domenica 11 dicembre 2011

Villapiana Esposto alla Procura della Repubblica del 24/04/2009

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SAVONA ESPOSTO Ill. mo Signor Procuratore, il sottoscritto Marino Masala portavoce del Comitato per la viabilità Piazza Saffi - Villapiana si rivolge alla S.V. Ill. ma sottoponendo all’attenzione quanto segue: premetto che il Comitato da ma rappresentato si è formato spontaneamente ed ha presentato in Comune una petizione sottoscritta da 2124 cittadini, abitanti nei quartieri di Villapiana/Lavagnola e di fruitori per lavoro o per altro del territorio, che hanno a cuore la salute, la sicurezza della citata zona e, in quanto contribuenti, le risorse economiche del proprio Comune; Il nostro comitato non ha assolutamente fini di lucro né tanto meno legami con partiti politici o altro. Le nostre preoccupazioni e i nostri timori sono causati dalla modifica alla viabilità che il Comune di Savona ha recentemente attuato nelle zone sopra indicate senza aver interpellato nessuno. La nuova viabilità ha da subito evidenziato gravi e notevoli problemi in tema di sicurezza stradale: ciò in spregio al codice della strada, il quale nelle disposizioni generali, all’art. 1 stabilisce che “Le norme ed i principi attuativi del codice della strada si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione.”. Riteniamo che questo basilare principio venga disatteso dalla modifica realizzata dal Comune. Infatti l’aver ridotto la carreggiata di Via Cavour, Via S. Lorenzo e Via Verdi inserendo un’altra fila di parcheggi in linea rende di fatto pericolosa la circolazione perché restringe la carreggiata stradale a soli 4 m. e perché in caso di incidente non consente il passaggio a qualsiasi tipi di mezzo di soccorso, a conferma di ciò si allega una allarmante fotografia scattata alcuni giorni fa in Via Cavour, nella quale si vede un autobus rimasto in panne (Doc. n 1). Come si può notare dal documento allegato non c’è spazio sufficiente per consentire in caso di emergenza il transito di qualsiasi pubblica assistenza. In altre parole c’è il concreto pericolo che un banale incidente stradale possa tagliare fuori parte del quartiere di Villapiana e tutto il quartiere di La Rusca. Nel caso di specie per recuperare l’autobus rimasto in panne la Polizia Municipale ha dovuto chiudere il traffico dalle 11.45 alle 13.45, lasciando isolato il quartiere più abitato di Savona. Si evidenzia come le modifiche alla circolazione del traffico abbiano stravolto i precetti forniti dal codice della strada in ordine ai requisiti che deve possedere una via definita “strada urbana di quartiere”; si legge all’art. 2 “Definizione e classificazione delle strade”, il comma 2 che prevede per le strade in questione una classificazione di: “strada urbana di quartiere di tipo E” e al comma 3 si prevedono le caratteristiche minime per le strade urbane di quartiere: “strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata”. Inoltre il parcheggiare le auto nelle predette vie contravviene anche a quanto disposto dal C.d.S., (così come aggiornato al 5/10/2007 con il Decreto Bianchi 03/08/2007 n° 117) all’ articolo art. 158 / c il quale stabilisce che “le fermate e le soste sono vietate sui dossi e nelle curve” e al 158/f “ nei centri abitati è vietato parcheggiare a una distanza inferiore a 5 m dall’incrocio”. Come si evince da documentazione fotografica allegata (Doc. n. 2) al presente esposto Via Cavour e Via San Lorenzo non posseggono alcuno dei suddetti requisiti di legge, anche Via Vanini e Via Marenco non posseggono detti requisiti. In particolar modo si nota che le auto sono parcheggiate da entrambe le parti della carreggiata per tutta la lunghezza delle vie, e quindi anche in curva e soprattutto si nota l’assenza di aree attrezzate con apposita corsia di manovra esterna alla carreggiata. Non siamo solo noi a sostenere questa lettura dell’Art. 2 del C.d.S, lo ha sostenuto anche l’ing. Nanni della Sisplan, società che ha realizzato il piano della sosta per conto della precedente amministrazione comunale, in una recentissima riunione della Terza Commissione Consiliare Permanente n. 24 del 22 novembre 2007 del Comune di Savona,asserendo che a Savona ci sono sulle strade circa 1.500 auto che non dovrebbero esserci. Lo prevede, normando le tipologie delle strade