venerdì 25 marzo 2011

Osservaziono al P.U.M.T del 19/03/2011

Spett. Sig. Sindaco del Comune di Savona

Federico Berruti

Corso Italia 19 Savona 17100




Oggetto ; Osservazioni al Piano Urbano Mobilità e Traffico del Comune di Savona 2010
Approvato con delibera esecutiva della Giunta Comunale del 15 /02/2011 n° 29



In allegato si trasmette il documento di cui all’Oggetto composto da 9 pagine
In triplice copia.

Il documento va letto con il Piano, elaborato dalla soc. Polinomia a seguito dell’incarico ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Savona, a portata di mano poichè analizza in modo progressivo i vari capitoli in esso contenuti.

Distinti saluti

Savona, 18 Marzo 2011 Procopio Giuseppe

Via Mignone 2/4 Savona




OSSERVAZIONI AL PIANO URBANO MOBILITA’ E TRAFFICO DEL COMUNE DI SAVONA ANNO 2010

Nel metodo

E’ stato redatto un piano ibrido tra PUT e PUM
I due piani hanno finalità simili ( migliorare la qualità della vita dei cittadini ) ma sono profondamente diversi tra loro.

Il PUT è uno strumento obbligatorio prefissato dall’art. 36 del nuovo Codice della Strada ( DL 30 Aprile 1992 n° 285 ) , e meglio specificato dalle “ Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani delTraffico, e deve essere redatto dai Comuni che hanno una popolazione superiore ai 30.000 abitanti.

Il PUT porta con se il PGTU ed i piani particolareggiati ed il regolamento viario

Il PUT interviene a breve sul tessuto esistente della città ed ha per obiettivo :

- miglioramento delle condizione di circolazione ( movimenti e soste )
- miglioramento della sicurezza stradale ( riduzione degli incidenti )
- riduzione inquinamento atmosferico e acustico
- risparmio energetico
-
lo scopo principale è la eliminazione delle soste dalle strade principali ed il reperimento di parcheggi anche in struttura per allocare le soste eliminate, altro punto fondante è chiarire che le strade servono per il traffico e che le zone per le soste devono essere realizzate al di fuori della sede stradale.

Il PUM è redatto da un soggetto promotore ( Comuni con più di 100.000 abitanti, Provincie ecc.) che intende presentare richiesta di finanziamento sul Fondo PUM vedi art. 22 legge 340/2000.
Gli interventi del PUM si riferiscono alle infrastrutture di trasporto pubblico, infrastrutture stradali, parcheggi di interscambio.
I PUM sono predisposti sulla base delle seguenti componenti essenziali :

- analisi delle strutture e della criticità del sistema dei trasporti attuali
- indicatori di obiettivo e valori attuali
- strategie di inervento : trasporto collettivo, reti stradali, sosta, distribuzione merci
- scenari di riferimento
- scenari di progetto
- conseguimento degli obiettivi
- metodologia e modelli utilizzati

Da quanto sopra descritto si può arrivare alla conclusione che è stato fatto un “minestrone” con ingredienti incompatibili




Ora veniamo alle osservazioni vere e proprie considerata la confusione proverò ad elencarle

-analisi dell’esistente e verifica della compatibilità con le leggi vigenti

-non sono state determinate capillarmente le provenienze sui maggiori poli attrattori quali
Stazione Fs, Stazione Tpl, Porto, Banche, Uffici pubblici, Scuole, Parcheggi con le sbarre,
( che sono tutti in centro città ) nè quanti sono i dipendenti, nè quanti sono i fruitori.

-Solo dopo aver determinato la situazione esistente e chiarito le necessità ad oggi ( strade, ponti, gallerie, parcheggi, potenziamento trasporto pubblico ) si prenda in esame il futuro sviluppo urbanistico e lo sviluppo commerciale atteso con l’incremento o il decremento dei flussi di traffico da loro derivanti,
( con la speranza che i politici abbiano idee chiare su quanto è stato programmato al 2020 e cosa ad allora sarà realizzato).

