PROCURA
DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SAVONA
INTEGRAZIONE
ALL’ESPOSTO DEPOSITATO IN DATA 21/08/2014
Ill.
mo Signor Procuratore,Il sottoscritto Procopio Giuseppe membro del
Direttivo del Comitato per la viabilità Piazza Saffi – Villapiana
costituito il 22 /10/2007, in nome del Comitato stesso
si
rivolge alla S.V. Ill. ma sottoponendo all’attenzione quanto segue:
Con
il presente documento si richiama quanto già portato a Sua
conoscenza con l’esposto depositato in data 21/08/2014, esposto
presentato dal sottoscritto inerente i lavori
“ SS
1 Nuova Aurelia-viabilità di accesso all'Hub Portuale di Savona.
Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona ed Albisola e
dei porti di Savona e Vado
Variante
alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola
Superiore “
L'esposto
verteva sulle varianti apportate al progetto definitivo.
Con
la presente intendiamo far luce anche sui motivi che hanno portato
alle varianti, motivazioni descritte nella relazione presentata dalla
società appaltatrice A.T.I C.M.C./ ITINERA intitolata “
Relazione Generale Tecnica e Descrittiva “ inviata agli Enti
interessati con la lettera del 11/11/2011 vedi Allegato A del
primo esposto.
Premettiamo
che spetta alla società appaltatrice la redazione del progetto
esecutivo sulla scorta del progetto definitivo andato in gara.
La
relazione al Punto 2 -Premesse spiega di “aver
affrontato la la progettazione esecutiva dei lavori in oggetto con il
medesimo approccio progettuale di gara volto a rendere esecutive le
idee e le filosofie progettuali ivi presentate anche con
rivisitazioni e ridefinizioni resesi necessarie a seguito
dell'elaborazione dell'ampio apporto di conoscenze raccolte con la
fase propedeutica e successive calcolazioni,
Le
nuove ridefinizioni sono nate per i superamento di difficoltà
oggettive o vincoli, evidenziatisi in questa fase di progettazione
sia con le nuove indagini conoscitive”
La
relazione al Punto 2.1 - il tracciato nel contesto della Variante
alla SS1 Aurelia spiega
“ la
variante si configura, nel suo insieme, come un asse tangenziale alla
città di Savona, sviluppandosi secondo un ideale confine cittadino
complessivamente per circa 5,1 km e viene ad assolvere le funzioni di
raccolta e /o distribuzione dei traffici provenienti/diretti dalle
aree a più intensa urbanizzazione, decongestionando la viabilità
costiera dei flussi di attraversamento e restituendo gran parte della
rete viaria cittadina al traffico locale, il tracciato a origina
Savona con uno svincolo lungo Corso Ricci in prossimità del torrente
Letimbro a Nord dell'autostrada l'(svincolo Letimbro ), e termina in
corrispondenza del intersezione a raso con via Saettone ad Albisola
Superiore.
La
relazione al Punto 2.2 Dati di base per la fase di
progettazione spiega che “
l'esecuzione degli scavi
in sotterraneo è stata prevista mediante scavo meccanizzato con
fresa integrale: fresa scusata del diametro di 13,50/13. 70 m per le
gallerie “ Cappuccini”, “ San Paolo “, e “ Basci “
Attività
non prevista nel progetto definitivo
La
relazione al Punto
2.3 Approccio progettuale-spiega
che “sulla base di nuovi rilievi di dettaglio, di
verifica delle interferenze con gli enti interessati, con nuove
indagini geognostiche e con il censimento degli edifici interferiti /
di possibili interferenze,
dagli scavi in sotterraneo o a cielo aperto”,
è stato rielaborato e rivisitato il tracciato “giungendo
alla definizione di un possibile tracciato che ovviasse/ mitigasse le
problematiche rinvenute studiando, inoltre, preliminarmente le opere
variate per verificare la fattibilità e l'effetto miglioramento”
Con
la definizione del tracciato “ si sono sviluppati i
dimensionamenti esecutivi............ e relativamente agli effetti
tenso deformativi sulle strutture in superficie si sono definiti gli
interventi ed effettuate le analisi su modello sulla base del
tracciato il progetto esecutivo e delle indagini storico documentali
per la classificazione della categoria rischio e di danno
atteso sulle condizioni più critiche, con indirizzo al
monitoraggio.
