martedì 23 gennaio 2018

Savona 23/01/2018 La proposta del Comitato per la modifica della posizione degli stalli per parcheggi in Via Torino e Via Piave


schema progettuale





questo progetto lo ho presentato al vicesindaco nella prima metà del mese di ottobre scorso e l'idea gli è piaciuta e mi ha detto che la avrebbe proposta al Comandante .

Nella mail di questa mattina ( 22/01/18 ) mi ha confermato di averla proposta e che lo faranno
Lo schema evidenzia Lo stato attuale, la sovrapposizione tra lo stato attuale e lo stato progettuale e lo stato finale .

Nello stato attuale sono riportati i parcheggi come sono disposti ora , sono riportate le larghezze delle strade, sono indicati tutti gli incroci con il nome delle relative strade ed i sensi di entrata ed uscita.

Si tratta di disporre i parcheggi come erano una volta , su un solo lato e a spina di pesce il numero dei parcheggi sarà uguale a quelli di adesso.

Gli automobilisti, che percorrono Via Torino e Via Piave, avranno cosi una visuale pulita senza che le macchine provenienti dalle strade laterali siano occultate dalle macchine parcheggiate e cosi pure i pedoni che restano nascosti dalle auto parcheggiate a filo delle strisce pedonali.

Il 31 Luglio 2017 su Uomini Liberi è comparsa una lettera inviata all'Amministrazione Comunale a firma Picchi che parlava di strisce pedonali e della difficoltà del rapporto tra pedoni ed automobilisti.
La abbiamo apprezzata e ne riproponiamo uno stralcio 

Omissis.........
 
I luoghi per la deambulazione propria del pedone sono i marciapiedi ed il collegamento tra di loro, le strisce pedonali, teoricamente su questi luoghi il pedone può muoversi con tranquillità ma non è così, all'improvviso sui marciapiedi ti ritrovi qualche bicicletta che fa lo slalom tra i passanti (vedi i portici di Piazza del popolo e quelli di via Paleocapa) se non tieni gli occhi a terra, sicuramente porterai a casa qualche frammento di deiezione dei cani, i luoghi deputati sono quelli dove si portano a passeggio i cani (vale per tutta Savona) a volte è più sicuro passare sulla carreggiata stradale.
Le strisce pedonali ti dovrebbero permettere di attraversare la carreggiata con una relativa sicurezza ma in realtà non succede questo.
C'è un contrasto tra pedoni e coloro che utilizzano la carreggiata stradale che è frutto di una cattiva segnaletica che male interpreta il Codice della Strada.
Il pedone crede di avere una precedenza quando è sulle strisce o quando si accinge ad attraversare.
Quando è sulle strisce ha la precedenza, ma prima di buttarsi sulle strisce deve guardarsi intorno e valutare se chi sopraggiunge è in grado di fermarsi e se ha avuto la percezione di una volontà di attraversamento.
Il codice dice che il pedone ha la precedenza quando ha iniziato l'attraversamento, vale a dire che ha già messo almeno un piede sulle strisce ma la prudenza impone di valutare che gli automobilisti  abbiano la percezione della volontà del pedone. (Non credo che i pedoni non abbiano in tasca almeno un patentino per guidare motoveicoli o autoveicoli)
Forte è la problematica dovuta agli attraversamenti pedonali posizionati subito a monte di zone dove esistono stalli per le soste.
La normativa prescrive che nei centri abitati, la sosta o la fermata sono vietate sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 m dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione.
Non sono previste distanze dalle intersezioni per il posizionamento delle strisce pedonali.
Di solito nella nostra città le strisce pedonali sono tutte a ridosso delle intersezioni e al di sopra di stalli per la sosta regolarmente o meno segnati in margine alla carreggiata anche a distanza inferiore ai 5 m dal intersezioni.
Gli attori dell'atto di attraversamento, il pedone e l'automobilista si trovano in questa
 
situazione: il pedone sul marciapiede ha una macchina parcheggiata davanti alle strisce e pertanto non vede bene i veicoli in arrivo, il veicolo vede il pedone solo quando questo ha fatto almeno 2 m sulle strisce cioè al di fuori dell'ingombro dell'automezzo parcheggiato.
Il pedone è forte nel fatto che ha la precedenza essendo sulle strisce, l'automobilista se è molto attento e se non va ad una velocità superiore ai 30 km/h ha bisogno di un tempo di reazione di almeno 08 secondi per mettere piede a freno a questo punto ha già fatto 10 m e inevitabilmente urta il pedone. Problemi e grossi guai per tutti.
Normalmente la colpa è dell'automobilista il pedone finisce all'ospedale.Omissis ........."...
Savona 23/01/2018

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