Attenzione solo gli illusi potranno pensare che il traffico privato nella nostra città potrà diminuire sotto il 70%

Di qui uscirà il PGTU al 2020

E’ chiaro che con un PUC confuso non si possono fare tentativi di programmazione o non se ne tiene conto.
Solo successivamente dopo il PGTU, si possono fare a ritroso i vari step con misure temporali più brevi, PUT,ed i piani particolareggiati.

Identificate le necessità è necessario l’intervento dei politici che dovranno stabilire la modalità di soddisfare le evidenze prodotte dallo studio.

Non sta più alla Polinomia indicare quali infrastrutture fare o non fare

Per quanto riguarda il PUM ;

-dalle analisi dell’esistente e dalle necessità derivanti dalle stesse si può tentare di reperire i fondi necessari cercando artificiosamente di redarre un PUM ( che Savona non potrebbe fare) aggrappandosi alle necessità di una città portuale, nel quale inserire alcune priorità per le infrastrutture non più procrastinabili per Savona.

-una infrastruttura interamente dedicata all’attività portuale con una galleria Porto- Piazzale Amburgo per intercettare il traffico pesante, traffico addetti e passeggeri, traffico in attraversamento della città diretto a levante con potenziamento dei parcheggi, con l’abbandono dell’idea di trasferire il traffico pesante dal Porto (e viceversa) verso il nuovo svincolo dell’Aurelia Bis in corso Ricci attraverso Corso Colombo e Corso Ricci stesso.
-
una infrastruttura per alleggerire il centro città dal traffico derivato dai quartieri Lavagnola, Rusca, Villapiana alta e bassa e viceversa con una galleria tra Via Falletti – Miramare
-
Prosecuzione di Via Paleocapa fino alla Stazione Ferroviaria con un nuovo ponte , questa infrastruttura risolverebbe anche il problema che si crea tra i ponti di Via Aglietto e Via Don Minzoni a causa della ridotta asta tra i due ( ponti ), e concorrerebbe alla ricucitura delle due parti della città.



Le tre infrastrutture sopra descritte sono compatibili con la redazione di un PUM e la richiesta del loro finanziamento


Nel Merito

Le fonti dalle quali la Soc. Polinomia ha attinto per una visione storica sono : ( ne cito solo alcune più rappresentative ).

- Comune di Savona - PGTU 2003. E’ lo stesso del 1997 che prevedeva 11 parcheggi in struttura che mai sono stati realizzati

- Comune di Savona-Sisplan/Tbridge -Piano Urbano Parcheggi 2005 , già allora il Piano evidenziava la necessità di reperire parcheggi per eliminare le soste sulla viabilità principale ( 1800 posti) come previsto dall’art. 36 del CdS
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- Comune di Savona-GES Strategie- Piano integrato della mobilità del Comune di Savona zona Villapiana- in questo studio sono state classificate le strade di Villapiana
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- Università di Genova CRUIE –Documento strategico di indirizzo su mobilità e traffico 2009
Il documento prende per buono il numero complessivo di stalli necessari evidenziati dal PP del 2005 ed afferma che mai i parcheggi esistenti vengono totalmente esauriti. ( vedi pag. 46 del documento)

- Comune di Savona-PUC 2008,
Il documento al tempo della sua approvazione fu dichiarato necessario di una profonda rivisitazione dalla Provincia .
Questo PUC prevede insediamenti abitativi in maniera cospiqua in Piazza del Popolo e negli Orti Folconi senza prevedere alcuna infrastruttura viaria.
Il maxi parcheggio previsto sotto l’attuale a raso è fortemente in dubbio per la presenza dei pozzi dell’acquedotto .