La
relazione al Punto 2.4.2 Ulteriori edifici/strutture in area
urbana soggetti a rischio di danno e interferenze spiega
che “sono stati
rilevati 69 strutture poste
di possibili interferenze con gli scavi. Di queste le analisi
empiriche hanno evidenziato, in prima emissione, 33
edifici con rischio di
danno, a seguito delle indicazioni di istruttorie degli edifici sono
risultati circa 23 .
Ciò
a fronte di sei edifici riportati nel progetto definitivo di cui 3
da espropriare e 2 da demolire...........
l'elaborazione
delle indagini geognostiche hanno evidenziato stime di categoria di
danno superiore a quanto previsto e prevedibile per i tre edifici
indagati nonché possibili condizioni critiche di
danno per le nuove 30 strutture”
La
relazione al Punto 2.4.5 Interventi zona Rio Termini spiega che “
nello sviluppo progettuale si è evidenziato che -
-agli
imbocchi San Paolo e Basci andavano previste aree aggiuntive per vani
tecnologici
-la
viabilità secondaria venire interferita bloccando l'accesso da via
Filippo Gentile/via Genova al Borgo Rio Termine, con unica
possibilità di dare accesso dalla Via Aurelia, con opere ulteriori (
tra cui un attraversamento del Rio Termine )
-I
vani tecnologici, oltre ad aumentare gli scavi, necessitano di
accessi secondari per la manutenzione che possono avvenire solo da
via Gentile, rifacendo la strada attuale con accesso sia in destra
sia in sinistra del Rio
-gli
interventi necessari, fortemente impattanti rispetto a quanto
previsto, risultano in contrasto con le indicazioni del CIPE.
La
relazione al punto 2/4/11 Emissioni sonore e il rumore
spiega che “ le analisi
preliminari sulle emissioni sonore e rumore, con particolare riguardo
alla zona svincolo Letimbro e Miramare hanno evidenziato un livello
di rumore molto elevato per le abitazioni civili limitrofe.”
La
relazione al punto 2/4/13 Nuove criticità non evidenziate
nella fase di progettazione precedente spiega
che ci sono numerose criticità quali “
-interferenza
con muro ad arco presso l'imbocco est della Cappuccini
-interferenza
diretta con i muri di sostegno autostrada fondati su pozzo presso via
Schiantapetto
-interferenza
di un edificio in via Mignone fondato in profondità rispetto a
quanto previsto
-rischio
di danno su 30 edifici non censiti in precedenza di cui quattro di
particolare pregio o interesse
-criticità
per il passaggio parietale alla progressiva 2 + 740
-interferenza
con edifici alla San Paolo est (effetti tenso deformativi e opere di
sostegno )
-criticità
ambientale al Rio Termini ulteriormente amplificata per risolvere la
viabilità secondaria del borgo Rio Termini e per le maggiori aree e
scavi necessari per ospitare vani tecnologici
-criticità
su Rio Basci per la regimentazione idraulica (ritombamento) non
recepita dalla provincia
-interferenza
con galleria ferroviaria monte Pasasco(dati di scavo galleria con
problemi di stillicidio di e stabilità
-interferenza
con muro medievale presso via Schiantapetto
-interferenza
con il bunker presso svincolo Letimbro”
E
che la fase di progettazione esecutiva è stata affrontata in modo
responsabilmente propositivo alla luce delle criticità di cui sopra.
