle strade che attraversano la città dirette al porto e d il traffico è rimasto praticamente lo stesso per quanto riguarda i riflessi sul piano del traffico.

allego la lettera

Il 2 Ottobre 2016 Il Secolo XIX titolava “ Piano del Traffico, tutto da rifare “

Ora il Comitato timoroso che ci mettano le mani altri incompetenti e presuntuosi, vi ripropone una parte della relazione ( presente nel nostro blog all'etichetta “ Savona Partecipa “) in occasione dello svolgimento dell'OST del 5 Dicembre 2012 sull'argomento “ VIABILITA' “ e vi ripropone anche un trafiletto trovato in internet a proposito della viabilità di una cittadina che si adatta magnificamente alla nostra situazione.

Relazione riferita all'OST

Per viabilità intendo e si intende lo stato, la condizione di una Via in relazione al transito dei veicoli , la praticabilità della stessa.
Pertanto la Viabilità è il mezzo per disciplinare il traffico e deve essere progettata per permettere al traffico la maggiore fluidità possibile.
Il traffico (o Mobilità) è il movimento dei Veicoli su una rete di trasporto, nel nostro caso la nostra rete sono le strade statali, le provinciali, le comunali e tutti i sottotipi possibili,
e per veicoli si intendono i veicoli di servizio pubblico, di servizio commerciale, di servizio privato, gli autoveicoli in sosta sulle strade, le moto, le biciclette, i pedoni )
Le strade sono il mezzo di trasporto della linfa vitale che alimenta ogni raggruppamento umano e mette in relazione le genti tra di loro, una cattiva organizzazione della viabilità ha influenza sulla qualità della vita e condiziona tutto il tessuto urbano.
Il CdS ha individuato e normato la viabilità classificando le strade secondo la loro importanza ed il loro uso .
Nelle città le strade principali servono per collegare le varie parti della città tra di loro e entrare ed uscire dalla città ,
queste strade devono essere sempre libere (senza veicoli parcheggiati ai bordi delle stesse) per poter circolare speditamente in sicurezza,
i parcheggi vanno allocati in luoghi appositi serviti “convenientemente” per essere raggiunti il più rapidamente possibile.
Poi in zone ristrette all'interno della viabilità principale si allocano le zone residenziali sulle cui strade possono essere allocati i parcheggi dei residenti.
E' possibile accorpando isolati istituire zone a traffico limitato ai soli mezzi commerciali o addirittura dichiarare tali zone “ pedonali “ dove le auto non possono entrare né sostare.
Tutto ciò presuppone la costruzione di almeno 1000 posti macchina alternativi per sostituire i parcheggi siti nel centro cittadino.

Trafiletto

Ci ritroviamo a fare i conti con una viabilità che ha messo in ginocchio l’economia , ha gravato sui costi dei cittadini ma soprattutto sulla pazienza e sul buon senso.
Abbiamo riscontrato in questi mesi che l’arroganza del potere fa quel che vuole e a proprio piacimento , senza preoccuparsi di nulla, crea percorsi preferenziali ai soliti amici e compiacenti di questa amministrazione.
Abbiamo Vissuto sulla nostra pelle cosa  significa girare in tondo per il paese, come questo grava sul dispendio di tempo, costi , traffico, ecc.
Ci siamo resi conto del non senso … di come le arterie principali siano diventate a senso unico e quelle stradine secondarie SIANO DIVENTATE ARTERIE AD INTENSO TRAFFICO. “


Savona, 23/10/2016 firmato Procopio Giuseppe

Mi aspetto i nuovi rilevamenti prima che scada il mandato del Sindaco Caprioglio o che questa Amministrazione cada dietro la scissione di Forza Italia e la nuova forza della Lega 

domenica 21 luglio 2019

Il Secolo XIX e la Stampa del 21/07/2019 " Aurelia bis altri 4 anni di tribulazioni "

Aurelia bis infinita: ancora 4 anni per completare la Savona-Albisola

Il tavolo della commissione consiliare a Palazzo Sisto
Doccia fredda da Anas dopo il fallimento delle imprese: appalto da rifare. Proposto il commissariamento dell’opera. La rabbia dei comitati di residenti



Silvia Campese 19 Luglio 2019

Savona - Ancora quattro anni. Sempre che non ci siano altre sorprese o intoppi. È questo il tempo stimato perché i savonesi e gli albisolesi possano vedere completato quel venti per cento di lavori che manca alla chiusura del cantiere dell’Aurelia bis.

