martedì 11 dicembre 2018

Corriere della Sera 09/12/2018 " Ponte di Genova, direzione dei lavori a Rina Consulting per 14 milioni "

Ponte di Genova, direzione dei lavori a Rina consulting per 14 milioni

In attesa che vengano individuate le aziende che demoliranno il vecchio Morandi e ricostruiranno il nuovo ponte, si completa il secondo tassello (dopo la scelta del commissario). L’ad Salerno: «Saremo il supporto tecnico della struttura commissariale»


2018/12/09

Tassello dopo tassello iniziano a vedersi i contorni della ricostruzione del Ponte di Genova. Dopo la scelta del commissario Marco Bucci e in attesa che vengano individuate le aziende che demoliranno il vecchio Morandi e ricostruiranno il nuovo ponte, è stato affidato al gruppo geneovese Rina — in particolare a Rina consulting — per l’importo di 14 milioni di euro, l’incarico per i servizi di project & construction management (e quality assurance) legati, appunto, alla demolizione e ricostruzione del ponte Morandi crollato nell’agosto scorso. Si tratta, nel dettaglio, dell’incarico di «coordinamento progettuale, direzione lavori, controllo qualità e supporto alla struttura commissariale» nella fase dell’appalto e nella fase dei lavori per demolizione e ricostruzione.
Il braccio «tecnico» del commissario
«In pratica — spiega Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di Rina — seguiremo l’andamento del progetto e faremo in modo che vada avanti nei tempi e con la qualità prevista, con la responsabilità del direttore dei lavori che ha la responsabilità di controllare l’esecuzione dei lavori, effettuati secondo le normative di sicurezza. Sostanzialmente saremo la parte tecnica della struttura commissariale, per assisterlo nella scelta dei contraenti e nella congruità dei progetti, controllando l’esecuzione del contratto». Un aspetto fondamentale sarà quello dei tempi, che per ora sono stati soltanto indicativamente definiti dal commissario con il completamento dell’opera entro il 2019. «La struttura commissariale — aggiunge Salerno — non è completamente libera su questo punto, nel senso che la Procura ha bisogno di raccogliere tutte le informazioni necessarie prima che si possa partire con la demolizione e la successiva ricostruzione. Poi bisogna ancora scegliere chi demolirà e chi ricostruirà. ovviamente prima si sceglie, prima si comincia. Tanto più che il nuovo ponte sarà fatto in gran parte di acciaio — come previsto dal disegno di Piano — o del tutto in acciaio — progetto Calatrava — per cui ci sarà da lavorare preliminarmente nei cantieri. Detto questo, il commissario vorrebbe aprire il cantiere della demolizione già la prossima settimana, con la scelta di chi avvierà la demolizione nei prossimi giorni».


 Commento ,

Resto stupito dal trafiletto compreso nell'articolo del Corriere della Sera sopra riportato

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Si tratta, nel dettaglio, dell’incarico di «coordinamento progettuale, direzione lavori, controllo qualità e supporto alla struttura commissariale» nella fase dell’appalto e nella fase dei lavori per demolizione e ricostruzione. 

Ma cosa coordinano se non esiste un capitolato generale, un capitolato speciale , un computo metrico estimativo, una analisi prezzi che poi determina il prezziario. ( perlomeno non sono riuscito a recuperalo )

C'è un progetto di massima che risponde all'invito del Commissario per la " manifestazione di interesse".

Cosa succede ? Il Rina dovrebbe coordinare i lavori  rispettando cosa ? Un capitolato scritto dall'Impresa allegato alla firma del contratto, scritto da chi ? dall'Impresa.
 Cosa diventa ? un appalto concorso e la direzione lavori viene ad operare su norme scritte dal vincitore della " Gara " 
Torniamo al Codice degli appalti pubblici messo a soqquadro, dove i vincitori dell'Appalto si sceglievano la Direzione lavori.

Secondo me il Commissario sta commettendo un grave errore , e questo lo ho già evidenziato  commentando articoli precedenti dei giornali presenti su questo blog, all'etichetta Ponte Morandi ed i poteri che sta esercitando sono fuori dal:  TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 28 settembre 2018, n. 109.

Procopio Giuseppe Savona 11/12/2018

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