venerdì 15 ottobre 2021

2021-10-14 Presentazione di due studi viabilistici ai candidati Sindaco presso la soc. Cattolica N. S. dela Misericordia di Savona

                                              Questo post tratta del secondo progetto

Comitato per la viabilità di piazza Saffi-Villapiana

http://comitato-di-piazza-saffi-villapiana.blogspot.com/


Savona,09/10/2021

                                                                 INVITO

Giovedi 14 Ottobre 2021alle ore 17 Il Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana presenterà due progetti di viabilità presso la Sociatà Cattolica N. S. di Misericordia in Via Famagosta 4 ( SV )


Il primo intitolato “ Progetto per il collegamento di : Villapiana con il mare, Villapiana con l'ospedale, Villapiana con Albissola, Villapiana con l'autostrada, tale progetto consentirà di sgravare di una parte del traffico il centro cittadino e la parte nord/est della citta'

( Piazza Saffi , Piazza Diaz , Piazza Leonpancaldo.)


Il secondo è intitolato Collegamento tra il casello autostradale di Savona -Vado ( A10 e A26, superstrada e viabilità ordinaria) con il Porto di Savona .”

Tale progetto, prevede una parte della strada in superfice e una in sotterraneo. La parte in superfice permetterà il collegamento con la viabilità ordinaria in almeno tre punti, mentre la parte sotterranea emergerà prima in zona Porto e successivamente in zona Priamar, collegandosi con la viabilità esistente

Verrà inoltre fatto un brevissimo cenno sull'Aurelia Bis attualmente sospesa.

Questo invito e questa presentazione sono dedicati in particolare a coloro che si sono proposti per guidare la città nei prossimi 5 anni, sia chi sarà in maggioranza sia chi sarà in minoranza, con l'augurio che tutti si possa collaborare per il bene della nostra città


L'ingresso sarà consentito a coloro che saranno muniti di green pass.

nell'augurarvi buona sera, porgo cordiali saluti.

per il Comitato di Villapiana

Procopio Giuseppe


Comitato per la viabilità di piazza Saffi-Villapiana

http://comitato-di-piazza-saffi-villapiana.blogspot.com/

 

 

 questa pianta di Savona è tratta dai disegni per il piano regolatore pertanto non è aggiornata 

con le costruzioni degli ultimi 10 anni

Su questa pianta sono stati inseriti dei numeri che poi trovano corrispondenza con la tabella 

attaccata in fondo al disegno

 il n° 1 corrisponde alla Rotatoria che si trova all'uscita della barriera di Savona Vado

il n° 14 corrisponde all'emersione della galleria in porto

La strada corre in superfice dal n° 1 al n° 8 poi entra in galleria sotterranea Zona squadra Rialzo e sbuca in porto al n° 14 smistandosi anche con il raccordo alla viabilità ordinaria

QUI SOTTO IN 5 PARTI LA PLANIMETRIA DELLA ZONA INTERESSATA CHE NELLA SUA INTEREZZA NON EVIDENZIA I NUMERI DI RIFERIMENTO

PER INGRANDIRE LE FOTO ANDARCI SOPRA CON IL MOUSE "comparirà una mano " CLICCATE CON IL TASTO DESTRO E LA FOTO SI INGRANDIRA' Sotto la foto ingrandita compariranno in sequenza tutte le foto,cliccando con il tasto sinistro, sulle stesse compariranno tutte le foto ingrandite








 

alleghiamo foto  i numeri delle foto corrispondono ai numeri riportati sulla pianta

                                                                Rotatoria Punto 1

                                                     ingresso Piazzale Vernazza 2

                                                            Ingresso officina OMS  3

                6-1                  ingresso Parco Doria da Piazzale Amburgo

                   6                  ingresso in parco Doria da Piazzale Amburgo
 

                    5                                         istituto zoo profilattico
                4         collegamento officina OMS con ferrovia entriamo in Parco Doria

               7                                    chiesetta sconsacrata

                 7       ingresso a Parco Doria dalla rotatoria  della chiesetta sconsacrata

 

                     8                      Rotatoria Officine ingresso a Parco Doria

                  

                      8                      Rotatoria Officine ingresso a Parco Doria

                      9                         accesso alla squadra Rialzo


                                              In questa zona siamo già in galleria

 

Per colui che ha obiettato sull'attraversamento del fiume allego quanto sotto a proposito della falda del Letimbro

 