I progetti esaminati

- Comune di Savona-TAU srl – verifica di una nuova organizzazione della circolazione nelle vie Torino,Piave,S.Lorenzo e Verdi 2008
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- Unione industriali 2008- Masterplan parcheggi privati, prevedeva parcheggi interrarrati sotto le principali piazze
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- Comune di Savona-Masterplan Piazza del Popolo (Il maxi parcheggio previsto sotto l’attuale a raso è subordinato alla realizzazione immobiliare di Binario Blu, senza costruzioni niente parcheggio interrato)
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- Comune di Savona-Nuovo ponte sul Letimbro loc. Villapiana ( è solo una cartellina con il titolo, dentro non c’è niente )
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- Anas-Progetto definitivo Aurelia Bis ( che di definitivo ha solo la volontà di farla )



Dati esaminati

- Comune di Savona-ATA -Statistica sull’utenza dei parcheggi pubblici
Questa statistica si limita a dire quanti sono i parcheggi pubblici con sbarre e zone blu e relativi introiti.( Utilissimo sarebbe stato uno screening per definire le O/D degli abbonati basato sugli indirizzi degli stessi )


Analisi dello stato di fatto

- Evidenzia la difficoltà di ingresso e uscita da Villapiana
- Evidenzia il collo di bottiglia di Piazza Saffi
- Individua come unica possibilità per Villapiana la costruzione del ponte sul Letimbro sulle direttrice di Via Acqui e di Via Alba per alleggerire il traffico in zona
- Evidenzia che il collegamento tra il Centro ed il Casello autostradale di Savona – Vado avviene attraverso la viabilità ordinaria anche per quanto riguarda il traffico pesante del Porto

Conteggi

- I rilevamenti sono fatti solo in periferia ( difficile dire a Savona dove finisce la Periferia e dove comincia il Centro, perlomeno non è specificato ) e non si capisce se sono la media di più rilevamenti o se sono stati fatti in un solo giorno.
Non c’è un solo rilevamento sulle direttrici del centro cittadino idoneo alle soluzioni che poi daranno
Il traffico è stato rilevato anche su quattro piazze cittadine, quello di Piazza Saffi mi dicono che è stato corretto
- La tavola riguardante tali rilevamenti non è tra quelle pubblicate

Interviste

- Non è spiegato cosa si intenda per Corona, cosa per Centro, cosa vuol dire fuori Savona, quale zona sia indicata con la dicitura oltre Letimbro

- I flussi verso Villapiana sono almeno il doppio di quelli indicati nel rilevamento
Nel modulo del rilevamento manca la domanda più importatante : perché usa il mezzo proprio

Il sistema delle soste

- L’analisi testimonia del grave problema costituito dalle soste stanziali dei residenti
- Le indagini sulla quantità degli stalli liberi su strada non dice che il 50% degli stessi sono fuori legge
- L’analisi, pur non evidenziando il fatto che almeno 2500 stalli sono fuori legge, dice che gli stessi sono insufficenti
- Appare velatamente che il numero delle moto è troppo alto ma non ne da spiegazione
-





Qui provo a darne una io
.
Maggiore è la congestione delle strade, dovuta alla ristrettezza delle carreggiate stradali e alla loro canalizzazione, la mancanza di parcheggi , maggiore diventa la sosta lunga perché la gente lascia le macchine parcheggiate sulla strada e prende la moto.

Strategia di piano e quadro programmatico

- La relazione dice che Savona è un territorio ampiamente pianeggiante, ma qui è in errore.
La città si è sviluppata alle pendici delle colline vedi la zona a monte di Via Vittime di Brescia e la zona a monte di Via Stalingrado ( zona della Rocca )
Tutta Villapiana alta e bassa al di sopra di Via Mentana e di Via San Lorenzo e di Via Verdi
Le zone della Rusca, Valloria e Villetta
Tutte le zone sopra citate sono difficilmente raggiungibili capillarmente dal servizio pubblico
- Si suggerisce la creazione di isole ( vedi spiegazione nell’art. 36 ) nelle zone pianeggianti
Nella strategia di piano si tenga conto che la ripartizione modale al 2020 prevede movimenti privati pari al 77%