La
relazione al punto 2.5 Indirizzi alla soluzione finale del
tracciato e raffronto con il tracciato di gara spiega che a causa
“
-
delle interferenze e delle nuove criticità riscontrate
-delle
condizioni geotecniche rinvenute localmente presso i tratti a bassa
copertura (peggiorative connotazione del' ammasso alterato rispetto a
quanto noto in precedenza)
in
particolare
-per
l'ammasso alterato presso via Mignone
-per
l'ammasso alterato presso via Scotto
-per
l'ammasso alterato presso via Turati
-per
l'ammasso alterato presso Rio Termini
-per
l'ammasso alterato in corrispondenza della galleria monte Pasasco
-delle
problematiche ambientali su Rio Termine, ove non erano definite le
aree per i vani tecnici e l'accesso per la manutenzione di questi
-degli
ulteriori 27 edifici censiti definiti al rischio di danno, di cui
almeno tre di pregio o di interesse particolare per la destinazione
d'uso
-della
non compatibilità dell'intervento di regimentazione idraulica su Rio
Basci mediante ritombamento”
poi
prosegue
constatato
dall'esito delle indagini, dalle successive analisi, elaborazione
dimensionamenti preliminari che.................
in
caso di medesimo tracciato planimetrico ma con livelletta abbassata
nei tratti di interferenza si ha -una riduzione degli edifici censiti
a rischio di danno da 33 a meno della metà
-lo
scenario di non demolire ed espropriare edifici come previsto dal
progetto definitivo
-la
riduzione del rumore presso lo svincolo di Miramare con una
livelletta più bassa:
si
è definita una variante di tracciato altimetrico, sempre
nella filosofia del
progetto di gara, ma ora con la possibilità di aumentare
ulteriormente la distanza tra il cavo e le opere esistenti, poste le
condizioni geomeccaniche riscontrate.
La
relazione al punto 2.5.1 La variante di livelletta spiega che
“ La
variante di livelletta ha interessato principalmente i tratti in
galleria. Essa risolve in modo radicale la maggior parte delle nuove,
e non, criticità, e riduce fortemente gli edifici a rischio di danno
da 33 a 15”
e
conclude
“il
tracciato così definito risulta migliorativo per gli effetti degli
scavi sugli edifici, in particolare per 18 del 33 edifici a rischio
di danno, nell'impatto ambientale sul Rio Termine, nell'impatto
visivo e acustico allo svincolo Miramare.”
La
relazione al punto 3.1.5 Svincolo di Miramare
spiega che
“originariamente
la connessione tra l'Aurelia bis ed il lungomare di Savona, compreso
fra Miramare e Punta Margonara, veniva risolto con due svincoli semi
direzionali”
poi seguita “ a
seguito dell'approvazione da parte del CIPE e le relative
prescrizioni che hanno comportato l'eliminazione dello svincolo di
Punta Margonara è rimasto il solo svincolo Miramare ad effettuare un
collegamento solamente parzialmente funzionale con il lungomare di
Savona, consentendo di collegare il traffico proveniente dalla
settore rilevante (autostrada) con il centro città, il porto e
l'ospedale.”
L'affermazione
che lo svincolo Miramare effettui un collegamento tra l'autostrada
con il centro città, il porto e l'ospedale è decisamente errato.
Questo svincolo mette in comunicazione la sola zona del' ospedale con
la statale numero 29 del colle di Cadibona, collegando la zona di
Miramare a Corso Ricci zona al di là del fiume Letimbro perciò
all'esterno del centro città. La confusione generata e generale
in tutto il progetto della funzione di questo svincolo ha portato a
progettarlo malgrado le condizioni orografiche pessime per il
suo collocamento e per la sua inutilità.
La
relazione al punto 6 Geotecnica Generale
spiega che “si sono
connotate geologicamente, faglie regionali o comunque con elevata
persistenza che portano ad un forte degrado dell'ammasso localmente,
maggiormente accentuato nei primi metri, (ammasso alterato), ove il
detensionamento e l'azione di degrado per le acque di percolazione è
maggiore. La persistenza comporta la presenza in profondità di
tratti locali con alta fratturazione, presenza d'acqua ed un degrado
geomeccanico generalizzato.
Le
indagini del progetto esecutivo hanno evidenziato una qualità da
ammasso molto scadente a livello superficiale nei punti di indagini
corrispondenti alle criticità di tracciato (via Mignone via Scotto
ecc.) ed un sensibile miglioramento delle caratteristiche
dell'ammasso non alterato in profondità.”
La
relazione al punto 6.2. Conclusioni spiega
che
“ generalmente
si è notato che l'ammasso alterato nei tratti indagati (passaggi
critici a bassa copertura o interferenze) ha caratteristiche
geomeccaniche più scadenti di quanto prevedibile.