Bacino Letimbro A13 4


Caratteristiche acquifero sotterraneo

L’acquifero alluvionale costiero del T.Letimbro, permeabile per porosità, e con sviluppo continuo su tutto
l’areale dell’Unità, è caratterizzato da un materasso alluvionale costituito da depositi alluvionali ghiaioso-
sabbioso-ciottolosi aventi spessori varabili da 10 m a circa 40 m con intercalati frequenti livelli e lenti limo-
argillosi anche di estensione e spessore considerevole.
Il substrato è rappresentato dalle argille plioceniche e dalle formazioni cristalline pre-triassiche.
All’interno dell’acquifero è possibile distinguere una permeabilità per porosità di tipo monostrato nella parte
apicale del corso d’acqua e multistrato nella porzione centrale e terminale della valle, dove sono presenti
livelli argillosi che possono raggiungere anche spessori di 10m.
L’acquifero costiero è sede di una falda freatica superficiale in corrispondenza dei primi 10m di depositi
alluvionali e marini costieri aventi granulometria variabile da sabbiosi a ciottolosi, mentre a profondità
maggiori sono presenti falde sovrapposte confinate.

"aggiungerò a questo post in maniera succinta quanto è stato detto e dibattuto, e se la planimetria seguiterà a non aprirsi aggiungerò le foto della stessa"

segue .........



2021-10-14 Presentazione di due studi viabilistici ai Candidati Sindaco presso la Soc. Cattolica N. S. di Misericordia a Savona

 

Comitato per la viabilità di piazza Saffi-Villapiana

http://comitato-di-piazza-saffi-villapiana.blogspot.com/



Savona,09/10/2021

INVITO


Giovedi 14 Ottobre 2021alle ore 17 Il Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana presenterà due progetti di viabilità presso la Sociatà Cattolica N. S. di Misericordia in Via Famagosta 4 ( SV )


Il primo intitolato “ Progetto per il collegamento di : Villapiana con il mare, Villapiana con l'ospedale, Villapiana con Albissola, Villapiana con l'autostrada, tale progetto consentirà di sgravare di una parte del traffico il centro cittadino e la parte nord/est della citta'

( Piazza Saffi , Piazza Diaz , Piazza Leonpancaldo.)


Il secondo è intitolato Collegamento tra il casello autostradale di Savona -Vado ( A10 e A26, superstrada e viabilità ordinaria) con il Porto di Savona .”

Tale progetto, prevede una parte della strada in superfice e una in sotterraneo. La parte in superfice permetterà il collegamento con la viabilità ordinaria in almeno tre punti, mentre la parte sotterranea emergerà prima in zona Porto e successivamente in zona Priamar, collegandosi con la viabilità esistente

Verrà inoltre fatto un brevissimo cenno sull'Aurelia Bis attualmente sospesa.

Questo invito e questa presentazione sono dedicati in particolare a coloro che si sono proposti per guidare la città nei prossimi 5 anni, sia chi sarà in maggioranza sia chi sarà in minoranza, con l'augurio che tutti si possa collaborare per il bene della nostra città


L'ingresso sarà consentito a coloro che saranno muniti di green pass.


nell'augurarvi buona sera, porgo cordiali saluti.


per il Comitato di Villapiana

Procopio Giuseppe


Questa che segue è la lettera con la quale inviavamo il progetto all'Ammministrazione Caprioglio

 Al Sig. Sindaco del Comune di Savona

Dott.ssa Ilaria Caprioglio

Al Sig. Vice Sindaco ( Urbanistica ,Infrastrutture e Quartiere )

Arch. Massimo Arecco

Al Sig. Assessore ( Viabilità )

Dott.ssa Ileana Romagnoli


posta@pec.comune.savona.it


Oggetto : Progetto per il collegamento di Villapiana con il Mare, con l'Ospedale, con Albisola e con il Casello Autostradale di Albisola.


Con la presente si trasmette il Progetto in oggetto.

Questo progetto, come scritto nella relazione allegata, oltre a quanto evidenziato in copertina può liberare il centro cittadino da gran parte del traffico che lo soffoca.

Siamo disponibili ad illustrare il progetto alla Giunta o a chiunque il Sig. Sindaco ritenga opportuno.

Ci aspettiamo una valutazione politica e non tecnico economica.

Ricordiamo che l'art. 22 della legge 340/2000 finanzia a fondo perduto il 60% dell'intero importo se le opere proposte sono ricomprese nel PUMT.

