sabato 8 novembre 2025

2025-11-07 La Stampa "l'associazione Diritti, Cultura, Sviluppo incontra il Difensore Civico e con lo stesso gira la città"

 La Stampa 07/11/25, 00:54
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L'associazione Diritti, Cultura e Sviluppo ha realizzato un primo dossier con le criticità a Villapiana 

"Anche il Difensore Civico ha constatato situazioni che fanno a pugni con il decoro e l'ambiente"

Spazzatura tour nei quartieri "Servono le isole ecologiche"

Savona
 

Nei giorni scorsi i referenti dell'associazione Diritti, Cultura e Sviluppo (Savona Intelligente) hanno
svolto un incontro ed effettuato un sopralluogo con il Difensore Civico sul quartiere di Villapiana per
quanto concerne i problemi della raccolta rifiuti porta a porta. «Abbiamo presentato un dossier che
testimonia in modo chiaro le criticità presenti sul territorio - spiega Alice Marino, riferimento
dell'associazione -, illustrando le lesioni dei diritti che viviamo quotidianamente e del quale era già a
conoscenza».
L'intenzione è di effettuare altri sopralluoghi in giro per Savona prossimamente, per realizzare altri
approfondimenti. «Le realtà su cui porre attenzione sono diverse e tante persone hanno la necessità raccontare la propria esperienza - spiega Marino -, esprimere difficoltà e porre domande alle quali, in
teoria, dovrebbero rispondere l'amministratore delegato di Seas insieme al presidente Altamura e al sindaco. Noi, nel frattempo, continuiamo a
cercare di rimediare a ciò che altri hanno rotto. Per il sopralluogo, abbiamo voluto concentrare l'attenzione su Villapiana, convinti che l'intenzione
del Comune di rifare i marciapiedi non possa in alcun modo compensare le criticità gestionali che viviamo ogni giorno. Solo vedendo di persona
certe situazioni si può comprendere davvero l'inadeguatezza del sistema».
Durante il sopralluogo sono emerse problematiche di ogni tipo, secondo il report messo nero su bianco dall'associazione: «Abbiamo visto
bidoncini individuali collocati in strade ripide o davanti alle finestre delle abitazioni, rifiuti organici non ritirati da settimane, contenitori
stracolmi, con famiglie che ringraziano di avere un giardino dove poterli almeno collocare, chiedendosi però dove avrebbero potuto metterli se
così non fosse stato. E allora, con quale coraggio possiamo ancora parlare di abbandoni? In piazza Bologna, facendo un altro esempio, abbiamo
notato che serve un isola ecologica, così come ogni posto supervisionato. In via Mignone ci sono situazioni ridicole per la presenza di bidoni che
dovrebbero convergere in isole.
Osservazioni sulla pulizia e sull'isola ecologica non sono mancate: «L'incontro con il Difensore Civico è stato molto utile, anche perché – spiega
Marino – proprio nelle ore precedenti le spazzole dei macchinari hanno iniziato a roteare di prima mattina, probabilmente in vista di questo
sopralluogo. Abbiamo comunque segnalato che non esiste un calendario pubblico e trasparente della pulizia ordinaria, e che questo crea
disorientamento tra i cittadini. Nel corso del sopralluogo, abbiamo inoltre rilevato situazioni davvero agghiaccianti, che lo stesso Difensore ha
definito non decorose. È emersa chiaramente la necessità di rivedere la gestione dei punti di raccolta, orientandosi verso un'isola ecologica
schermata, più ordinata e esteticamente adeguata al contesto urbano. Un segnale di ascolto e speranza in modo da fornire ora un quadro molto
chiaro della situazione e delle nostre difficoltà». C'è poi la nuova richiesta sulla revisione e rinegoziazione dei contratti: «Il Difensore Civico è un
organo indipendente, non influenzato dalla politica, volto a difendere i diritti dei cittadini e della collettività. Si è dimostrato altamente sensibile
alla problematica e siamo convinti che possa promuovere una soluzione concreta e alternativa a questo stato di degrado. I contratti possono
essere rinegoziati». m.ram. —
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