martedì 21 ottobre 2014

Savona 20/10/2014 Il Comitato Presenta alla Procura l' INTEGRAZIONE ALL’ESPOSTO DEPOSITATO IN DATA 21/08/2014 sull'Aurelia Bis

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SAVONA

INTEGRAZIONE ALL’ESPOSTO DEPOSITATO IN DATA 21/08/2014

Ill. mo Signor Procuratore,Il sottoscritto Procopio Giuseppe membro del Direttivo del Comitato per la viabilità Piazza Saffi – Villapiana costituito il 22 /10/2007, in nome del Comitato stesso
si rivolge alla S.V. Ill. ma sottoponendo all’attenzione quanto segue:
Con il presente documento si richiama quanto già portato a Sua conoscenza con l’esposto depositato in data 21/08/2014, esposto presentato dal sottoscritto inerente i lavori
SS 1 Nuova Aurelia-viabilità di accesso all'Hub Portuale di Savona.
Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona ed Albisola e dei porti di Savona e Vado
Variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albisola Superiore “
L'esposto verteva sulle varianti apportate al progetto definitivo.
Con la presente intendiamo far luce anche sui motivi che hanno portato alle varianti, motivazioni descritte nella relazione presentata dalla società appaltatrice A.T.I C.M.C./ ITINERA intitolata “ Relazione Generale Tecnica e Descrittiva “ inviata agli Enti interessati con la lettera del 11/11/2011 vedi Allegato A del primo esposto.
Premettiamo che spetta alla società appaltatrice la redazione del progetto esecutivo sulla scorta del progetto definitivo andato in gara.
La relazione al Punto 2 -Premesse spiega di “aver affrontato la la progettazione esecutiva dei lavori in oggetto con il medesimo approccio progettuale di gara volto a rendere esecutive le idee e le filosofie progettuali ivi presentate anche con rivisitazioni e ridefinizioni resesi necessarie a seguito dell'elaborazione dell'ampio apporto di conoscenze raccolte con la fase propedeutica e successive calcolazioni,
Le nuove ridefinizioni sono nate per i superamento di difficoltà oggettive o vincoli, evidenziatisi in questa fase di progettazione sia con le nuove indagini conoscitive”
La relazione al Punto 2.1 - il tracciato nel contesto della Variante alla SS1 Aurelia spiega
la variante si configura, nel suo insieme, come un asse tangenziale alla città di Savona, sviluppandosi secondo un ideale confine cittadino complessivamente per circa 5,1 km e viene ad assolvere le funzioni di raccolta e /o distribuzione dei traffici provenienti/diretti dalle aree a più intensa urbanizzazione, decongestionando la viabilità costiera dei flussi di attraversamento e restituendo gran parte della rete viaria cittadina al traffico locale, il tracciato a origina Savona con uno svincolo lungo Corso Ricci in prossimità del torrente Letimbro a Nord dell'autostrada l'(svincolo Letimbro ), e termina in corrispondenza del intersezione a raso con via Saettone ad Albisola Superiore.
La relazione al Punto 2.2 Dati di base per la fase di progettazione spiega che “ l'esecuzione degli scavi in sotterraneo è stata prevista mediante scavo meccanizzato con fresa integrale: fresa scusata del diametro di 13,50/13. 70 m per le gallerie “ Cappuccini”, “ San Paolo “, e “ Basci “
Attività non prevista nel progetto definitivo
La relazione al Punto 2.3 Approccio progettuale-spiega che “sulla base di nuovi rilievi di dettaglio, di verifica delle interferenze con gli enti interessati, con nuove indagini geognostiche e con il censimento degli edifici interferiti / di possibili interferenze, dagli scavi in sotterraneo o a cielo aperto”, è stato rielaborato e rivisitato il tracciato “giungendo alla definizione di un possibile tracciato che ovviasse/ mitigasse le problematiche rinvenute studiando, inoltre, preliminarmente le opere variate per verificare la fattibilità e l'effetto miglioramento”