Cordiali saluti

Comitato viabilità Piazza Saffi/Villapiana

c/o

Procopio geom. Giuseppe Via Mignone 2/4

Savona 17100

3357025566 pinpro@inwind.it

Savona 06/05/2017

 

                                                  PROGETTO

 


 









                     GRAFICO RILEVAMENTI FLUSSI





RELAZIONE PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

ALLA

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAVONA



Il Comitato per la Viabilità di Piazza Saffi Villapiana presenta all'Amministrazione Comunale uno studio sulla “ ipotesi di nuova viabilità “ per collegare Villapiana al mare, all'ospedale, con Albisola e con il casello autostradale di Albisola “ aprendo un passante tra Via Falletti (quota 10,00 , Villapiana ) e la zona davanti al porticciolo dell'Assonautica sulla via Aurelia ( quota 8.00 )

Il passante realizzato mediante la costruzione di una galleria a doppio senso lunga circa 850 ml ( con sede stradale larga ml 12,90 ) con le caratteristiche di strada extra urbana secondaria di tipo CI ,sulla quale è ammesso il transito di ogni tipo di veicolo ,( la larghezza della sede stradale permette la allocazione di marciapiedi e piste ciclabili)

Gli abitanti di Villapiana in un quarto d'ora a piedi possono raggiungere lo scoglio della Madonnetta e tutta la zona della Margonara

Gli abitanti di Villapiana e quelli di Lavagnola avrebbero indubbi vantaggi nel poter accedere, in caso di soccorso del 118, all'ospedale senza le code imposte dal traffico del centro cittadino . 

Per quanto riguarda il raggiungimento del casello dell'autostrada di Albisola è evidente che si tratta di una notevole scorciatoia che porterà vantaggi all'intera città

Per questo il Comitato ha effettuato rilevamenti del traffico in entrata da Albisola su via Paleocapa, su via Famagosta all’intersezione con via Santa Lucia, su via dei Mille prima della intersezione con via dei Vegerio ha verificato i rilievi, in ingresso alla Piazza Saffi, effettuati dalla TAU;

ha effettuato rilevamenti del traffico in uscita da Savona diretti ad Albisola su via Paolo Boselli e contemporaneamente sul Largo dei Vegerio e verificato i rilievi in uscita dalla Piazza Saffi effettuati dalla Tau; ha effettuato rilevamenti all’incrocio tra via Paolo Boselli e via Paleocapa

Ha effettuato rilevamenti all’incrocio di via Verdi con via Alessandria

Ha effettuato rilevamenti sul ponte bianco di Lavagnola all’ingresso di via Crispi rilevando i flussi provenienti dalla Statale per il Cadibona, dal Santuario, da Lavagnola e da Corso Ricci

Ha effettuato rilevamenti tra via Vannini e via S. Lorenzo

Ha preso visione dei rilevamenti effettuati dalla Provincia di Savona su tutto il perimetro cittadino effettuati nel 2001

Sulla base dei rilevamenti il Comitato ha elaborato l’ipotesi di poter far entrare ed uscire i veicoli che da Villapiana vanno verso Albisola e quelli da Albisola diretti a Villapiana attraverso il nuovo passante tra la zona di Miramare (Via Aurelia) e Via Falletti. ( Villapiana )

All' uscita su via Falletti è prevista una rampa che da via Falletti sale in Via S. Lorenzo. Con una pendenza del 6%

La rampa tra Via Falletti e Via S. Lorenzo permette ai cittadini residenti nella parte alta di Villapiana e della Rusca di accedere agevolmente alle vie di penetrazione.

Il traffico proveniente da Albisola diretto verso Via Torino potrebbe entrare in piazza Bologna attraverso via Traversagni e utilizzare la stessa piazza come punto di partenza per la penetrazione del quartiere.

Il restante traffico percorrerebbe via Falletti fino all’incrocio con via Torino stessa e di li può raggiungere via Piave , Piazza Saffi, e le vie contigue;

ugualmente dall’intersezione con via Torino il traffico può immettersi su via Perugia e di li attraverso le vie contigue raggiungere la zona a valle dei giardini ( realizzati sul vecchio sedime ferroviario ) che è luogo con numerosi parcheggi

Le vie S. Lorenzo e via Cavour sarebbero a doppio senso, gli abitanti di Villapiana alta e della Rusca, diretti verso Albisola potranno accedere alla nuova arteria attraverso via S. Lorenzo e via Albenga

Il traffico sopra descritto è totalmente il traffico generato da e per Villapiana.