savonesi, il regolamento viario inserito nel PGTU del 2003. Il solo parcheggiare le auto in Via San Lorenzo e Via Cavour crea il blocco della circolazione stradale. Sempre in tema di sicurezza stradale e di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini si fa notare come l’aver istituito il senso unico in Via Verdi ha portato tutto il traffico che scendeva in Via S. Lorenzo e Via Cavour a percorrere Via Alessandria a scendere verso Via Torino ed il traffico proveniente da Via Padova in Via Fiume cioè nel cuore del quartiere con 14 attraversamenti pedonali (qui gravitano le scuole di Via Verdi, l’Ufficio delle Imposte, la Banca Carige e tutte le piccole attività commerciali). Sempre in tema di sicurezza stradale è giusto porre alla Sua attenzione anche la situazione venutasi a creare in Via Piave e Via Torino. Queste due arterie pur rimanendo invariate dal punto di vista della circolazione, erano a senso unico prima e lo sono anche adesso, sono state sovraccaricate di un elevato numero di autoveicoli che vi transitano, 475 per ora in aggiunta alle 724 che vi transitavano prima della modifica (Fonte TAU Soc. che ha effettuato lo studio di verifica su incarico dell’Amministrazione Comunale). Tali vie servono una popolazione di 19.705 abitanti (I e II circoscrizione) sono definite dal regolamento viario come strade interquartiere e di distribuzione primaria sulle quali è vietata la sosta sulla carreggiata principale. E’ sufficiente transitare nelle predette vie per accorgersi che anche questa precetto non è stato rispettato in quanto alle autovetture è consentito la sosta su entrambi i lati della strada,rendendo quasi impossibile, per gli automobilisti che vogliono immettersi in via Torino dalle strade laterali, la visibilità delle vetture che sopraggiungono. (Doc. n. 3). La precedente sistemazione delle soste poteva considerarsi benevolmente come area di sosta posizionata all’esterno della carreggiata. A tutto ciò si deve aggiungere che secondo il piano di protezione civile comunale la zona di Via Torino – Via Piave è tutta a rischio esondazione di tipo R3 ; R4 è il rischio più alto previsto dalla normativa(sono possibili pericoli per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture, con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione di funzionalità delle attività socio economiche e danni rilevanti al patrimoni ambientale). L’unica via per evacuare la categoria debole dei cittadini, ci riferiamo a anziani, disabili e bambini, è possibile solo risalendo le strade verso Via Verdi e di conseguenza Via San Lorenzo e Via Cavour. Purtroppo queste ultime sono, come detto, a senso unico e ad una sola corsia di marcia, quindi inutilizzabili per evacuare la zona in caso di necessità. Inoltre la sistemazione della viabilità della Piazza non corrisponde ai principi progettuali delle rotatorie descritte dal Decreto Ministeriale del 2001, intitolato “norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”. I principi servono per gli incroci tra strade e non sono applicabili alla nostra Piazza che ha numerose immissioni ed emissioni, accesso a parcheggi, fermate degli autobus. Tale sistemazione rende di fatto non fruibile la piazza stessa da parte della cittadinanza. (Doc. n. 4). Si allega come ( Doc. n. 5 ) l’inserimento paesistico previsto a fine sperimentazione. In aggiunta la sistemazione della viabilità a rotazione classica della Piazza ha costretto i progettisti a modificare la viabilità delle Vie Venezia-Robatto –Don Bosco che è attualmente ai limiti della congestione. Ad abuntantiam si sottopone alla sua attenzione il fatto che la predetta modifica alla viabilità ha incrementato a dismisura le code di auto (660 secondi per 700 ml) che tentano di raggiungere Piazza Saffi (Doc. n. 6) peggiorando la qualità di vita, sia dell’automobilista intrappolato nell’ingorgo, sia del residente costretto a tenere le finestre chiuse e impossibilitato a stendere la biancheria e mantenerla pulita. Infatti come dimostrato dai rilevamenti effettuati nella zona da parte dell’ARPAL risulta una percentuale di benzene superiore a quanto consentito dalle leggi vigenti. Il benzene è un additivo della benzina e ha sostituito come antidetonante il piombo. Pertanto è originato dalla combustione dei motori a scoppio alimentati a benzina. E’ perciò direttamente