L’ha detto, ieri, nella commissione consiliare di Savona richiesta dal consigliere Alessandro Venturelli, Fabrizio Cardone, funzionario di Anas, che ha aggiornato sulla situazione del cantiere i consiglieri e anche i numerosi cittadini, esasperati e arrabbiati per i ritardi. Il tutto alla luce del nuovo “caso” che ha paralizzato i lavori: la crisi finanziaria dell’impresa Cmc, Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, e poi il contenzioso con Anas, aperto e vinto dalla cooperativa.






Una situazione che, quasi sicuramente, costringerà Anas a indire una nuova gara d’appalto per l’individuazione dell’impresa che possa portare a termine l’opera. Solo per questo procedimento, il tempo previsto è di due anni. A questi se ne aggiungono altri due, nella migliore delle ipotesi, per il completamento dei lavori. Sempre ieri, ha preso spazio una ipotesi alternativa: il commissariamento dell’opera, un po’ come è stato fatto con il Ponte Morandi, a Genova.





Ero presente alla 2° Commissione Consiliare del Comune di Savona, l'Ing. Cardone ha effettivamente detto che si andrà verso la rescissione del contratto con CMC e che c'era stata la possibilità che subentrasse la Itinera ( società facente parte della ATI) ma, dopo che il Tribunale di Ravenna ha riconosciuto 37 milioni alla CMC nel contenzioso con ANAS, tale possibilità si è praticamente annullata.
I lavori che sono rimasti da fare per la maggior parte sono lavori di finitura, quali il pacchetto dei sottofondi stradali e le asfaltature , i lavori specialistici quali impianti elettrici e semaforici , tutta la parte dello smaltimento delle acque piovane, i rivestimenti di pietra a faccia vista dei lavori di consolidamento delle trincee , il completamento del ponte su Corso Ricci , i raccordi del ponte con lo stesso Corso Ricci,il raccordo di Via Turati con l'Aurelia esistente, la sistemazione a verde di tutte le aree sulle quali si è intervenuti e da ultimo l'allargamento di ponte Pertini ad Albisola.
I prezzi di contratto, con i quali verranno retribuiti i lavori ancora da fare gravati del 38% del ribasso, formulati nel 2011e prima ancora non sono assolutamente remunerativi, perciò Itinera sarebbe folle se accettasse la prosecuzione.
Sarà riformulata una perizia e mandata poi in appalto. ( ipotesi fatta anche dall'ing. Cardone )
Non si riesce a comprendere come possano essere stati riconosciuti in 37 milioni a fronte di un lavoro a misura pari a 24.668.000 €; la parte restante del lavoro era a corpo e non suscettibile a mio parere di perizie di varianti.

SV 21/07/2019 Procopio Giuseppe

venerdì 12 luglio 2019

2019-07-11 Notte bianca alla Campanassa sulla terrazza della campana



C' è stato un concertino lassu per le persone in visita al Monumento, serata gradevole , aggiiungo qualche foto





lunedì 8 luglio 2019

Procopio commenta l'art. della La Stampa del 07/07/2019 a proposito del nuovo Pumt 2019

A proposito del Piano del traffico di cui si parla adesso 2019 Luglio Di Arecco.

Indipendentemente dal taglio politico che si vuol dare al Piano e indipendentemente dal taglio delle capacità tecniche di chi lo ha preparato riteniamo che sia opportuno averlo reso pubblico.
Sono passati tre anni da quando questa Amministrazione si è insediata ed è ora di discuterlo.
Concordo sul fatto che ulteriori studi sui flussi siano ininfluenti ed inutili , Io ho studiato i flussi dal 1997 e non ci sono grosse differenze che potrebbero influenzare le decisioni da prendere.
Nell'Aprile 2014 Il DIBRIS ( dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica ed ingegneria dei sistemi, università degli studi di Genova ) rendeva pubblico uno studio, commissionato dalla Regione Liguria, sul nodo di Savona intitolato “ Studio ed analisi dei flussi di traffico che interessano il nodo viario savonese “
Lo studio, che utilizzando i dati sui flussi viari statistici e i dati raccolti da Polinomia ( Società che ha redatto il piano del traffico di Savona 2014, ipotizzava i flussi circolanti sulle principali arterie cittadine in entrata ed in uscita tenendo conto dell'Aurelia Bis con le ipotesi e non degli svincoli di Miramare edi Margonara .
Non ho visto ancora sulle strade di entrata ed uscita dalla città le strumentazioni per le rilevazioni dei nuovi dati, sia a terra sia con telecamere.
Pertanto ritengo ridondante il nuovo studio e ritengo corretto il pensiero del Vicesindaco Arecco a Proposito della necessità di nuovi dati.