Questa soluzione permetterebbe di sgravare il centro cittadino di un passaggio di autovetture compreso in una forchetta tra 890 e 1328 , consentirebbe agli abitanti di Villapiana di risparmiarsi le code in entrata ed in uscita e renderebbe più snella la viabilità in via Crispi, Torino,e Piave.

In Piazza Saffi su un totale di autovetture circolanti di 2724 ( rilievo Tau ) ci sarebbe una diminuzione di traffico tra il 32,67% e il 48,75 %

Si ipotizza anche che tale numero di macchine non transitino più per Piazza Saffi e tutte le vie fino a Piazza Leon Pancaldo e viceversa.

Per il centro città il vantaggio su Piazza Chiabrera, che è il vero snodo tra chi entra in città e chi ne esce, sarebbe presumibilmente del 60%/ 78% così come Via Famagosta , Via Paleocapa, Via dei Mille e Via Brignone.

Con la soluzione ipotizzata il risparmio medio di percorso è di metri 1152 e tenendo conto di un flusso medio di 1109 autovetture/ora diventa di Km1277/ora vale a dire Km 332.150/ mese.

Il risparmio di carburante sarebbe di 33.200 litri/mese

Le emissioni di CO2 sarebbero in meno di 43.160 Kg/mese

Il tempo risparmiato sarebbe di 288.048 ore/mese che i cittadini potrebbero spendere in altro modo.

Si risparmierebbe anche sulle emissioni di polveri sottili e di benzene ed altri elementi nocivi.


Savona, 25 Aprile 2017


Comitato per la viabilità di Piazza Saffi/Villapiana

Procopio geom. Giuseppe

 

IL SECONDO PROGETTO SARA' PUBBLICATO CON ALTRO POST CHE SEGUIRA'

mercoledì 13 ottobre 2021

Rilevamento traffico all'incrocio tra Via Santa Lucia/Via Famagosta del 07/05/2009

 Questo è il rilevamento del traffico effettuato il 07/05/2009 per misurare i passaggi in ingresso su Via Famagosta provenienti da via Santa Lucia,

A suo tempo mi sono dimenticato di inserirlo in questo blog

domenica 20 giugno 2021

2021-06-20 Elezioni politiche 2021 ,Presentazione del candidato di Centro Destra

andrea ,

la mia opinione a caldo e prima in assoluta sull'investitura del Dott. Schirru a candidato Sindaco.

PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO DEL CENTRO DESTRA ELEZIONI 2021
 
 
 
Ho sentito il lamento di Arecco, ho sentito il lamento di Caprioglio, invece di lamentarsi del fuoco amico, c'era sempre la possibilità di lasciare e recuperare la dignità che ciascuna persona deve avere, ci dicano cosa hanno portato a casa di ciò che avevano promesso.
 
Il vedere Toti che investe il prof. Schirru mi ha riportato alla mente quando Toti investiva La Caprioglio e poi la laciava sola in balia dei Dirigenti,dopo che La Sindaca aveva annientato Arecco ed i suoi progetti ( Io ne avevo fatti tre per le Periferie ).
 
Quando Toti è venuto a Savona cinque anni fa il centrodestra aveva una vivacità ( maggiore ed unica quella della lega ) ed un programma, oggi cioè ieri ho visto e sentito da fuori della porte, (perchè non mi hanno fatto entrare ) l'investitura del prof. Schirru il quale poi ci ha detto che il programma verrà poi come la squadra.
 
Toti non ha capito cosa serve a Savona ma sa bene cosa serve a Lui per mantenere il potere ed ha lasciato vivacchiare la precedente Amministrazione perche gli serviva una Amministrazione debole
 
 
 
Buona fortuna ai savonesi.
 
 
 
Firmato Procopio Giuseppe Comitato di Villapiana, SV 20/06/21
 

 

lunedì 3 maggio 2021

2021/04/27 da Lanotiziagiornale.it "Manutenzioni zero all'A 10 "

Manutenzioni zero sull’A-10. Otto anni per dare torto ad Aspi. Un’ordinanza del Comune di Varazze impose i lavori. Ma Autostrade fece ricorso al Tar e al Consiglio di Stato

Per lungo tempo le manutenzioni lungo la rete autostradale in concessione sembrano essere state l’ultimo dei pensieri di Aspi. A confermare il pesante quadro tratteggiato dalla Procura di Genova chiudendo l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi (leggi l’articolo) è arrivata ieri una sentenza del Consiglio di Stato che, a distanza di otto anni dal provvedimento nei confronti di Autostrade per l’Italia emesso dal Comune di Varazze, ha avallato l’ordinanza con cui l’ente locale, ben cinque anni e mezzo prima della tragedia costata la vita a 43 persone, aveva ordinato alla società dei Benetton di eseguire le opere di manutenzione delle protezioni marginali e delle reti metalliche di protezione sui cavalcavia autostradali. Un pericolo scovato sempre in Liguria, quando di indagini sui mancati lavori lungo le principali arterie italiane ancora non c’era traccia.