Con la definizione del tracciato “ si sono sviluppati i dimensionamenti esecutivi............ e relativamente agli effetti tenso deformativi sulle strutture in superficie si sono definiti gli interventi ed effettuate le analisi su modello sulla base del tracciato il progetto esecutivo e delle indagini storico documentali per la classificazione della categoria rischio e di danno atteso sulle condizioni più critiche, con indirizzo al monitoraggio.
La relazione al Punto 2.4.2 Ulteriori edifici/strutture in area urbana soggetti a rischio di danno e interferenze spiega che “sono stati rilevati 69 strutture poste di possibili interferenze con gli scavi. Di queste le analisi empiriche hanno evidenziato, in prima emissione, 33 edifici con rischio di danno, a seguito delle indicazioni di istruttorie degli edifici sono risultati circa 23 .
Ciò a fronte di sei edifici riportati nel progetto definitivo di cui 3 da espropriare e 2 da demolire...........
l'elaborazione delle indagini geognostiche hanno evidenziato stime di categoria di danno superiore a quanto previsto e prevedibile per i tre edifici indagati nonché possibili condizioni critiche di danno per le nuove 30 strutture”
La relazione al Punto 2.4.5 Interventi zona Rio Termini spiega che “ nello sviluppo progettuale si è evidenziato che -
-agli imbocchi San Paolo e Basci andavano previste aree aggiuntive per vani tecnologici
-la viabilità secondaria venire interferita bloccando l'accesso da via Filippo Gentile/via Genova al Borgo Rio Termine, con unica possibilità di dare accesso dalla Via Aurelia, con opere ulteriori ( tra cui un attraversamento del Rio Termine )
-I vani tecnologici, oltre ad aumentare gli scavi, necessitano di accessi secondari per la manutenzione che possono avvenire solo da via Gentile, rifacendo la strada attuale con accesso sia in destra sia in sinistra del Rio
-gli interventi necessari, fortemente impattanti rispetto a quanto previsto, risultano in contrasto con le indicazioni del CIPE.
La relazione al punto 2/4/11 Emissioni sonore e il rumore spiega che “ le analisi preliminari sulle emissioni sonore e rumore, con particolare riguardo alla zona svincolo Letimbro e Miramare hanno evidenziato un livello di rumore molto elevato per le abitazioni civili limitrofe.”
La relazione al punto 2/4/13 Nuove criticità non evidenziate nella fase di progettazione precedente spiega che ci sono numerose criticità quali
-interferenza con muro ad arco presso l'imbocco est della Cappuccini
-interferenza diretta con i muri di sostegno autostrada fondati su pozzo presso via Schiantapetto
-interferenza di un edificio in via Mignone fondato in profondità rispetto a quanto previsto
-rischio di danno su 30 edifici non censiti in precedenza di cui quattro di particolare pregio o interesse
-criticità per il passaggio parietale alla progressiva 2 + 740
-interferenza con edifici alla San Paolo est (effetti tenso deformativi e opere di sostegno )
-criticità ambientale al Rio Termini ulteriormente amplificata per risolvere la viabilità secondaria del borgo Rio Termini e per le maggiori aree e scavi necessari per ospitare vani tecnologici
-criticità su Rio Basci per la regimentazione idraulica (ritombamento) non recepita dalla provincia
-interferenza con galleria ferroviaria monte Pasasco(dati di scavo galleria con problemi di stillicidio di e stabilità
-interferenza con muro medievale presso via Schiantapetto
-interferenza con il bunker presso svincolo Letimbro”