proporzionale al numero di autovetture che passano per le strade. La legge prevede un parametro pari a g/mc 5 dal 2005 in avanti, con tolleranze aggiuntive che portano per il 2008 il parametro a g/mc 7 per il 2009 a g/mc 6 e al 2010 g/mc 5, si allegano risultanze dell’ARPAL. (Doc. n 7). Il documento dell’ARPAL evidenzia un g/mc 9,6, e alcuni g/mc 6,9; 6,2; 6,8. Le tolleranze servono per attuare nel tempo i provvedimenti per diminuire l’inquinamento Questa circostanza è ben nota all’Amministrazione Comunale, la quale per tramite dell’assessore all’urbanistica Livio Di Tullio ha comunicato durante la riunione informale tenutasi il 13.02.2008 nella Sala Rossa, e confermato ufficialmente nella riunione della Commissione Consiliare III, presieduta dall’arch. Aschiero del 19.02.2008, che a fronte dello sforamento dei parametri dell’inquinamento la sperimentazione era da considerarsi fallita e terminata e che la viabilità sarebbe tornata come prima. Ad oggi ciò non è ancora avvenuto e secondo fonti di stampa non verrà più modificato. La giustificazione data per la rivoluzione del traffico, “mettere in sicurezza Piazza Saffi e via Cavuor-San Lorenzo” (si veda LA STAMPA del 16/11/2007 Assessore Di Tullio “….la nuova viabilità è stata decisa per mettere in sicurezza Piazza Saffi e via San Lorenzo e Via Cavour è falsa; lo dimostrano l’esiguo numero di incidenti di lieve entità accaduti prima della sconvolgimento del traffico. La documentazione degli incidenti avvenuti nelle Vie in questione (rilevamenti della Polizia Municipale) ( Doc. n. 8) riporta questi dati: Su Piazza Saffi con un flusso medio di auto di 28.000 auto/giorno (rilevamenti Tau), pari a 8.640.000 auto/ anno, riporta 8 incidenti di cui 4 con feriti, nel 2007; Su via San Lorenzo-Cavour con flusso medio di 15.000 auto/giorno, pari a 5.400.000 auto/anno riporta 7 incidenti di cui 4 con feriti, nel 2007; Su via Piave con flusso medio di 11.000 auto/giorno, pari a 4.000.000 auto/ anno riporta 4 incidenti di cui 4 con feriti, nel 2007. Isolare dai soccorsi un intero quartiere, per altro molto abitato, per un numero così esiguo di incidenti stradali ci sembra un paradosso. Invece si tratta di una promessa politica, così risulta dal verbale della seduta n. 8 della circoscrizione II datato 21.11.2007. (Doc. n. 9) Infine, siamo seriamente preoccupati anche dei costi economici sostenuti dal Comune con i nostri soldi. Infatti attraverso l’accesso agli atti abbiamo ottenuto le documentazioni degli studi condotti dalla TAU trasporti ambiente urbano s.r.l. di verifica delle soluzioni proposte dall’Amministrazione Comunale. A fronte dei 3 studi effettuati dalla TAU sulla viabilità solamente 2 risultano essere stati commissionati dal Comune in modo regolare; in particolare ci si riferisce al 2° del 2/07/2007 e 3° del 18/01/2008 che hanno la lettera di incarico, il relativo disciplinare e regolare fatturazione per un importo complessivo di euro 3.000,00 + 5.000,00 oltre IVA, mentre il primo studio del 12.03.2007 risulta a noi del tutto ingiustificato in quanto come affermato dal Comune stesso mancano la lettera di incarico, il disciplinare e la fatturazione. In sostanza quanto è costato tutto ciò? A fronte di tali e tante presunte violazioni di legge o omissioni, ci pare del tutto ragionevole rivolgersi alla Signoria Vostra Ill. ma per ottenere da Lei quelle iniziative e quelle risposte che non ci sono state fornite o che ci sono state fornite in maniera parziale e contraddittoria. Riteniamo inoltre che l’ordinanza emessa dal Comandante della Polizia Municipale in data 17 Agosto 2007 sia illegittima in quanto il C.d.S. prevede per modifiche di quel tipo (art. 7, comma 1) una ordinanza del Sindaco e non del Dirigente Comandante. (Doc. n. 10). L’ordinanza fa anche riferimento al Piano Urbano del Traffico scaduto nel 2005. Riteniamo pertanto del tutto legittimo richiedere il Suo intervento per verificare se ed in quale misura vi siano state violazioni penalmente e rilevanti nella condotta di chi è per legge preposto alla sicurezza stradale e alla tutela della salute. Lo scrivente chiede di essere informato in caso di archiviazione. Eleggo domicilio presso la mia abitazione sita in Savona Via Torino n 22/1. Con ossequio. Savona lì 10.04.2008 Il portavoce (Marino Masala)

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