FATTI INQUIETANTI. La Procura di Genova, alla luce soprattutto delle indagini svolte dalla Guardia di finanza, ha inviato avvisi di garanzia a 71 indagati, ipotizzando i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo colposo, omicidio colposo, omicidio stradale e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza dei posti di lavoro. Un’inchiesta in cui sono coinvolti anche l’ex amministratore delegato di Aspi, Giovanni Castellucci, l’ex numero due Paolo Berti e l’ex numero tre Michele Donferri Mitelli.

Per gli inquirenti liguri, già dal 1990 la società Autostrade sapeva che nella pila 9 del Ponte Morandi, quella crollata il 14 agosto 2018, vi erano “due trefoli lenti e due cavi scoperti su quattro”. La risposta però, sempre per la Procura, sarebbe stata il solo calo del 98,05% della spesa nelle manutenzioni, risparmiando una montagna di denaro e aumentando così gli utili. Nel 2013 il viadotto Polcevera venne inserito nel Catalogo dei rischi, con un “rischio di crollo per ritardati interventi di manutenzione”, ma di lavori neanche l’ombra. In 51 anni, hanno sottolineato gli inquirenti, sul Ponte Morandi non è “mai stato eseguito il benché minimo intervento manutentivo di rinforzo sugli stralli della pila”.



LA SENTENZA. Ieri il Consiglio di Stato ha avallato l’ordinanza emessa otto anni fa dal Comune di Varazze, in provincia di Savona. L’ente locale ligure aveva imposto ad Aspi la manutenzione delle protezioni marginali e delle reti metalliche sui cavalcavia autostradali. Per tutta risposta la società autostradale aveva però impugnato quel provvedimento. Nel 2014 il Tar aveva confermato l’ordinanza, ma Autostrade per l’Italia ha fatto appello e la sentenza, con cui lo stesso è stato rigettato, è appunto di ieri.

Aspi ha sostenuto che il provvedimento era illegittimo, “per l’insussistenza dei presupposti necessari per l’adozione di ordinanze siffatte”, e ha aggiunto che quei lavori spettavano allo stesso Comune di Varazze, che avrebbe cercato di imporli indebitamente all’azienda. Tesi sconfessata dai giudici amministrativi, ritenendo sussistente “un grave pericolo che minaccia l’incolumità pubblica”, oggetto “di specifica istruttoria e motivazione”.

Tanto che prima dell’ordinanza era stata accertata anche la caduta di materiali sulla sede stradale. E lo stesso Consiglio di Stato ha escluso che a quelle manutenzioni dovesse badare il Comune, bollando come infondato l’appello di Aspi. E dopo l’ordinanza ignorata sono arrivati sia il crollo del Morandi che i troppi problemi emersi dalle indagini in corso sulla gestione della rete autostradale in concessione.

  • 27 Aprile 2021di Clemente Pistilli da LANOTIZIAGIORNALE.IT

 

mercoledì 28 aprile 2021

2021-04-23 Il Secolo XIX " Morandi, struttura in uno stato di degrado impressionante"

 

Da il Secolo XIX 23/04/2021

Morandi, a febbraio 2018 il documento inviato al Mit che sollecitava la chiusura del ponte: “Struttura in uno stato di degrado impressionante”

Genova - Il ponte Morandi "andava interdetto subito al traffico". E' quanto emerge dall'inchiesta sul crollo del viadotto autostradale chiusa ieri dalla procura di Genova. A scriverlo sono i pubblici ministeri basandosi su una comunicazione informale firmata da Antonio Brencich, il docente universitario membro esterno del Comitato tecnico del provveditorato alle opere pubbliche del Mit che, a febbraio 2018, aveva vagliato il progetto di rinforzo delle pile 9 (quella crollata) e 10.

