domenica 10 gennaio 2016

Savona 09/01/2016 Il Comitato commenta l'art. della La Stampa del 05/01/2016 Rifacendo il Titolo " il PD ha cercato nomi senza un progetto, io non ce l'ho ma mi va bene quello delle minoranze “.

La Stampa di martedì 5 gennaio 2016 titola così “Di Tullio il PD ha cercato nomi senza un progetto, io che l'ho”.


Poi il giornalista elenca le risposte date da Di Tullio alle proprie domande.

Dalla lettura delle risposte noi pensiamo di reintitolare l'articolo di Tullio “ il PD ha cercato nomi senza un progetto, io non ce l'ho ma mi va bene quello delle minoranze “.

 
La città del periodo buio ha resistito perchè ha viaggiato in folle muovendosi per proprio conto grazie ai pensionati, a tutti i dipendenti pubblici del Cumune, Provincia, Regione, dipendenti delle partecipate, dipendenti delle Ferrovie dello Stato, ai dipendenti delle banche, commercianti, ai militari delle tre Armi, alla Forestale, ha sofferto l'edilizia.

L'operazione della darsena è stata messa in piedi da Ruggeri, non ricordiamo una iniziativa di questa Amministrazione , “ il Piano Regolatore ci dirà qualcuno “, si certo ma ci ha già messo mano Di Tullio per modificarlo un paio di mesi dopo essere stato approvato

Il bitume in porto è una battaglia della Pongiglione e del suo partito, dei Cinque Stelle e degli Ostinati, mi perdoni chiunque sia stato da me dimenticato.
In maniera identica il problema dei fumi delle navi; è una battaglia dei sopra citati.

In materia urbanistica la riduzione dei volumi è battaglia del Sel appoggiata poi da altri gruppi di minoranza.

Sa benissimo Di Tullio che i piani regolatori si modificano a colpi di varianti, il cambio di destinazione d'uso del Crescent 2 è stato perorato da Di Tullio, così come ha perorato e sta perorando l'aumento dei volumi per i cantieri Solimano.

Per quanto riguarda l'Ambiente ( Tirreno Power ricadute ) se qualcuno nel 2008 si fosse preso la briga di consultare i dati della centralina di Corso Ricci si sarebbe accorto che regolarmente in giro alla mezzanotte ( dei mesi estivi ) i parametri del PM 10 sforavano almeno tre volte il limite giornaliero di 50 microgrammi/mc ritornando alle prime ore dell'alba a valori bassi ( d'estate i riscaldamenti sono spenti ) e si sarebbe posto delle domande ma qualcuno barattava il lavoro con la salute.

Non ci esprimiamo sull'attività di sindacalista di Di Tullio in quanto non ne conosciamo l'operato.
Ma dal 1964/68 ho lavorato all'Oscar Sinigaglia di Cornigliano ed ho avuto le famose Commissioni interne in Ditta , poi ho seguito l'attività del sindacato, come una qualunque persona informata dei fatti, dei vari Lama, Trentin,Cofferati , e meno Epifani .

Il piano del traffico senza offesa per i tecnici che ci hanno lavorato è una scemenza, è un documento di larga approssimazione e non è vincolante, non rispetta le normative, conferma l'affumicamento dei cittadini residenti a partire da Corso Tardy e Beneck fino alla Torretta, la affumicatura colpisce anche gli abitanti di via Torino e via Piave piazza Saffi, il quadrilatero via Venezia via Robatto, via Don Bosco, per seguitare in via Boselli via dei Vegerio, Corso Italia, Piazza Chiabrera, via Famagosta, Piazza dellaTorretta o piazza Leon Pancaldo, zone dove hanno sforato i parametri del benzene e del PM10.

Il ponte di Villapiana ha già i capelli bianchi e il parcheggio in via Faletti è un'idea che il vicesindaco del primo Berruti, quel simpaticone di Paolo Caviglia

 
Il porticciolo della Margonara che sembra inviso a tutte le forze politiche della minoranza lo trova ad appoggiare l'idea delle minoranze.

Per quello che ha fatto Villapiana passerà alla “ storia “ come colui che si è rimangiato la parola.






 
Per il rapporto con l'Autorità portuale il rapporto è inverso , va trattata come una qualunque azienda operante nel territorio , porta soldi, indotto , una notevole cifra di IVA , non è un corpo estraneo ma ci si deve rapportare con loro.

Per l'Aurelia bis dovremmo scrivere un libro, in varie riunioni Di Tullio ha detto che lui non era d'accordo e che questo lavoro è caduto tra capo e collo all'Amministrazione prendendoli di sorpresa.
Non c'è niente di vero in questo, è vero che non è un progetto programmato dall'Amministrazione Berruti uno e Berruti due, ma portata avanti dalla Provincia prima e dal Comune dopo sotto Ruggeri.
Del progetto, la Amministrazione , era a conoscenza tant'è vero che aveva presentato un progetto proprio in alternativa a quello che poi è andato in gara.
Il progetto presentato dall'Amministrazione era notevolmente differente da quello andato in gara, e se l'Amministrazione avesse comunque perseguito l' interesse della città, si sarebbe dovuta interessare della gara d'appalto.
L'Amministrazione doveva immaginare che, l'Impresa vincitrice dell'appalto, con un ribasso di circa il 39%, e con l'obbligo di redarre il progetto esecutivo, avrebbe fatto di tutto per stravolgere il progetto e potere, attraverso varianti e nuovi prezzi, cercare di rientrare del ribasso fatto.
Così è stato fatto ed è stata fatta una perizia di variante ( secondo noi illegittima ) ancor prima di iniziare i lavori del valore di circa 37. milioni ( lordi) e poi a lavori iniziati di 20 milioni (lordi ) e messi in preventivo 15 + 20 milioni per gli espropri e non vi quantifico la somma preventivata per i lavori di consolidamento di strade e palazzi ( a testimonianza della scelta di un pessimo percorso )
Con appoggi politici l'Amministrazione avrebbe potuto mettere becco nel progetto di variante.
Immaginate ora che, come sembra, il progetto dello svincolo della Margonara andrà in porto, quale viabilità avrebbe potuto essere realizzata con l'utilizzo delle quattro gallerie ferroviarie Cadimora, Valloria, Frati, Termini, anche con una sola corsia a senso unico.
Si sarebbe potuto collegare il centro di Savona con la rotatoria di Margonara, con un'uscita Miramare, un'uscita su via Valloria-Scotto per l'ospedale, e poi all'uscita della galleria Termini il collegamento con la rotatoria e per di più attraverso la galleria San Benedetto collegare Albisola Mare alla rotatoria della Margonara.
Invece tutti se ne sono fregati ed hanno lasciato andare un progetto così importante per il territorio savonese non rispondendo neanche alla richiesta di valutazione VIA a seguito della perizia di variante e non rispondendo alla richiesta di approvazione del progetto tecnico esecutivo..

Nelle dichiarazioni di Di Tullio non c'è un quadro di programma per muovere la città, non saranno i quattro “ item “ ricordati a fare un programma da Sindaco.

Qualche domanda gliela porgiamo noi

Chi e in quale % produce il PIL savonese ?
Sa come disinnescare il Deficit del Comune di Savona ?

PS per i cultori del dolce stil nuovo , questa lettera è stata scritta con un programma di dettatura e sono possibili errori anche di sintassi .

Comitato viabilità Piazza Saffi-Villapiana scritto da Procopio Giuseppe


 
Savona,09/01/2016