Ho assistito parzialmente alla seduta della commissione 2 ° del 21/12/2022
Purtroppo lo ho saputo tardi per mancanza di comunicazione , ci sono arrivato tardi e son dovuto andare via in giro alle 17 per pregressi impegni.
Devo dire che non si capiva quasi niente di cosa dicevano e non si capivano e vedevano i diagrammi mostrati dall'ing. Siri ( DIBRIS) né ha spiegato cosa indicassero i dati riportati sia in ascisse che in ordinate.
Ha parlato di valori medi di passaggi ( valori poi che ho controllato riguardano la spalmazione sulle 24 ore )
Questa illustrazione serviva ad avvalorare l'ipotesi che la chiusura di Corso Italia era ininfluente sulla viabilità limitrofa .
Poi me ne sono andato e mi son rivisto l'intera seduta sulla registrazione presente sul sito del Comune
L'ipotesi di pedonalizzazione è una opzione di valenza politica come ha poi detto l'assessore Becco.
Clamoroso è l'errore compiuto dall'ing. Siri, che si è attribuito la responsabilità dello studio che stava presentando.
I valori da prendere a riferimento per gli studi di questo tipo sono i valori massimi rilevati in una ora o due di massimo afflusso .
Lo studio della Tau, lo studio di Polinomia 1 e 2, Lo studio dell'ing. Mosca ( analisi di una rete di traffico in Savona mediante un modello di microsimulazione , nodi ed archi….) , lo studio della soc Ecosistemica Genova ( arch. Procopio e ing. Fassone che ha fatto i rilevamenti per conto della Provincia di Savona ,Comune di Albisola, Lo studio della società che ha redatto il piano del traffico di Albissola ( centro studi traffico di Milano ) sono tutti articolati sui dati di maggior traffico .
Ed il rilevamento non permette determinare origine e destinazione ma solo il passaggio sotto o sopra gli strumenti di rilevamento
Di conseguenza ha detto una serie di strafalcioni a proposito delle influenze del riversare ulteriore traffico su altre vie già al collasso.
L'intenzione dell'Amministrazione è quella di pedonalizzare totalmente Corso Italia aggiungendo la pedonalizzazione del tratto tra Via dei Vegerio a Via Paleocapa a quella già realizzata tra Via Paleocapa e Corso Mazzini.
E poi pedonalizzare tutta la Via Paleocapa, in definitiva pedonalizzare il Decumano ( Est-Ovest ) e il Cardo ( Nord- Sud ) della città di Savona.
Savona è una città geometricamente disegnata su maglie ortogonali e andiamo a strozzare la mobilità di tutta la città, questo era il disegno politico vagheggiato nell'agenda presentata agli elettori ( Programma elettorale ).
L'affanno che ha sempre avuto il dirigente che firma la viabilità è quello di evitare gli incroci che sono normalmente forieri di possibili incidenti , ma se la città non la struttureremo come ha fatto Dante nella divina commedia con cerchi concentrici ed il passaggio da un cerchio all'altro non verrà realizzato con il teletrasporto gli incroci resteranno sempre ed avevano inventato i semafori per ovviare ai possibili incidenti.
L'ing. Siri confermando quanto detto dall'ing. Delfino ci ha detto che sono stati rilevati i passaggi in ingresso su Corso Italia, provenienti da Via dei Mille e in ingresso su Corso Italia provenienti da Via Dei Vegerio, ha detto che la portata di quella parte di strada di Corso Italia è secondo il CdS di 800 vetture e riferendosi sempre al valore dei passaggi spalmati sulle 24 ore ha aggiunto che quel tratto di strada porterebbe adesso 400 autovetture e che potrebbe portarne altre 400.
Ci ha detto dove secondo lui tale traffico verrebbe a spalmarsi, quelli di Via Poggi ( 302 ) su Via dei Mille poi su Via Brignone poi in Piazza Saffi poi in Via Paolo Boselli li si aggiungeranno ai flussi di Largo dei Vegerio ( 648 ) ( che chiuso Corso Italia , forzosamente dovranno entrare in Piazza Mameli )
302 + 648 ) = 950 si aggiungeranno ai flussi normali , circumnavigheranno Piazza Mameli , poi si infileranno in Via Cesare Battisti , poi in Via Pertinace ed arriveranno in Piazza Diaz.
Ho fatto una verifica su Via Montenotte ma i flussi non sono aumentati.
Per quanto riguarda i flussi di entrata da Via Paleocapa (574 -33= 541 ) chiusa Via Paleocapa è giocoforza supporre che entreranno da Via Santa Lucia ( strada ad una corsia con affiancato una fila di parcheggi) che si andranno a sommare a quelli propri di Via Santa Lucia ( 170 ) che di aggiungeranno a quelli fisiologici di Via Famagosta ( non rilevati perché ininfluenti con lo studio di allora).
Una parte dei flussi di Via Paleocapa sono quelli che andavano diretti al parcheggione ( non rilevati ) ed immaginate il giro che dovranno fare per raggiungerlo impiastrando ulteriormente Piazza Saffi.
Questo per quanto riguarda il traffico
Per quanto riguarda il resto “Parcheggi” sollevato dalla dottoressa Romagnoli concordo con quanto ha detto la stessa
Prima di pedonalizzare la città bisogna avere una visione di città che si vuole avere, di cosa vive la citttà ( vedi richieste presentate al Sindaco nel nostro primo colloquio presente l'Arch. Becco)
Vive di attività amministrative generate da comune provincia carabinieri inps agenzia delle entrate, banche , prefettura, Acli , commercio polizia stradale e scuole
in merito ai parcheggi riservati ai residenti il comandante Aloi ha citato l'art. 7del CdS si il codice prevede che con delibera di giunta o ordinanza del sindaco la disposizione dei parcheggi sulle strade comunali sia liberi che a pagamento o riservarli ai residenti e solo ai residenti perciò si tratta di un volere politico e non normativo
la discussione sui parcheggi è molto più complessa di quanto si creda e si assume come un assioma in letteratura o postulato in matematica il fatto che tutte le strade di Savona abbiano due file di parcheggi una a spina di pesce e una in linea.
La necessità di parcheggio è stata risolta mettendo due file di parcheggi sulle strade in virtù di un regolamento viario accorpato allo studio della Polinomia che considera tutte le strade di Savona, o quasi, quali strade locali permettendo perciò la possibilità dei doppi parcheggi
Strada locale è quella strada dalla quale ha inizio il movimento delle auto e dove finisce lo stesso.
Le strade di Savona sono quasi tutte di quartiere e di scorrimento
la necessità di parcheggi a Savona si è manifestata dal punto di vista politico in giro al 2003 quando il primo tecnico esterno incaricato dello studio ha detto chiaramente che sulle strade c'erano 1800 autovetture che non ci sarebbero dovute stare, e si è sviluppato nel 2010 quando numerosi cantieri erano stati impiantati per costruire parcheggi sotto le piazze e poi smontati non so per quale ragione, ragioni politiche non avevano lasciato costruire al geom Marino Bagnasco 3 piani di parcheggi sotto piazza du belin che si era offerto di costruirli in cambio di un piano che sarebbe stato dato in proprietà all'amministrazione Comunale ,
Alla fine della favola bisogna costruire parcheggi per i residenti in modo da liberare le strade da una fila di parcheggi e la città tornerebbe a vivere.
Procopio Giuseppe,
SV 22/12/2022
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