Da IVG 18/10/2022
Savona, parte il piano delle pedonalizzazioni: ecco le vie che chiuderanno alle auto
Limitazioni in via Manzoni, via Mistrangelo, via Ratti, via Caboto, via Untoria e un nuovo tratto di corso Italia. E nel medio periodo via il parcheggio da piazza Mameli. Il sindaco: "Percorso partecipativo per valorizzare le vie"
Savona. “E’ bello alzarsi la mattina e scoprire così di punto in bianco dai giornali le intenzioni del Comune su un intervento così impattante sulla città”. “Accidentalmente fino a stamattina nessuno ne sapeva niente… oggi sono via per lavoro, lo leggerò stasera”. Sono lo stupore e il fastidio i sentimenti principali nei consiglieri di minoranza di Savona. Nel commentare il piano pedonalizzazioni annunciato oggi dal Comune di Savona, da Massimo Arecco a Fabio Orsi passando per Maurizio Scaramuzza, il leitmotiv è lo stesso: “Non ne sapevamo nulla”.
Minoranze contrarie: “Idee confuse, sindaco in difficoltà”
“E’ strano – attacca Massimo Arecco (Fratelli d’Italia) – prima leggi sui quotidiani che sui flussi del traffico è tutto fermo e che si sono rotte le telecamere, tant’è che io stesso ho presentato un’interpellanza per inquadrare la situazione. Poi stamattina leggi che proprio in base ai flussi del traffico si possono chiudere certe strade”. Una perplessità che si estende in generale al modus operandi: “Siamo convinti che il sindaco sia davvero in grossa difficoltà, che si stia rendendo conto anche lui che le iniziative concrete della sua amministrazione sono davvero minime, e che quindi stia accelerando su alcune cose come mercato e traffico pur di far vedere che ‘stanno lavorando’. Ma non basta, bisogna anche lavorare bene”.
Proprio Arecco approntò un piano del traffico che, però, venne “silurato” dai suoi stessi compagni di giunta prima ancora di essere discusso: “E’ vero, politicamente non sono riuscito a far partire una valutazione – ammette l’ex vicesindaco – ma dal punto di vista tecnico era indiscutibile, ci avevamo lavorato a lungo. E’ a disposizione di Russo, poteva partire da lì e lavorare per migliorarlo. Un piano urbanistico richiede mesi di lavoro, non si può improvvisare. Sono molto preoccupato per la città: l’amministrazione sta dimostrando che anche su questo procede a tentoni, per slogan. Ora vedremo se Russo si degnerà di presentarci qualcosa in commissione e quale idea di città intende portare avanti”.
Molto critico anche Maurizio Scaramuzza (Lega): “Poche idee e confuse – tuona – La giunta Russo presenta il nuovo piano di pedonalizzazione urbana senza dare alternative ai residenti, che si ritroverebbero a parcheggiare i mezzi lontano da casa. Invece di parlare solo con le associazioni di categoria che (e lo dico da commerciante) rappresentano una parte dei negozianti savonesi, sarebbe il caso di interpellare la cittadinanza“. L’ex assessore esprime preoccupazione per chi ha un’attività nelle zone pedonalizzate: “Questi savonesi vedranno tante persone spostarsi verso i centri commerciali e supermercati“. La Lega chiederà quindi “la convocazione di un tavolo condiviso per parlare pubblicamente di questo progetto che al di là delle buone premesse, rischia di essere lacunoso”.
Fabio Orsi (Lista Toti) è ancora più duro: “Il consiglio comunale non si è riunito per due mesi, alla sua attenzione sono state portate pratiche che poco o nulla hanno a che vedere con la sua attività, e poi ci vediamo recapitare sui giornali un sorta di ‘piano del traffico’, calato dall’alto senza nessun coinvolgimento da parte dei soggetti deputati. Peraltro un piano che appare del tutto estemporaneo e basato su dati ad oggi nemmeno resi disponibili, e quindi non valutabili. Nonostante l’abitudine di fare tavoli su tavoli, spesso sul nulla, non ci risulta siano stati coinvolti cittadini e categorie per un intervento con un impatto di questa portata. E non si arriva a una rivoluzione del traffico senza pensare a dove mettere le macchine: la pedonalizzazione è un obiettivo condivisibile, ma prima vanno risolti i problemi collaterali che comporta. Altrimenti finisce come con il mercato”.
Commercianti: sì all’idea, no ai tempi stretti
Più possibilista il mondo del commercio: “Abbiamo ricevuto delle date per degli incontri tra amministrazione, commercianti e cittadini – spiega Laura Chiara Filippi di Ascom – Le abbiamo divulgate sulla nostra pagina Facebook perché desideriamo sicuramente essere parte attiva di questo cambiamento della città. Invitiamo tutti i commercianti a partecipare perché anche noi siamo protagonisti della nostra città, e soprattutto conosciamo tutte le criticità e i vantaggi che possono scaturire da qualsiasi cambiamento“.
Nel caso degli esercenti le perplessità principali sono legati alla tempistica: “Non riteniamo ideale il periodo prenatalizio, visto che avverrà già lo spostamento del mercato. A gennaio? Anche dopo, nel caso: l’importante è che si lavori quanto occorre a un progetto adeguato, che possa veramente far crescere e migliorare la nostra città. Nulla di affrettato e poco utile. La nostra paura è che lavorare ai progetti con gli istituti scolastici possa semplificare troppo“.
Opinione simile quella di Vincenzo Bertino di Confcommercio: “Non posso ancora commentare il piano ‘nel merito’ perché non abbiamo ancora ricevuto nulla, so solo ciò che si è letto questa mattina. Sicuramente ci sono tante città che hanno intrapreso la strada della pedonalizzazione, c’è una tendenza in tal senso. Certo però non si può decidere dalla sera alla mattina: bisogna sentire le varie componenti della città, occorreranno delle valutazioni”.
Chi non ha dubbi invece è Pasquale Tripodoro, riferimento savonese per i baristi: col suo Golden Bar ha vissuto sulla propria pelle la pedonalizzazione di corso Italia nel tratto dell’ex ospedale San Paolo e della nuova piazza Pertini. “Ricordo che alcuni commercianti all’epoca non erano favorevoli, io lo sono sempre stato – spiega – Pedonalizzare crea movimento, si va a creare una bella zona di passeggiata che favorisce la frequentazione di quell’area. In tutte le grandi città d’Europa ci sono aree pedonali, spesso il centro è inibito ai mezzi: per quale motivo non dovrebbe iniziare a farlo anche Savona? A me il piano piace. Poi qualcosa si potrà modificare o migliorare, ma iniziamo a partire: strada facendo si vedrà cosa cambiare”.
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