Progetti infrastrutturali

- Il ponte di Villapiana, già inserito nel PUC , non ha una studio di fattibilità nè un progetto di massima ( perlomeno dall’ accesso agli atti non risulta ) nato come ipotesi per alleggerire il traffico su via Torino da una idea politica è smentito dai tecnici.
Il DIPTEM altro Dipartimento dell’Università ha smentito la necessità di una sbocco su Corso Ricci per decongestionare Via Torino.
- Nella posizione in cui è stato allocato, necessiterà di una deroga al Piano di bacino da parte della Regione Liguria.
- Per scavalcare il Letimbro dovranno essere costruite due rampe che interromperanno la continuità della passeggiata e creeranno una larga zona di disturbo per circa 100 mt.
Creerà su via Torino due incroci con Via Acqui e con Via Alba.
Questi incroci avranno un traffico di 1800/1900 autovetture/ora nelle ore di punta e saranno altamente squilibrati.
- Se ritenuto necessario per portare in Villapiana il traffico in arrivo dall’Aurelia Bis l’alternativa è un ponte in quota sulla prosecuzione di Via Verdi (strada dalle caratteritiche geometriche che permettono il doppio senso ) che non penalizzerebbe troppo i primi piani dei palazzi in fregio alla stesso e che scavalcherebbe Via Torino ed il fiume Letimbro .


Sintesi degli indirizzi strategici di piano

- Alleggerimento del traffico veicolare sulle zone sensibili della città
- La ciclopedonalità in sostituzione del traffico veicolare nelle zone residenziali (commento: a Savona solo il centro storico ha le caretteristiche delle zone residenziali )
- Fluidificazione del traffico sulle direttrici congestionate
- La speranza che l’Aurelia bis porti benefici al traffico cittadino (che è tutto concentrato tra corso Ricci ed il mare ) è una pia illusione.



- Torna a galla la cervellotica soluzione di una rotatoria quadrata semaforizzata tra Corso Ricci/Via don Minzoni/ Via Aglietto senza un solo rilevamento dei flussi
Rilanciata l’idea di un people mover tra Piazza del Popolo e la Stazione Ferroviaria ( idea contenuta nel PUC ) probabilmente pochi sanno dell’ingombrante struttura aerea necessaria

- Si ritiene necessario un nuovo ponte sulla direttrice di Via Paleocapa ed aggiungo io

su questa direttrice si dovrebbe costruire l’altra metà di Piazza del Popolo con le caratteristiche della parte esistente allocando li le volumetrie di Binario Blu
-
Le proposte del PUMT
-
-Doppio senso su Via Battisti e Via Pertinace
-La chiusura di Corso Italia ( un tratto )
-La chiusura di un tratto di Via dei Mille
-La rotatoria di Piazza Mameli

-Sono state formulate in assenza di uno studio dei flussi di cui non esiste un solo rilevamento. Una volta rilevati i flussi saranno ritirate le proposte

Proposta dello scrivente : portare Via XX Settembre a doppio senso ( ora è sottoutilizzata ) con una rotatoria su Corso Colombo/ Via XX Settembre , questa soluzione alleggerirebbe Via Guidobono e via Niella ( naturalmente sono stati fatti alcuni rilevamenti del traffico sulle strade in questione )

Circolazione dei mezzi commerciali

-Pretestuosa appare l’affermazione che per motivi economici la soluzione Porto/Casello Autostradale di Savona/Vado in galleria diretta non si può fare
-Penalizzante per la città è la soluzione di portare il traffico da/per il Porto allo svincolo dell’Aurelia Bis di Corso Ricci attraverso Corso Colombo e Corso Ricci ( buona parte in trincea ) come previsto dal PUC
( naturalmente ho sentito affermare che il PUC si governa a colpi di variante )