E che la fase di progettazione esecutiva è stata affrontata in modo responsabilmente propositivo alla luce delle criticità di cui sopra.
La relazione al punto 2.5 Indirizzi alla soluzione finale del tracciato e raffronto con il tracciato di gara spiega che a causa “
- delle interferenze e delle nuove criticità riscontrate
-delle condizioni geotecniche rinvenute localmente presso i tratti a bassa copertura (peggiorative connotazione del' ammasso alterato rispetto a quanto noto in precedenza)
in particolare
-per l'ammasso alterato presso via Mignone
-per l'ammasso alterato presso via Scotto
-per l'ammasso alterato presso via Turati
-per l'ammasso alterato presso Rio Termini
-per l'ammasso alterato in corrispondenza della galleria monte Pasasco
-delle problematiche ambientali su Rio Termine, ove non erano definite le aree per i vani tecnici e l'accesso per la manutenzione di questi
-degli ulteriori 27 edifici censiti definiti al rischio di danno, di cui almeno tre di pregio o di interesse particolare per la destinazione d'uso
-della non compatibilità dell'intervento di regimentazione idraulica su Rio Basci mediante ritombamento”

poi prosegue
constatato dall'esito delle indagini, dalle successive analisi, elaborazione dimensionamenti preliminari che.................
in caso di medesimo tracciato planimetrico ma con livelletta abbassata nei tratti di interferenza si ha -una riduzione degli edifici censiti a rischio di danno da 33 a meno della metà
-lo scenario di non demolire ed espropriare edifici come previsto dal progetto definitivo
-la riduzione del rumore presso lo svincolo di Miramare con una livelletta più bassa:
si è definita una variante di tracciato altimetrico, sempre nella filosofia del progetto di gara, ma ora con la possibilità di aumentare ulteriormente la distanza tra il cavo e le opere esistenti, poste le condizioni geomeccaniche riscontrate.
La relazione al punto 2.5.1 La variante di livelletta spiega che
La variante di livelletta ha interessato principalmente i tratti in galleria. Essa risolve in modo radicale la maggior parte delle nuove, e non, criticità, e riduce fortemente gli edifici a rischio di danno da 33 a 15”
e conclude
il tracciato così definito risulta migliorativo per gli effetti degli scavi sugli edifici, in particolare per 18 del 33 edifici a rischio di danno, nell'impatto ambientale sul Rio Termine, nell'impatto visivo e acustico allo svincolo Miramare.”
La relazione al punto 3.1.5 Svincolo di Miramare spiega che
originariamente la connessione tra l'Aurelia bis ed il lungomare di Savona, compreso fra Miramare e Punta Margonara, veniva risolto con due svincoli semi direzionali” poi seguita “ a seguito dell'approvazione da parte del CIPE e le relative prescrizioni che hanno comportato l'eliminazione dello svincolo di Punta Margonara è rimasto il solo svincolo Miramare ad effettuare un collegamento solamente parzialmente funzionale con il lungomare di Savona, consentendo di collegare il traffico proveniente dalla settore rilevante (autostrada) con il centro città, il porto e l'ospedale.”
L'affermazione che lo svincolo Miramare effettui un collegamento tra l'autostrada con il centro città, il porto e l'ospedale è decisamente errato. Questo svincolo mette in comunicazione la sola zona del' ospedale con la statale numero 29 del colle di Cadibona, collegando la zona di Miramare a Corso Ricci zona al di là del fiume Letimbro perciò all'esterno del centro città. La confusione generata e generale in tutto il progetto della funzione di questo svincolo ha portato a progettarlo malgrado le condizioni orografiche pessime per il suo collocamento e per la sua inutilità.
La relazione al punto 6 Geotecnica Generale spiega che “si sono connotate geologicamente, faglie regionali o comunque con elevata persistenza che portano ad un forte degrado dell'ammasso localmente, maggiormente accentuato nei primi metri, (ammasso alterato), ove il detensionamento e l'azione di degrado per le acque di percolazione è maggiore. La persistenza comporta la presenza in profondità di tratti locali con alta fratturazione, presenza d'acqua ed un degrado geomeccanico generalizzato.