Cambiando argomento “ AURELIA BIS” ritengo che, visto la situazione dell'Aurelia Bis ed il suo stallo, considerando le voci che danno il rapporto della CMC con l'Anas deteriorato da finire in tribunale, che gli abitanti di Via Turati messi in prigione dal 2012 siano messi in condizione di uscire dalla prigione costruendo una bretella provvisoria, che diventerà definitiva per almeno altri 7 anni, tra il moncone di via Turati e l'Aurelia attraverso il cantiere costeggiando il camminamento attuale.
Ritengo opportuno tenere in costante all'erta l'accumularsi della acque piovane nella parte bassa della galleria "San Paolo" nella zona in cui fa sifone, considerato che non sono state ancora intallate le pompe che dovrebbero espellere le acque piovane del tracciato a Miramare e quelle provenienti della collina.
SV 07/07/2019
Procopio Giuseppe



QUESTO GRAFICO è GIA! PRESENTE SU QUESTO BLOG IN UN ARTICOLO LA CUI ETICHETTA è AURELIA BIS  DEL 2 GIUGNO 2016



La Stampa 07/07/2019 " Arecco disegna il nuovo piano del traffico, ma con il Sindaco è subito scontro "







martedì 2 luglio 2019

2019-07-02 Video Ponte Morandi ( ex secretato ) da Il Messaggero

Ho provato ad inserire il video pubblicato da Il Messaggero

E' un tentativo che potrebbe non riuscirmi, leggete comunque la interpretazione che ne da sia il Messaggero , La Stampa ed altri inserzionisti.

Io nel frattempo sto studiando i fotogrammi e ci sono cose su cui non sono d'accordo.
In segiuto inserirò le mie valutazioni

Ho rivisto almeno 10 volte il filmato e tutte le volte mi sono scritto cosa vedevo.
Al minuto 0.39 c'è il crollo.

Per ben tre volte ho scritto che il primissimo crollo interessava la carreggiata, che si sbriciolava a sinistra del fotogramma , poi il pennone quasi in contemporanea si rovesciava verso sinistra e lo strallo si piegava apparentemente senza staccarsi dai due punti  in sui era ancorato alla carreggiata e al pennone.
Poi tutto si accartocciava a sinista del video.
Poi ho rivisto il filmato dopo aver inutilmente cercato le cause dell'accartociarsi a sinistra.
Il puntone che sorreggeva parte della struttura della carreggiata non aveva ceduto, non c'erano motivi apparenti per cui il tutto si era accartocciato a sinistra , lo strallo non si era strappato ne staccato dai due attacchi, il puntone inizialmente era rimasto integro ed allora doveva esserci un altro motivo.
Ricorderete che in uno dei miei commentti precedenti mi ero chiesto se fasse stata la struttura calcolata come un telaio.
Riguardando ancora il filmato fate caso allo strallo di destra che prima dello sbriciolarsi della carreggiata a sinistra , ha un sussulto restando integro si è forse staccato dall'attacco a destra sulla carreggiata, probabilmente mancando il riscontro a destra ( della funzione dello strallo come tirante ) subito c'è stato uno sbilanciamento a sinistra e di li è venuto giù tutto.
cercate la testa di quello strallo, verificate se ci sono evidenze di fusione e di " Strizione" , poi potremmo riparlarne.

SV 02/07/2019

domenica 23 giugno 2019

Savona 26/06/2019 Lettera al Prefetto-Sindaco- Giornali a proposito della pericolosità delle strade savonesi ed in particolare Via Piave e Via Torino

Al Sig. Prefetto di Savona
Al Sig. Sindaco del Comune di Savona
Al Quotidiano La Stampa

Oggetto: Sicurezza Viabilità della città di Savona ed i particolare di Villapiana