In
profondità, l'ammasso competente, mostra buona caratteristiche,
raffrontate con quanto noto si può affermare generalmente
migliorative almeno di tratti locali, o per condizione di
fratturazione o di falda.
Nei
tratti corrispondenti a zone fagliate, sono da prevedersi condizioni
peggiorative, in linea con quanto emerso per l'ammasso di superficie
e l'alterazione della roccia in sé.
La
relazione al punto 14. 2.5 Stazioni di sollevamento spiega
che
“ il
tracciato prevede la realizzazione di due stazioni di sollevamento:
stazione
di sollevamento San Paolo, ubicata all'interno della galleria San
Paolo, alla progressiva kilometri 2 + 140 in prossimità del punto di
quota stradale di progetto di minima;
stazione
di sollevamento Miramare, ubicata in corrispondenza dello svincolo
Miramare, alla progressiva kilometri 1 + 725 nelle vicinanze
dell'attraversamento della rampa H “e
poi segue ….
La
stazione di sollevamento Miramare allo scopo di raccogliere gli
sversamenti accidentali provenienti dalla galleria Cappuccini e le
acque meteoriche del tratto a cielo aperto dello svincolo di Miramare
che, a causa delle pendenze del tracciato, non possono essere inviati
per gravità direttamente alla stazione di trattamento delle acque di
prima pioggia Miramare. “
Noi
abbiamo più volte chiesto all'Anas di relazionarci sulle pompe e
sull'intero impianto di sollevamento delle acque della stazione di
Miramare anche perché esiste un grosso collettore non
indagato che raddoppia la quantità di acqua prevista da raccogliere,
non considerato nel calcolo delle pompe, esiste una falda non
indagata che probabilmente dovrà essere collegata alla vasca di
raccolta e quindi calcolata nel dimensionamento
dell'impianto di sollevamento
e di conseguenza abbiamo chiesto anche la verifica delle dimensioni
del canale di cesura ( canale che raccoglie tutte la acque del bacino
idrico compreso quelle dell'impianto di sollevamento) e le porta al
mare. ( vedi allegato D
dell'esposto del 21/08/2014 )
Ma
non abbiamo mai avuto risposta
La
relazione al punto 18. Conclusioni dice
che
“ lo
studio delle criticità hanno portato ad una ridefinizione del
tracciato, senza, però, stravolgere il progetto definitivo e a base
gara nelle arie di esproprio e/o nel indicazioni di base.
Le
variazioni apportate consentono di ridurre sensibilmente il numero di
edifici/opere interferite dagli scavi contenendo tutti gli scenari di
danno e riducendo del 50% le opere.
Questa
riconfigurazione progettuale oltre risolvere problematiche che nella
soluzione originaria non trovavano una via risolutiva razionale( si
veda Rio Termine, ecc.) va vista non solo alla luce dell'esecuzione
dell'opera in sé, ma anche nel contesto in cui l'opera viene
eseguita e fruita.
Infatti
a fronte di indubbi oneri aggiuntivi per l'abbassamento della
livelletta, sia esecutivi per gli scavi, sia sui materiali ed opere,
per passare al di sotto del livello del mare, si devono
considerare tutti gli effetti positivi che tale soluzione comporta,
oltre agli eventuali risparmi, a consuntivo, ( economicità
dell'opera) considerando non solo le lavorazioni previste ma il
quadro generale relativa all'opera si ha :
-
riduzione del 50% degli edifici a rischio di danno di cui più del
70% non precedentemente identificato e contenimento del rischio del
danno ai valori minimi;
-
nessun esproprio di edifici a fronte di quelli previsti in fase
definitiva;
-
annullamento dell'impatto ambientale su Rio Termine, (a fronte di ben
maggiori opere necessarie rispetto quanto preventivato nel progetto
definitivo);
miglioramento
'passivo' nell'attenuazione del rumore riducendo gli interventi ( a
fronte degli scenari peggiorativi non prevedibili con la livelletta
del progetto definitivo);
CONSIDERAZIONI
Alla
luce di quanto sopra esposto facciamo alcune considerazioni
1°
La variante stravolge totalmente il Progetto Definitivo
2°
Appare evidente che il Progetto Definitivo, sul quale è stata
indetta la gara d'appalto, sembra totalmente inadeguato e sulla
scorta dello stesso non era possibile realizzare l'opera prevista.