Le indagini del progetto esecutivo hanno evidenziato una qualità da ammasso molto scadente a livello superficiale nei punti di indagini corrispondenti alle criticità di tracciato (via Mignone via Scotto ecc.) ed un sensibile miglioramento delle caratteristiche dell'ammasso non alterato in profondità.”
La relazione al punto 6.2. Conclusioni spiega che
generalmente si è notato che l'ammasso alterato nei tratti indagati (passaggi critici a bassa copertura o interferenze) ha caratteristiche geomeccaniche più scadenti di quanto prevedibile.
In profondità, l'ammasso competente, mostra buona caratteristiche, raffrontate con quanto noto si può affermare generalmente migliorative almeno di tratti locali, o per condizione di fratturazione o di falda.
Nei tratti corrispondenti a zone fagliate, sono da prevedersi condizioni peggiorative, in linea con quanto emerso per l'ammasso di superficie e l'alterazione della roccia in sé.
La relazione al punto 14. 2.5 Stazioni di sollevamento spiega che
il tracciato prevede la realizzazione di due stazioni di sollevamento:
stazione di sollevamento San Paolo, ubicata all'interno della galleria San Paolo, alla progressiva kilometri 2 + 140 in prossimità del punto di quota stradale di progetto di minima;
stazione di sollevamento Miramare, ubicata in corrispondenza dello svincolo Miramare, alla progressiva kilometri 1 + 725 nelle vicinanze dell'attraversamento della rampa H “e poi segue ….
La stazione di sollevamento Miramare allo scopo di raccogliere gli sversamenti accidentali provenienti dalla galleria Cappuccini e le acque meteoriche del tratto a cielo aperto dello svincolo di Miramare che, a causa delle pendenze del tracciato, non possono essere inviati per gravità direttamente alla stazione di trattamento delle acque di prima pioggia Miramare. “
Noi abbiamo più volte chiesto all'Anas di relazionarci sulle pompe e sull'intero impianto di sollevamento delle acque della stazione di Miramare anche perché esiste un grosso collettore non indagato che raddoppia la quantità di acqua prevista da raccogliere, non considerato nel calcolo delle pompe, esiste una falda non indagata che probabilmente dovrà essere collegata alla vasca di raccolta e quindi calcolata nel dimensionamento dell'impianto di sollevamento e di conseguenza abbiamo chiesto anche la verifica delle dimensioni del canale di cesura ( canale che raccoglie tutte la acque del bacino idrico compreso quelle dell'impianto di sollevamento) e le porta al mare. ( vedi allegato D dell'esposto del 21/08/2014 )
Ma non abbiamo mai avuto risposta
La relazione al punto 18. Conclusioni dice che
lo studio delle criticità hanno portato ad una ridefinizione del tracciato, senza, però, stravolgere il progetto definitivo e a base gara nelle arie di esproprio e/o nel indicazioni di base.
Le variazioni apportate consentono di ridurre sensibilmente il numero di edifici/opere interferite dagli scavi contenendo tutti gli scenari di danno e riducendo del 50% le opere.
Questa riconfigurazione progettuale oltre risolvere problematiche che nella soluzione originaria non trovavano una via risolutiva razionale( si veda Rio Termine, ecc.) va vista non solo alla luce dell'esecuzione dell'opera in sé, ma anche nel contesto in cui l'opera viene eseguita e fruita.
Infatti a fronte di indubbi oneri aggiuntivi per l'abbassamento della livelletta, sia esecutivi per gli scavi, sia sui materiali ed opere, per passare al di sotto del livello del mare, si devono considerare tutti gli effetti positivi che tale soluzione comporta, oltre agli eventuali risparmi, a consuntivo, ( economicità dell'opera) considerando non solo le lavorazioni previste ma il quadro generale relativa all'opera si ha :
- riduzione del 50% degli edifici a rischio di danno di cui più del 70% non precedentemente identificato e contenimento del rischio del danno ai valori minimi;
- nessun esproprio di edifici a fronte di quelli previsti in fase definitiva;
- annullamento dell'impatto ambientale su Rio Termine, (a fronte di ben maggiori opere necessarie rispetto quanto preventivato nel progetto definitivo);
miglioramento 'passivo' nell'attenuazione del rumore riducendo gli interventi ( a fronte degli scenari peggiorativi non prevedibili con la livelletta del progetto definitivo);