Mi rivolgo a lor Signori per portare a conoscenza ancora una volta il problema che assilla la nostra comunità in maniera perniciosa.
Il modo in cui è regolato il traffico attraverso la segnaletica è pericoloso per gli utenti più deboli e lede la libertà di movimento di una parte degli utenti che vorrebbero attraverso l'uso della bicicletta contribuire a migliorare la qualità dell'ambiente.
Porterò alcuni esempi e vorrei delle risposte su come deve comportarsi un ciclista che deve percorrere alcune strade cittadine percorse anche dal servizio pubblico urbano (con corsia dedicata) oltre che dal normale traffico privato.
Le strade prese in esame sono Via Boselli, Via Xxsettembre, Via Niella, con corsia dedicata ) e Via Montenotte ( destinata al trffico privato ) delle quali allego le fotografie dell'ambiente.
Le prime tre hanno una corsia “ Gialla “ a destra del senso di circolazione poi a sinistra c'è la corsia di scorrimento per la macchine, le moto e le biciclette.
Onestamente i ciclisti dovrebbero viaggiare “ accostati a destra “ art.182 del CdS, quale sia la destra in tutta sincerità abbiamo difficoltà a definirla , sulla corsia gialla non si può , allora la destra è a cavallo della striscia bianca a destra della corsia dedicata al traffico privato , provare a farlo per credere “ ti passa a destra l'autobus e a sinistra ti sorpassano tutti quelli autorizzati a percorre la corsia di scorrimento promiscuo “ è pericolosissimo, poi se ti avventuri ancora a sinistra dove ci sono le autovetture parcheggiate rischi di essere in infrazione e che esca dal parcheggio una autovettura senza freccia o che aprano una portiera stendendoti sull'asfalto.
Dateci una risposta
Altra strada presa in esame Via Montenotte ha parcheggi sistemati a spina di pesce da una parte e dall'altra parcheggi sistemti in linea con corsia unica stretta dove le autovetture non hanno spazio per sorpassare e ti spingono dietro tanto da farti arrestare sulla destra e lasciarle passare o litigare in continuazione.
Ora passiamo a Via Torino e Via Piave , strade percorse da tutti i tipi di veicoli a senso unico a scendere verso il centro cittadino.
Su una parte di via Torino ( a partire dal civ. 18 nero) c'è una ampia corsia con parcheggi sistemati a spina di pesce sulla destra di chi la percorre, a fianco dei parcheggi a spina di pesce ci sono quasi sempre macchine in sosta provvisoria sistemate in linea.
Anche qui la mano da tenere è la destra ( art. 182 CdS ) ma chi tiene la destra è costretto per evitare le auto parcheggiate a fare a zig e zag rischiando di essere messi sotto dalle vetture che circola in mezzo alla corsia , l'art. 377 del regolamento del codice della strada dice “. I ciclisti nella marcia ordinaria in sede promiscua devono sempre evitare improvvisi scarti, allora il ciclista deve mettere piede a terra o litigare con gli automobilisti, che se viaggi in mezzo alla corsia, minacciano di metterti sotto.
Oppure trattandosi di strada a senso unico si potrebbe viaggiare accostati a sinistra( ma non è a norma ?)a ridosso del marciapiede, ma qui interviene un altro fattore , la carreggiata è delimitata da riga bianca continua che ingloba tutte le caditoie stradali ( dimensione minima 60 cm ) che sono autentiche buche sulla carreggiata e qui torniamo a viaggiare verso il centro dell'unica corsia, con altrettante liti con gli automobilisti che ti gridano che il codice prevede che il cilista viaggi a destra.
Di queste “buche caditoie “ ne relazioniamo con apposito documento.
Ora passiamo a Via Piave anche per questa via alleghiamo una documentazione fotografica.
Questa Via è a senso unico percorsa dallo stesso traffico promiscuo che percorre via Torino, anche qui la carreggiata che è larga 3,30 ml è delimitata da riga bianca continua dalla parte del marciapiede ed anche qui ingloba le caditoie stradali , anche qui autentiche buche , ed anche qui bisogna mettere piede a terra se si viaggia a destra e litigare se si viaggia a sinistra a ridosso dei parcheggi sistemati in linea .
Signori a Voi le risposte ,
la sicurezza dei cittadini è nella responsabilità del Primo Cittadino e vorrei ricordare dal CdS
Titolo I° art. 1 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.

In allegato CD con i file delle foto ( 4 ) delle zone sopra menzionate e una tabella con la profondità delle griglie delle caditoie stradali con i relativi riferimenti .

Cordiali saluti

Comitato viabilità Piazza Saffi Villapiana
Procopio Giuseppe
SV 22/06/2019