schema progettuale
questo progetto lo ho presentato al
vicesindaco nella prima metà del mese di ottobre scorso e l'idea gli
è piaciuta e mi ha detto che la avrebbe proposta al Comandante .
Nella mail di questa mattina ( 22/01/18 ) mi ha
confermato di averla proposta e che lo faranno
Lo schema evidenzia Lo stato attuale,
la sovrapposizione tra lo stato attuale e lo stato progettuale e lo
stato finale .
Nello stato attuale sono riportati i
parcheggi come sono disposti ora , sono riportate le larghezze delle
strade, sono indicati tutti gli incroci con il nome delle relative
strade ed i sensi di entrata ed uscita.
Si tratta di disporre i parcheggi come
erano una volta , su un solo lato e a spina di pesce il numero dei
parcheggi sarà uguale a quelli di adesso.
Gli automobilisti, che percorrono Via
Torino e Via Piave, avranno cosi una visuale pulita senza che le
macchine provenienti dalle strade laterali siano occultate dalle
macchine parcheggiate e cosi pure i pedoni che restano nascosti dalle
auto parcheggiate a filo delle strisce pedonali.
Il 31 Luglio 2017 su Uomini Liberi è comparsa una lettera inviata all'Amministrazione Comunale a firma Picchi che parlava di strisce pedonali e della difficoltà del rapporto tra pedoni ed automobilisti.
La abbiamo apprezzata e ne riproponiamo uno stralcio
Omissis.........
I
luoghi per la deambulazione propria del pedone sono i marciapiedi ed
il collegamento tra di loro, le
strisce pedonali,
teoricamente su questi luoghi il pedone può muoversi con
tranquillità ma non è così, all'improvviso sui marciapiedi ti
ritrovi qualche bicicletta che fa lo slalom tra i passanti (vedi i
portici di Piazza del popolo e quelli di via Paleocapa) se non tieni
gli occhi a terra, sicuramente porterai a casa qualche frammento di
deiezione dei cani, i luoghi deputati sono quelli dove si portano a
passeggio i cani (vale per tutta Savona) a volte è più sicuro
passare sulla carreggiata stradale.
Le
strisce pedonali ti dovrebbero permettere di attraversare la
carreggiata con una relativa sicurezza ma in realtà non succede
questo.
C'è
un contrasto tra pedoni e coloro che utilizzano la carreggiata
stradale che è frutto di una cattiva segnaletica che male interpreta
il Codice della Strada.
Il
pedone crede di avere una precedenza quando è sulle strisce o quando
si accinge ad attraversare.
Quando
è sulle strisce ha la precedenza, ma prima di buttarsi sulle strisce
deve guardarsi intorno e valutare se chi sopraggiunge è in grado di
fermarsi e se ha avuto la percezione di una volontà di
attraversamento.
Il
codice dice che il pedone ha la precedenza quando ha iniziato
l'attraversamento, vale a dire che ha già messo almeno un piede
sulle strisce ma la prudenza impone di valutare che gli
automobilisti abbiano la percezione della volontà del pedone.
(Non credo che i pedoni non abbiano in tasca almeno un patentino per
guidare motoveicoli o autoveicoli)
Forte
è la problematica dovuta agli attraversamenti pedonali posizionati
subito a monte di zone dove esistono stalli per le soste.
La
normativa prescrive che nei centri abitati, la sosta o la fermata
sono vietate sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in
prossimità delle stesse a meno di 5 m dal prolungamento del bordo
più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa
segnalazione.
Non
sono previste distanze dalle intersezioni per il posizionamento delle
strisce pedonali.
Di
solito nella nostra città le strisce pedonali sono tutte a ridosso
delle intersezioni e al di sopra di stalli per la sosta regolarmente
o meno segnati in margine alla carreggiata anche a distanza inferiore
ai 5 m dal intersezioni.
Gli
attori dell'atto di attraversamento, il pedone e l'automobilista si
trovano in questa
situazione:
il pedone sul marciapiede ha una macchina parcheggiata davanti alle
strisce e pertanto non vede bene i veicoli in arrivo, il veicolo vede
il pedone solo quando questo ha fatto almeno 2 m sulle strisce cioè
al di fuori dell'ingombro dell'automezzo parcheggiato.
Il
pedone è forte nel fatto che ha la precedenza essendo sulle strisce,
l'automobilista se è molto attento e se non va ad una velocità
superiore ai 30 km/h ha bisogno di un tempo di reazione di almeno 08
secondi per mettere piede a freno a questo punto ha già fatto 10 m e
inevitabilmente urta il pedone. Problemi e grossi guai per tutti.
Normalmente
la colpa è dell'automobilista il pedone finisce all'ospedale.Omissis ........."...
Savona 23/01/2018
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