-Non
è assolutamente accettabile l'idea che non abbiano accertato 69
edifici a rischio,
-che
non abbiano valutato correttamente le necessità di spazio tra gli
imbocchi della galleria Basci e San Paolo (interventi zona Rio
Termine)
-che
i carotaggi condotti durante la prima progettazione siano stati
spinti poco profondi o che comunque non abbiano evidenziato la
cattiva qualità dei massicci, che secondo i nuovi accertamenti non
erano in condizione di permettere di lavorare in sicurezza durante la
costruzione delle gallerie
-appare
evidente che il tracciato, scelto, passante per zone fortemente
inurbate per favorire le uscite di Margonara ( poi cancellato ora
forse rimesso ) e Miramare inutile per i flussi che lo
utilizzeranno ,pericoloso per una più che probabile inondazione (
vedi allegato 2 dell'esposto del 21/08/2014 ), e che per la
sua posizione rovina l'accesso/uscita dal quartiere di Via Turati e
brucia la possibilità di un parcheggio per il quartiere e un
parcheggio di cintura cittadino.
-che
il tracciato scelto ha portato ad espropri per circa 44.000.000 di
Euri.
3°Oppure
sono stati fatti nuovi accertamenti per giustificare l'uso della TBM
che probabilmente a causa delle basse coperture non poteva essere
impiegata. L'uso della TBM ha portato un aumento di spesa per la
costruzione delle tre gallerie di circa 14 milioni di euro, per
quanto riguarda le opere a corpo che nel loro insieme sono aumentate
in totale di circa € 19.000.000, ed ha portato ad un aumento delle
opere misura di circa € 4.000.000
-dalle
analisi compiute su computo metrico estimativo e dal quadro economico
sono risultati i dati sopra elencati, e dall'analisi dell'elenco dei
prezzi unitari risultano 153 nuovi prezzi.
-Non
abbiamo rintracciato nei computi i computi metrici estimativi delle
gallerie, che sono valutati a corpo, e non siamo in grado di dire se
sia stato fatto un nuovo prezzo per lo scavo in galleria con la TBM
con il conseguente uso dei conci.
L'uso
della TBM avrebbe dovuto comportare una diminuzione di spesa o
quantomeno un pareggio di spesa e migliorato, per l'Impresa
Appaltatrice, il risultato economico messo in forse dal fortissimo
ribasso.
Si
chiede alla Signoria Vostra se ci siano state omissioni ed abusi
compiuti dai vari attori partecipanti alla redazione dei progetti e
alla loro approvazione, atti questi che possano integrare ipotesi di
reato.
Distinti
saluti
Savona,
17/10/2014
Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom.
Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona
17100
per
gli allegati vedi pagina seguente intitolata “ AURELIA BIS ALLEGATI
“
AURELIA
BIS ALLEGATI
SI
ALLEGANO MATERIALMENTE .
Le
prime due pagine della relazione generale tecnica descrittiva
Codice elaborato : GE/08 PE 01-EG 0-00 010 RE 01 2
Il
quadro di raffronto economico Codice elaborato
GE/08
PE 02-TA 0-00 030 QE 01 5
SI
COMUNICANO I CODICI DEGLI ELABORATI CITATI NELLA RELAZIONE
Computo
metrico estimativo Codice elaborato
GE/08
PE 02-TA 0-00 010 CM 01 5
Elenco
prezzi unitari ed analisi Codice elaborato
GE/08
PE 02-TA 0-00 020 EP 01 4
Il
quadro economico , Il computo metrico, l'elenco prezzi provengono
dalla tavola 02/TA del Progetto generale
Si
allega CD con La lettera di trasmissione del progetto esecutivo in
variante e la relazione generale tecnica descrittiva
Savona,
17/10/2014
Comitato
per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom.
Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona
17100
pinpro@inwind.it
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