I dirigenti del Mit ignoravano le condizioni del ponte

Brencich, scrivono i pm, descrive ai membri del Comitato l'ammaloramento del viadotto come "uno stato di degrado... impressionante, addirittura con la rottura di alcuni cavi metallici degli stralli". E ancora, uno "stato generale di degrado del calcestruzzo e delle armature dell'impalcato", "un pessimo stato di conservazione " e "una incredibile pessima prestazione del manufatto".

Questa comunicazione, ragionano i magistrati, avrebbe dovuto essere comunicata immediatamente agli organi pubblici di sorveglianza "affinché quella situazione di evidente rischio fosse resa pubblica e il transito veicolare fosse immediatamente interdetto".



Anche i dirigenti del ministero delle Infrastrutture, dal canto loro, avrebbero omesso qualsiasi tipo di sorveglianza. "Non procedevano - scrivono i pm - ad ispezioni e controlli diretti ma neppure richiedevano alla società concessionaria informazioni e documentazioni concernenti i lavori eseguiti e le condizioni dell'opera". In conseguenza "di questa totale ignoranza - si legge nelle carte - volontariamente perseguita, delle condizioni dell'infrastruttura più importante, complessa e fragile dell'intera rete autostradale, omettevano di adoperarsi affinché fossero rilevate e contestate alla società le sistematiche violazioni delle norme". 

lunedì 26 aprile 2021

2021/04/22 Da il Sole 24 Ore " Ponte Genova chiuse le indagini sul crollo "

Ponte Genova: chiuse le indagini sul crollo, verso il processo in 69

L'inchiesta è durata quasi tre anni. Coinvolti ex vertici e tecnici di Aspi e Spea (la controllata che si occupava della manutenzioni), ex e attuali dirigenti e tecnici del ministero delle Infrastrutture. Le accuse sono di attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo colposo, omicidio colposo e omicidio stradale

22 aprile 2021



2' di lettura

La procura di Genova ha chiuso le indagini per il crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale della A10 collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. In queste ore la guardia di finanza sta notificando gli avvisi agli indagati. L'inchiesta è durata quasi tre anni nel corso dei quali sono stati fatti due incidenti probatori, uno sullo stato di salute del viadotto e un secondo sulle cause vere e proprie del crollo che si è chiuso a fine febbraio.

Pm: in pila 9 trefoli lenti già in anni '90

Per i pm già nel 1990 e nel 1991 Autostrade Spa sapeva che nella pila 9, quella crollata il 14 agosto 2018, vi erano “due trefoli lenti e due cavi scoperti su quattro”. È quanto emerge dall'avviso di conclusioni indagini che gli investigatori del primo gruppo della guardia di finanza sta notificando in queste ore ai 69 indagati più le due società Aspi e Spea. Le accuse sono di attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo colposo, omicidio colposo e omicidio stradale e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza dei posti di lavoro

Pm: mai eseguiti lavori in 51 anni su pila 9

Sempre per i pm in 51 anni, dall'inaugurazione nel 1967 al crollo, non è «mai stato eseguito il benché minimo intervento manutentivo di rinforzo sugli stralli della pila» 9. Inoltre, «nei 36 anni e 8 mesi intercorsi tra il 1982 e il crollo, gli interventi di natura strutturale eseguiti sull'intero viadotto Polcevera avevano avuto un costo complessivo di 24.578.604 euro»: il 98,01% stati spesi dal concessionario pubblico e l'1,99% dal concessionario privato. «La spesa media annua del concessionario pubblico era stata di 1.338.359 euro (3.665 al giorno), quella del concessionario privato di 26.149 euro (71 al giorno)».

Le indagini sul crollo

Dalla tragedia sono nati altri filoni di indagine che hanno fatto luce sul “modus operandi” del vecchio management dell'azienda improntato, secondo l'accusa, al massimo risparmio sulle manutenzioni per garantire maggiori dividendi ai soci. La procura ha aperto fascicoli per i falsi report sullo stato di salute di altri viadotti, sulle barriere fonoassorbenti pericolose, fino alle gallerie dopo il crollo nella Bertè il 30 dicembre 2019. In tutti i filoni di indagine sono coinvolti l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci, finito anche ai domiciliari poi tramutati in interdittiva per un anno, l'ex numero due Paolo Berti e l'ex numero tre Michele Donferri Mitelli. Grazie alle indagini e al cambio dei vertici era partito un piano di controlli e investimenti sulle infrastrutture liguri, che l'estate scorsa ha portato enormi disagi sulla viabilità autostradale.



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