Soste e parcheggi

-Traspare che la sosta lunga dei residenti sia un grosso problema ma pare che voglia essere confermato il privilegio che hanno i residenti del centro ad occupare spazi vitali per la vita della città.
- Sembra che si voglia penalizzare coloro che venendo dalla periferia , dalla corona, da fuori città occupano spazi di parcheggi destinati ad altri.
- La soluzione che propone il piano sembra essere la rarefazione ulteriore delle zone di parcheggio o aumentare oltre il sopportabile i costi dei parcheggi
- Ripeto, non è stato richiesto nelle indagini il perché si preferisca l’uso del mezzo privato e ( vedi quanto concluso in questo piano a proposito dell’utilizzo del mezzo privato al 2020 previsto al 77%) bisogna che l’Amministrazione prenda coscienza che quest’ultimo mezzo è indispensabile per l’economia della città.
- Pertanto bisogna armonizzare la città alle necessità, se Savona vuol essere ancora indicata come capoluogo, altrimenti piano piano ci sarà una diaspora come quella che ha portato Savona da 80.000 abitanti ai 60.000 di oggi.

- Le strade devono tornare ad avere la loro funzione, bisogna costruire almeno 2500 parcheggi pubblici parte a rotazione e parte liberi (per ospitare le macchine dei residenti che si muovono una volta la settimana), naturalmente tutti devono pagare un po’ per rendere tutti i cittadini uguali tra di loro
- Non è stata evidenziata la necessità di creare subito almeno 500 posti per Villapiana da reperire in giro a : dove verrà lo svincolo Aurelia bis , dietro ai campi da tennis della Rusca e mettere in programma la copertura di una parte del Letimbro cominciando a parlarne in Regione.
- Smettere di consumare il territorio con costruzioni e spazi liberi come gli orti Folconi vanno lasciati liberi ed organizzati magari provvisoriamente a parcheggi .

Scenario A 12

- Nelle zone ZRTL non è indicata Villapiana
- Comunque Villapiana non può essere considerata in tale categoria in quanto ci sono molteplici scuole,uffici pubblici, numerosissime attività commerciali, artigianali.
- Le zone a traffico moderato 30 Km/h non permettono di mettere ne la terza ,ne la quarta marcia .
-
In prima e seconda la combustione emette più CO2 e benzene ed i consumi raddoppiano
( altro che fluidificare il traffico )

-Sulla soluzione Parcheggi a Miramare grava l’incognita svincolo dell’aurelia Bis.

-Sono contrario ai percorsi ciclabili in sede promisqua e contrario a stringere Via Paleocapa e Via Gramsci, favorevole a piste ciclabili su percorsi indipendenti

-Stringere le strade, anche se ora è di moda, impedisce la fluidità del traffico

- Le moto e le biciclette sorpassano comunque e dovunque.
- Le bici diventano pericolose per se stesse e gli altri in condizione di una sola corsia

Regolamento viario

Art. 2.1 Classificazione delle strade urbane

Richiama la normativa nazionale, descrive le prime tre categorie A/B/C e omette di proposito le categorie

D; strade urbane di scorrimento
E, strade urbane di quartiere
F; strade locali
F bis itinerari ciclopedonali

Che poi riporta strutturandole in più categorie AD / D / DE / E / EF1 / EF2 / EF3 / F / F bis
Esaminando la categoria “ E “. Il regolamento scrive : una o più corsie per senso di marcia, intersezioni a raso semaforizzato o canalizzate o a rotatoria compatta.