CONSIDERAZIONI
Alla luce di quanto sopra esposto facciamo alcune considerazioni
1° La variante stravolge totalmente il Progetto Definitivo
2° Appare evidente che il Progetto Definitivo, sul quale è stata indetta la gara d'appalto, sembra totalmente inadeguato e sulla scorta dello stesso non era possibile realizzare l'opera prevista.
-Non è assolutamente accettabile l'idea che non abbiano accertato 69 edifici a rischio,
-che non abbiano valutato correttamente le necessità di spazio tra gli imbocchi della galleria Basci e San Paolo (interventi zona Rio Termine)
-che i carotaggi condotti durante la prima progettazione siano stati spinti poco profondi o che comunque non abbiano evidenziato la cattiva qualità dei massicci, che secondo i nuovi accertamenti non erano in condizione di permettere di lavorare in sicurezza durante la costruzione delle gallerie
-appare evidente che il tracciato, scelto, passante per zone fortemente inurbate per favorire le uscite di Margonara ( poi cancellato ora forse rimesso ) e Miramare inutile per i flussi che lo utilizzeranno ,pericoloso per una più che probabile inondazione ( vedi allegato 2 dell'esposto del 21/08/2014 ), e che per la sua posizione rovina l'accesso/uscita dal quartiere di Via Turati e brucia la possibilità di un parcheggio per il quartiere e un parcheggio di cintura cittadino.
-che il tracciato scelto ha portato ad espropri per circa 44.000.000 di Euri.
3°Oppure sono stati fatti nuovi accertamenti per giustificare l'uso della TBM che probabilmente a causa delle basse coperture non poteva essere impiegata. L'uso della TBM ha portato un aumento di spesa per la costruzione delle tre gallerie di circa 14 milioni di euro, per quanto riguarda le opere a corpo che nel loro insieme sono aumentate in totale di circa € 19.000.000, ed ha portato ad un aumento delle opere misura di circa € 4.000.000
-dalle analisi compiute su computo metrico estimativo e dal quadro economico sono risultati i dati sopra elencati, e dall'analisi dell'elenco dei prezzi unitari risultano 153 nuovi prezzi.
-Non abbiamo rintracciato nei computi i computi metrici estimativi delle gallerie, che sono valutati a corpo, e non siamo in grado di dire se sia stato fatto un nuovo prezzo per lo scavo in galleria con la TBM con il conseguente uso dei conci.
L'uso della TBM avrebbe dovuto comportare una diminuzione di spesa o quantomeno un pareggio di spesa e migliorato, per l'Impresa Appaltatrice, il risultato economico messo in forse dal fortissimo ribasso.
Si chiede alla Signoria Vostra se ci siano state omissioni ed abusi compiuti dai vari attori partecipanti alla redazione dei progetti e alla loro approvazione, atti questi che possano integrare ipotesi di reato.
Distinti saluti
Savona, 17/10/2014
Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100
per gli allegati vedi pagina seguente intitolata “ AURELIA BIS ALLEGATI “



AURELIA BIS ALLEGATI



SI ALLEGANO MATERIALMENTE .

Le prime due pagine della relazione generale tecnica descrittiva Codice elaborato : GE/08 PE 01-EG 0-00 010 RE 01 2

Il quadro di raffronto economico Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 030 QE 01 5

SI COMUNICANO I CODICI DEGLI ELABORATI CITATI NELLA RELAZIONE

Computo metrico estimativo Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 010 CM 01 5

Elenco prezzi unitari ed analisi Codice elaborato
GE/08 PE 02-TA 0-00 020 EP 01 4

Il quadro economico , Il computo metrico, l'elenco prezzi provengono dalla tavola 02/TA del Progetto generale


Si allega CD con La lettera di trasmissione del progetto esecutivo in variante e la relazione generale tecnica descrittiva

Savona, 17/10/2014


Comitato per la viabilità di Piazza Saffi-Villapiana
c/o
Procopio geom. Giuseppe
Via Mignone 2/4 Savona 17100
pinpro@inwind.it


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