Dal Il Secolo XIX del 14/08/2014
Savona - Nessuna tregua estiva per gli abitanti di via
Turati. Dopo il grido d’allarme per lo slittamento del civico 1/A a
metà luglio, i nuovi dati relativi al monitoraggio della “Letimbro
Scarl” registrano ulteriori movimenti nelle mura del palazzo.
Secondo i valori rilevati dall’impresa e consegnati ieri
all’Ufficio tecnico del Comune di Savona, dal 23 luglio al 5 agosto
il cedimento risulta di 2 millimetri rispetto alla tazza
livellometrica, ossia la forma di misurazione assunta. I sensori
posti sulle mura del palazzo ancor prima dell’avvio lavori, cioè,
hanno regitrato, in meno di quindici giorni, un cedimento di 2
millimetri che si somma allo spostamento precedente, per un totale di
6 millimetri.
Una cifra che, assicurano i tecnici della Letimbro Scarl, è
lontana dalle soglie di reale pericolo. Per scattare nella classe
di rischio superiore, infatti, la soglia è quella dei 16
millimetri. Tuttavia ci sono tre elementi da tenere in
considerazione: il primo riguarda la crescita del cedimento negli
ultimi giorni che, in rapporto a un anno di lavori, appare
importante. Due millimetri in dodici giorni contro i quattro di mesi
e mesi di cantiere. L’altro aspetto da tenere a mente è che questo
rilevamento riguarda i sensori posti in facciata e non ha
nulla a che vedere con lo slittamento del terreno, altro dato
preoccupante su cui si sta indagando in modo parallelo. Infine, c’è
preoccupazione per il risarcimento danni che, secondo ordinanza
sindacale, spetterà alla Letimbro Scarl.
Una situazione, insomma, che non permette un abbassamento della
soglia d’attenzione e che continua a dare segnali che non
possono essere trascurati. La nuova registrazione ne è la prova. Se
dalla Letimbro arrivano rassicurazioni, i tecnici del Comune non
vogliono sbilanciarsi.
«Alla luce delle nuove informazioni – dice Marco Delfino,
dirigente del settore dotazione e qualità urbana- non si evidenziano
cedimenti tali da determinare rischi significativi per la
struttura. Tuttavia, attendiamo di sottoporre i dati al nostro
consulente esterno, l’ingegner Roberto Passalacqua, docente
dell’Università di Genova, che fornirà una ulteriore
valutazione. Solo a quel punto incontreremo i membri del Comitato, in
modo da poter offrire loro una lettura completa del quadro».
E la valutazione potrebbe cambiare le carte in tavola, a partire
dall’abbassamento della soglia per il passaggio alla classe di
rischio successiva. Non solo. «A fronte di un quadro in continuo
mutamento – dice Delfino – ribadiamo l’importanza di una
comunicazione quindicennale dei dati aggiornati da parte della
Letimbro Scarl all’Amministrazione. L’impresa provvederà,
inoltre, ad attivare nuove indagini, a partire dall’installazione
di un assestimetro profondo, per registrare i cedimenti del terreno,
oltre ad accertamenti sulla parte idraulica e all’installazione di
otto fessurimetri per misurare, appunto, le fessure».
Concetto, questo, ribadito dall’assessore all’Ambiente Jorg
Costantino. «Stiamo portando avanti le procedure per garantire
ulteriori controlli. Per il risarcimento, ribadiamo quanto contenuto
nell’ordinanza sindacale, che ricalca la relazione dei vigili
del fuoco: l’impresa dovrà riportare la struttura alle
condizioni pre-esistenti il cantiere».
La preoccupazione, all’interno del Comitato di via Turati,
resta alta. «I numeri – dice il presidente Vittorio Siri –
confermano i sentori che alcuni residenti avevano avuto. Due
millimetri in quindici giorni fanno riflettere».
QUI DI SEGUITO SENZA COMMENTO LE FOTO DEI CAROTAGGI FATTI SUL PIAZZALETTO A LATO DEL CIVICO 1/A LATO SUD/OVEST
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