Non prescrive come il codice detta ( vedi sotto strada urbana di quartiere ) né il numero di corsie che deve avere nè come devono essere le soste


Qui sotto riporto uno stralcio dell’art. 2 del cds
E - Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata.
F - Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.
F-bis - Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole della strada. (2)
Nell’art. 3.4 Disciplina della sosta

la sosta è ammessa sulla strada urbana ( strada di cat. D del CdS ed E del Regolamento viario ) di quartiere in carreggiata (nel cds la sosta non è ammessa )


nell’art. 3.5 Circolazione e fermata dei mezzi pubblici

-è ammessa la circolazione dei mezzi pubblici sulle strade di quartiere ed inferiore ( cat. E)

il che vuol dire che sulle strade locali o residenziali, dove non è ammesso il servizio pubblico secondo il CdS, con questa normativa può esserci l’uso promisquo.

Non mi pare che ,essendo obbligatorio, il regolamento viario possa prevaricare il CdS

Nell’art. 3.7 Circolazione delle biciclette

In pratica su tutte le strade cittadine possono essere tracciate piste riservate per le biciclette ( il che sarebbe una iattura )

Commenti al regolamento

Il regolamento viario non tratta delle strade a senso unico, di quante corsie minime devono avere e delle soste su queste strade

- Questo regolamento, collegato alla Tav 6.1 Classificazione della Rete Stradale classifica Via Cavour, Via S: Lorenzo, Via Verdi, Via Torino e Via Piave come strade interzonali complementari EF3 e le restanti strade del quartiere come strade urbane locali cat. F declassificandole.

- Declassificando in questo modo le strade si creano gli alibi per parcheggiare sulle stesse sempre un maggior numero di macchine. Vanno creati parcheggi e le macchine eliminate dalle strade.
- Le stesse caratteristiche geometriche delle strade e l’uso che se ne fa con flussi vicini ai 1000 autovetture/h per le vie sopraccitate e per le altre con 400/500 autovetture dimostrano che è sbagliata la classificazione proposta.




All’ art. 2.2 Perimetrazione c’è la definizione delle caratteristiche delle zone ZRTL che non rispondono certo al quartiere di Villapiana, di conseguenza le strade non possono avere la classificazione assegnata .

- Lo studio della Ges aveva classificato correttamente le strade di Villapiana ed era stato approvato dal Consiglio Comunale

- Nell’art. 36 c’è una prescrizione disattesa da sempre a Savona “ Le eventuali modifiche alla viabilità, nuovi sensi unici, doppi sensi, zone pedonali, nuovi stalli su strada, non devono nella maniera più assoluta recare danno alle zone contigue.

COMMENTI FINALI

La presentazione di molteplici scenari rispecchiano l’errore capitale di questo piano, aver mescolato PUT e PUM.

Le necessità per Savona sono :

La prosecuzione di Via Paleocapa fino alla Stazione Ferroviaria ( come già descritto )

Il raccordo Porto-Casello Autostradale in sede propria ( come già descritto )

Il passante tra Villapiana e Miramare ( se non si può utilizzare tutta o in parte la galleria esistente va realizzata in sede propria )

Realizzati i tre punti sopra descritti la città avrà un respiro profondamente diverso ed il traffico in centro città profondamente ridimensionato

Poi

- La creazione di parcheggi pubblici allocati negli spazi rimasti liberi
- La ricucitura delle due parti della città divisa dal Letimbro coprendo buona parte dello stesso ( confrontandosi con la regione )
- Allocare fuori dal centro i parcheggi per i residenti

Non emerge con chiarezza la volontà politica dell’Amministrazione ( che questo piano ha pilotato pesantemente ) se intende scoraggiare l’ingresso delle vetture private in città creando parcheggi di cintura o aumentando il costo dei parcheggi.

I parcheggi previsti sotto le piazze cittadine o saranno privati con polemiche furibonde di sfruttamento del suolo pubblico a favore dei privati o pubblici a rotazione ed allora chiameranno ancora più traffico

Altre impressioni o pareri sono evidenziati nella discussione fatta punto per punto

Non ho trattato del trasporto pubblico perché sarebbe stato come disquisire sul sesso degli angeli.


Savona, 17 Marzo 2011 Procopio Giuseppe
pinpro@inwind.it

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